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Etica, Morale e Politica

Sacconi dice ancora 'no' alla RU486 e pensa ad una nuova politica bioetica. Fini pensa al rispetto della volontà della Persona

27 agosto 2009

"Credo che tocchi all'Aifa, l'Agenzia per il farmaco, una disciplina rigorosa circa i modi con cui garantire la compatibilità tra la pillola abortiva e la legge che regola l'interruzione volontaria di gravidanza. La pillola potenzialmente potrebbe essere in contrasto con la legge dello Stato sulla interruzione volontaria di gravidanza e quindi devono essere individuati tutta una serie di presidi e di forme di monitoraggio per verificare che non si riproduca quella solitudine della donna che la legge 194 ha concorso ad evitare". Queste le parole del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ieri a margine del Meeting di Comunione e liberazione a Rimini.
"Siamo molto interessati a verificare - ha assicurato Sacconi - che questa potenziale incompatibilità della pillola con la legge vigente si verifichi davvero. In questo caso non potremmo non porci il problema di sospenderne l'impiego".
"In questo momento - ha aggiunto anche il ministro - la regolazione è importante perché c'è una situazione troppo sregolata. È una situazione che comunque deve essere affrontata perché la pillola può essere acquistata altrove, anche impiegata al di fuori della struttura ospedaliera. Tutti aspetti che dovranno essere invece regolati rigorosamente tanto per quanto riguarda la Ru, quanto per quanto riguarda la farmacologia complementare che anch'essa dovrà essere prescritta da ginecologi ed essere somministrata in ambito ospedaliero perché tutto il percorso avvenga in sede ospedaliera come é nello spirito e nella forma della 194".

Sacconi ha toccato anche i temi della bioetica e ha specificato che "il Parlamento è sovrano, ma proprio per cercare un più vasto consenso"'. Secondo il ministro, nell'ambito dei temi legati al fine vita, "si potrebbe intanto approvare la leggina che il Consiglio dei ministri varò unanimemente sulla vicenda Englaro". In particolare, il provvedimento dovrebbe stabilire "il diritto inalienabile all'alimentazione e all'idratazione - ha spiegato il titolare del Welfare - soprattutto per le persone non autosufficienti, rinviando a una riflessione più ponderata tutta la disciplina sull'indicazione anticipata di trattamento".

Ieri di bioetica e politica ha parlato anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite a Genova della Festa del Partito democratico. Fini parlando in particolare di biotestamento ha detto: "Credo che si tratti di favorire la morte ma di prendere atto dell'impossibilità di impedirla, affidando all'affetto dei familiari e alla scienza dei medici la decisione". Per questo motivo il presidente della Camera ha ribadito che farà "il possibile per correggere alla Camera un testo che difetta nel rispetto di questo principio". Fini ha sottolinea di non voler fare "alcuna crociata contro i cattolici, per i quali ho il massimo rispetto ma - sostiene - chi dice che su queste questioni decide la Chiesa e non il Parlamento per me è un clericale. Per me spetta al Parlamento decidere". Questo perché "ogni cittadino e ogni parlamentare deve rispondere alla sua personale coscienza. Su questioni relative alla vita e alla morte non ci può essere un vincolo di maggioranza o di partito".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

- L'AIFA ha autorizzato la "pillola della scomunica" (Guidasicilia.it, 31/07/09)

- Continuano le polemiche sulla pillola Ru486 (Guidasicilia.it, 03/08/09)

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27 agosto 2009
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