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Export in picchiata al Sud, tutti giù tranne Basilicata e Molise

31 luglio 2002
Nel primo trimestre 2002 secondo l'Istat le esportazioni italiane hanno registrato una flessione in valore pari al 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2001.
Il calo più marcato è stato registrato nel Mezzogiorno, -10,2%.

La flessione più contenuta si è registrata, invece, nell'Italia nord-orientale, con un -2,8% rispetto al primo trimestre 2001, seguita da quella centrale (-6,4%) e da quella nord-occidentale (-9,8%).

In particolare, per ciò che riguarda il Mezzogiorno, le uniche 2 regioni che hanno messo a segno risultati positivi sono state la Basilicata (+22,7%) grazie all'export di mezzi di trasporto, ed il Molise che ha ottenuto un +2,9%.
Pesanti cali si sono invece avuti in Campania ed in Abruzzo. Le vendite campane all'estero sono infatti scese del 17,3% a causa della contrazione delle vendite di apparecchi elettrici e di precisione, dei mezzi di trasporto e di cuoio e prodotti in cuoio. Le esportazioni abruzzesi hanno invece registrato un calo più contenuto anche se superiore alla media nazionale, -7,7%.

Complessivamente, l'export delle regioni dell'Italia meridionale è sceso del 7,8%.
Brusca flessione per le vendite all'estero delle regioni dell'Italia insulare (-16,8%): la Sardegna ha perso il 24,6% mentre la Sicilia il 13,4%. Queste contrazioni, rileva l'Istat, sono imputabili alla diminuzione tendenziale dei prezzi dei prodotti petroliferi raffinati.

Tra le regioni dell'Italia centrale spiccano le performance di Lazio ed Umbria: la prima ha registrato un aumento delle esportazioni pari al 2,7% grazie al buon andamento dell'export di mezzi di trasporto; la seconda, invece, ha messo a segno un +0,2% dovuto alla crescita delle vendite all'estero di metalli e prodotti in metallo. Pesante calo per la Toscana (-11,7%) dovuto alle marcate riduzioni nei settori dell'industria tessile e dell'abbigliamento e del cuoio e dei prodotti in cuoio.

Nell'Italia nord-occidentale, le flessioni più pesanti si sono avute in Liguria (-16,1%), in Piemonte (-7,4%), dove ha inciso il calo delle vendite di prodotti metalmeccanici (compresi i mezzi di trasporto), ed in Lombardia (-10,4%), le cui esportazioni rappresentano il 28,3% del totale export nazionale. Nell'Italia nord-orientale un risultato fortemente positivo è stato messo a segno dal Friuli Venezia Giulia (+19,9%), dove le consegne di commesse navali e l'aumento delle vendite di macchine ed apparecchi meccanici ha trainato l'export.

Sui 61,4 mld euro esportati dall'Italia nel primo trimestre, le regioni del centro-nord hanno contribuito con 25,4 mld, quelle nord orientali con 19,3 mld, quelle centrali con 9,8 mld e quelle del Mezzogiorno con 6,6 mld (5 mld da regioni meridionali e 1,6 da quelle insulari).

Per quanto riguarda, infine, l'evoluzione congiunturale, nei primi 3 mesi del 2002 le esportazioni, al netto della componente stagionale, hanno registrato rispetto al trimestre precedente un aumento dello 0,3% nell'Italia meridionale, ed insulare, e diminuzioni del 2,3 nell'Italia centrale, del 3,5% in quella nord-orientale e del 4,4% in quella nord occidentale. 

Fonte: GdS

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31 luglio 2002
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