Fabrizio Ferrandelli ha vinto le primarie di Palermo
Il giovane outsider ha superato la "favorita" Rita Borsellino per un pugno di voti
"Vediamo cosa succede domenica a Palermo... Non vorrei che quello che è uscito da me vada a vincere e noi che abbiamo appoggiato la Borsellino...". Questo diceva nei giorni scorsi il leader di Idv, Antonio Di Pietro, riferendosi all'ex militante del suo partito Fabrizio Ferrandelli uscito vincitore nelle primarie che si sono svolte ieri a Palermo per la scelta del candidato a sindaco del centrosinistra. Convinto di discutere al telefono con Nichi Vendola, in realtà il suo interlocutore era un attore della trasmissione radiofonica "Tutti Pazzi per Rds" che gli ha fatto uno scherzo. Il falso Vendola ha poi detto: "E il cetriolo...". "Me lo ritrovo io", ha ribattuto l'ex magistrato del pool di mani pulite.
E infatti... il "cetriolo" Ferrandelli se lo ritrova lui, insieme a Vendola e a Pier Luigi Bersani, primo sostenitore di Rita Borsellino, sconfitta da Ferrandelli per una manciata di voti.
Sì perché l'outsider Ferrandelli, bancario di 31 anni, perennemente in giacca e cravatta, ha vinto le primarie del centrosinistra di Palermo superando di poco la favorita Rita Borsellino. Un risultato che si è conosciuto soltanto poco dopo le due di notte, nella consultazione che ha visto confrontarsi i quattro candidati: oltre a Fabrizio Ferrandelli, Rita Borsellino, Antonella Monastra e Davide Faraone.
Un risultato che però non si è voluto subito accettare. Infatti si è parlato immediatamente di schede nulle e altre schede contestate e irregolari.
Riguardo alla possibilità di eventuali brogli, Ferrandelli ha commentato: "Ben vengano i conteggi delle schede che non potranno certo cambiare il risultato che è stato determinato soprattutto dalle borgate e dai quartieri popolari di Palermo". E parlando degli altri candidati, tra cui Rita Borsellino, ha detto: "Tutte le segreterie nazionali appoggiavano la candidatura di Rita Borsellino, questa volta ha prevalso l'orgoglio dei palermitani che non si lasciano imporre le scelte dall'alto". "Adesso i partiti del centrosinistra non potranno fare altro che appoggiarmi - ha continuato -, saremo insieme in questa grande coalizione. Più tardi chiamerò tutti i candidati e tutte le forze politiche del centrosinistra per iniziare l'avanzata verso il Comune di Palermo. E' insieme che si costruisce Palermo. Così come avrei fatto io in caso di loro vittoria, sono certo che anche loro sosterranno la mia candidatura". "Adesso dovremo metterci attorno a delle idee progettuali forti per riscattare Palermo - ha detto festeggiando la vittoria in piazza Rivoluzione in piena notte - E' stata una candidatura scelta dai movimenti, portata avanti porta a porta, e alla fine il grande orgoglio di Palermo ha scelto il proprio percorso senza farsi imporre nulla da Roma. E' da Palermo che riparte la rivolta civica".
"Non temo né Massimo Costa né Francesco Cascio - ha dichiarato infine Ferrandelli -. Adesso il centrosinistra andrà nuovamente a governare questa città perché il centrodestra l'ha distrutta e i palermitani lo hanno capito".
La miccia dei brogli sono state "accese" da una rappresentante della Consulta degli studenti che su Facebook ha postato: "Sono stata tutto il giono al seggio e ho visto di tutto: pizzini, voto di scambio, gente che faceva avanti e indietro dal seggio con macchine piene. Se non avete ancora votato fatelo in nome della vera partecipazione".
Vero è che nei gazebo alle periferie la tensione è stata alta: la Digos è intervenuta sia allo Zen che in piazza Indipendenza, e anche in piazza Giulio Cesare. Ma, alla fine, il coordinatore dell'escutivo regionale del Pd Enzo Napoli ha dichiarato: "Le primarie a Palermo si stanno svolgendo regolarmente e se ci sono stati alcuni episodi dubbi sono assolutamente irrilevanti rispetto al cospicuo numero di persone che hanno votato e stanno votando. Escludo qualsiasi tipo di infiltrazione, soprattutto di tipo malavitoso".
"Mi aspetto di tutto e di più ma credo che sia soltanto un dibattito sterile che non ha alcun fondamento". Così il capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici, big sponsor del vincitore delle primarie di Palermo, commenta l'eventualita di brogli ai seggi. "Sulla base delle regole che tutti ci siamo dati - prosegue - c'erano tutti i rappresentanti di liste e gli scrutatori, adesso non si può piangere".
Comunque sia, poco prima delle tre i dati definitivi erano questi: 9.942 voti per Ferrandelli e 9.804 per l'avversaria Rita Borsellino, terzo Davide Faraone, con 7968 voti e ultima Antonella Monastra con 1707 voti ottenuti.
Inoltre, l'affluenza è stata da record. A recarsi al voto nei 31 gazebo allestiti in città, dalle 8 di ieri mattina alle 21, sono state poco meno di 30mila persone, precisamente 29.400, inclusi i quasi 900 extracomunitari e i 150 minori, 10 mila in più rispetto alle primarie di cinque anni fa quando si presentarono ai seggi 19.335 votanti.
M5S: "Ferrandelli, il nuovo che è 'avanzato'!" - Sul risultato delle primarie si esprime il Candidato Sindaco del Movimento Cinque Stelle Riccardo Nuti: "Dire che siamo davanti al nuovo che avanza, parlando di Ferrandelli significa non guardare la realtà dei fatti, quelli trascorsi soprattutto. Sarebbe meglio dire che lui è il nuovo che è "avanzato", insomma un riciclato della politica, quello che per il solo fatto di essere anagraficamente giovane è stato considerato più spendibile e vincente. In linea con le logiche della casta e del sistema partito".
Nuti intende ricordare a tutti il trascorso di Ferrandelli: "Non possiamo tacere il fatto che parliamo di una persona che è stata per cinque anni capo gruppo di Idv al Consiglio comunale di Palermo e che partecipava al consiglio comunale per soli 10-15 minuti, per poi andarsene prendendo il gettone di presenza di 156€ lordi". Fra le proposte del Movimento Cinque Stelle inserite nel programma elettorale vi sono alcune regole che ovvierebbero al problema dei consiglieri furbi: "Con l'assegnazione del gettone di presenza solo al raggiungimento di almeno l'85% del tempo dell'intera durata della seduta del consiglio e la trasmissione online della diretta delle sedute consiliari, uno soggetto come Ferrandelli sarebbe stato già smascherato".
Ma secondo il Candidato Sindaco Riccardo Nuti, il curriculum vitae di Ferrandelli è degno di nota per ancora altre motivazioni: "Ferrandelli è colui che ha votato a favore dello scandalo Sispi-Spo e che è rimasto in totale silenzio mentre un altro consigliere di opposizione presentava un emendamento tentando di evitare quello spreco inaudito". Continua Nuti: "Ferrandelli è colui che amava così tanto Palermo che, dopo un anno in carica come consigliere comunale, si candidò alle regionali del 2008. Alla faccia del rispetto del voto e del mandato datogli dai suoi concittadini!". L'altro affondo di Nuti si riferisce alle alleanze pre-elettorali: "Ferrandelli è quello che si fa appoggiare dal peggio di Palermo, il capogruppo del PD all'ARS Cracolici che sostiene l'MPA al governo regionale, ovvero Lombardo: questo sì che è un inciucio serio, garanzia di autonomia e cambiamento!".
Tra l'altro il Movimento Cinque Stelle intende porre l'attenzione sul fatto che, se il Commissario Latella dichiarasse il dissesto finanziario, Ferrandelli sarebbe uno di quei consiglieri che non potrebbero candidarsi.
Gianfranco Miccichè: "Ferrandelli la migliore espressione della sinistra" - "Un giovane come Ferrandelli è la migliore espressione della sinistra palermitana. La competizione con Massimo Costa porrà ancora una volta Palermo all'avanguardia delle rivoluzioni politiche. Siamo pronti". Lo afferma, in una nota, il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, commentando la vittoria di Fabrizio Ferrandelli alle primarie del centrosinistra a Palermo.
E alla fine Francesco Cascio scende in campo... - "Nelle prossime ore verrà ufficializzata la mia candidatura. Ho già parlato questa mattina con Alfano e aspetto solo il via libera del mio partito". Lo ha detto all'Adnkronos Francesco Cascio, presidente dell’Assemblea regionale siciliana parlando della sua candidatura a sindaco di Palermo.
Cascio ha poi ribadito la sua 'riluttanza' a candidarsi a sindaco di Palermo: "Questo è un dato risaputo – dice – io avrei preferito fare altre cose, però ci sono certi momenti in cui un uomo politico decide non in base alle sue esigenze ma in base a ciò che è giusto fare".
Cascio ha infine aggiunto: "Con Borsellino sarebbe stata una competizione più chiara. Con gli altri e quindi anche con il vincitore delle primarie resta tutto più torbido". La consultazione, secondo l'esponente del Pdl, "ha evidenziato i clamorosi errori del Pd che si sono schierati su due candidati. Un errore di strategia incredibile e che ha pagato. Ora, come il Pd, prendo atto della vittoria di Ferrandelli".
Le primarie degli immigrati: "Votiamo anche noi, così non siamo più gli 'invisibili'" - Arunima e Asha indossano il vestito buono della domenica. Arunima, 28 anni, occhi color carbone e orecchini di oro giallo enormi ha un sari color azzurro dorato, la sorella Asha, 33 anni, è vestita di verde. Fanno la fila al gazebo tenendosi per mano, aspettando il loro turno. Anche loro vogliono decidere il nome del candidato del centrosinistra a sindaco di Palermo.
La fila nel gazebo di piazza Bellini è lunghissima e neppure la pioggia che inizia a cadere fitta fitta dissuade gli extracomunitari che si sono iscritti nella speciale lista per potere votare. Sono circa 900 gli stranieri che voteranno fino alle 21 di oggi.
"Ma sono numeri ridicoli rispetto agli oltre ventimila extracomuniatri presenti a Palermo - dice sconsolata Samira Zalteni, 33 anni, mediatrice interculturale tunisina - Purtroppo c'è stata disorganizzazione, perché se molti stranieri lo avessero saputo prima, qui i numeri sarebbero ben altri". Samira vive a Palermo da oltre vent'anni. Parla un italiano perfetto. Sul voto ai candidati del centrosinistra, dice: "E' un inizio per arrivare, speriamo presto, al diritto di voto. Quello vero. Siamo in migliaia ad avere la cittadinanza. Ma molti non possono votare".
Sirus Nikkrho, un iraniano trapiantato in Italia da molti anni, oggi si sente un uomo "felice". "Sì - spiega mentre aspetta il suo turno - perché oggi usciamo dall'invisibilità in cui siamo costretti a vivere sempre. Oggi anche il nostro voto conterà. E noi siamo qui perché vogliamo dimostrare che esistiamo anche noi, per noi è una sorta di riscatto sociale". Ma la speranza di Sirus è che "presto anche noi stranieri che da anni viviamo in Italia possiamo andare a votare".
Xavier Viginden, 46 anni, è dello Sri Lanka e vive in Italia da più di trent'anni. "Oggi sono venuto qui al gazebo - spiega - perché anche noi possiamo esprimere il nostro voto. noi che viviamo qui da sempre abbiamo gli stessi diritti e doveri degli italiani".
John Wagebe è un ghanese di 29 anni e vive a Palermo da sei anni. "Sono qui perché voglio esprimere il mio voto proprio come i palermitani - dice - peccato che sia possibile farlo solo per le Primarie". E commentando le polemiche che ci sono state in questi giorni sulla 'schedatura' degli extracomuniatri che hanno dovuto iscriversi in un apposito registro, ha replicato: "Non importa, l'importante è per noi poter esprimere il nostro voto".
In giacca e cravatta e con un cappotto in lana merinos, con una sciarpa azzurra al collo, Charles Wognin, 38 anni, della Costa d'AVorio aspetta il suo turno in silenzio. "Ero venuto in Italia per studiare - racconta - ma come spesso avviene la vita poi ti riserva delle sorprese e ti cambia il corso delle cose". Dopo avere girato un po' per l'Italia oggi è iscritto all'Università nella facoltà di lingue e culture. "Sono venuto a votare - spiega Charles - affinché con il nuovo sindaco possano cambiare le condizioni dei più deboli, soprattutto di noi stranieri. Purtroppo, spesso, i diritti degli immigrati vengono calpestati e oggi spero che le cose possano cambiare".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, LiveSicilia.it, Italpress]