Europa bye bye... Il Palermo di Colantuono, nonostante il successo dell'andata, esce al primo turno della Coppa Uefa
PALERMO - MLADA BOLESLAV 2-5 d.c.r.
Palermo (4-3-2-1): Agliardi, Cassani, Rinaudo, Barzagli, Capuano, Migliaccio, Simplicio, Gio. Tedesco (26' st Diana), Bresciano (45' st Caserta), Cavani, Amauri (38' st Jankovic). (88 Ujkani, 14 Guana, 22 Biava, 67 Velardi). All.: Colantuono.
Mladà Boleslav (4-3-3): Miller, Vorisek, Rolko, Kopic, Polacek (8' st Kalina), Rajnoc, Matejovsky, Sedlacek, Kysela (37' st Holub), Taborsky (28' st Vanecek), Mendy. (1 Pizanowski, 16 Reznicek, 22 Brunclik, 23 Hrdlicka). All.: Scasny.
Arbitro: Iturralde Gonzalez (Spagna).
Rete: nel st 48' Sedlacek.
Note: sequenza rigori: Holub realizzato, Cavani parato, Matejovsky realizzato, Barzagli realizzato, Rolko sbagliato, Caserta sbagliato, Rajnoch realizzato, Jankovic realizzato, Sedlacek realizzato. Angoli: 7-5 per il Mladà Boleslav. Recupero: 0 e 4'. Espulso: nel pt 23' Guana dalla panchina per proteste; nel st 21' l'allenatore Scasny per proteste. Ammoniti: Rinaudo, Taborsky, Capuano, Migliaccio, Jankovic per gioco falloso; Kalina per gioco scorretto; Matejovsky per ostruzionismo; Sedlacek per simulazione; Diana per proteste. Spettatori: paganti 6.335, per un incasso di 46.225 euro.
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Per la prima volta, dopo due qualificazioni di seguito, il Palermo esce al primo turno della Coppa Uefa. Nonostante il successo dell'andata, che aveva fatto presagire un match di ritorno al riparto da qualsiasi rischio, i rosanero sono riusciti nell'impresa di farsi estromettere dall'Europa. L'eliminazione è arrivata nel modo più crudele, cioè ai rigori, ed è stata propiziata - oltre che dagli errori dal dischetto di Cavani e Caserta - dal gol beffa in zona Cesarini di Sedlacek, viziato da un fuorigioco netto quanto decisivo del portiere Miller, anch'egli disperatamente all'attacco.
Sembra una serata tranquilla per il Palermo. Colantuono non si fa sedurre dalla fascino del turn-over e si concede solo un paio di cambi rispetto a Empoli, inserendo il rientrante Capuano (reduce da un infortunio alla spalla) sulla sinistra del settore difensivo e il sempreverde Giovanni Tedesco in mediana. Miccoli si fa male durante il riscaldamento (e dire che era stato tenuto quasi del tutto a riposo a Empoli, in vista dell'appuntamento europeo), quindi spazio al Cavani, al quale viene chiesto di agire fra le linee, assieme a Bresciano e alle spalle di Amauri. Il Mladà Boleslav si schiera con un 4-3-3 tutto sommato prudente e con il francese Mendy in posizione più avanzata rispetto al match dell'andata.
Il primo tempo è opaco. Meglio le difese degli attacchi, c'è solo spazio per qualche spunto, per un paio d'iniziative prive di sbocchi e per la noia. Il Palermo ha la necessità di chiudere il conto, dopo l'1-0 dell'andata (gol di Bosko Stankovic, che stasera parte dalla panchina), i cechi sognano invece di trovare il gol che lo riapra e permetta loro di andare quantomeno ai supplementari. Non ci sono tiri in porta, o meglio: il primo e ultimo si registra allo scoccare del 37', allorchè Amauri prova a inquadrare la porta dalla lunga distanza, Miller però non si fa sorprendere. Poi, più niente.
Nel secondo tempo l'allenatore degli ospiti, Zdenek Scasny, vuole dare maggiore profondità alla manovra e inserisce subito un centrocampista con le caratteristiche di Kalina, ma cambia poco. Mendy riesce a inquadrare la porta al 13', ma Agliardi fa buona guardia. Dieci minuti più tardi il Palermo riesce finalmente far spiovere il pallone in area: l'impresa è di Migliaccio, che pesca Cavani, la cui girata di testa impegna a terra Miller. Fiammata ceca al 25': Mendy s'invola sulla sinistra, inseguito da Barzagli, entra in area, ma il suo cross rasoterra non trova compagni pronti a deviare in rete.
E' il primo, reale pericolo per il Palermo. La palla-gol più ghiotta nel finale se la costruisce Cavani, ma la fallisce a pochi passi dalla porta. Sembra fatta per i rosanero che invece subiscono una vera e propria doccia fredda nel 3' di recupero: furibonda mischia sul sesto calcio d'angolo degli ospiti, il pallone giunge sui piedi del portiere Miller (che ha lasciato i pali per dare manforte ai compagni dell'attacco), probabilmente in posizione di off-side, poi a Sedlaceck, il cui tocco a porta vuota vale i supplementari.
Si va ai supplementari e il Palermo potrebbe ristabilire la partità con Diana al 10', ma il colpo di testa spalle alla porta del laterale manda il pallone a stamparsi sulla traversa. Nel secondo supplementare i cechi pareggiano il conto dei legni al 12' con Mendy che costringe Agliardi, dopo un pallonetto velenosissimo, a una rocambolesca parata con l'aiuto del palo.
Fonte: La Sicilia