Facultatea de Medicina
Mirello Crisafulli e l'ateneo rumeno di medicina a Enna: "Partiti i corsi. Per noi è tutto in regola"
Sono 53 gli studenti iscritti alla facoltà romena di Medicina e Professioni mediche dell'Università Dunarea de Jos di Galati (Romania) che tiene i corsi a Enna. Ne sono partiti già due (ciascuno con 20 studenti) e il prossimo partirà a giorni.
Lo scorso 12 settembre sono iniziati i corsi di lingua rumena, propedeutici al test di accesso con i criteri dell’università. Tra i primi iscritti molti ragazzi che non hanno superato i test nelle università italiane.
L'Università Kore di Enna - dopo i rimbrotti del ministero - sembra avere staccato i ponti con la Fondazione Proserpina che gestisce i rapporti con l'università romena attraverso l'ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli. La segreteria della facoltà romena si trova in una struttura nella zona università ma fuori dall'Ateneo.
"L'avvio dei corsi dell'Università Dunarea de Jos fa seguito alla decisione assunta dal governo della Romania, che con il provvedimento n. 781 del 23 settembre scorso, ha ufficialmente decretato l'istituzione dell'estensione formativa in aula remota a Enna - dice l'ex parlamentare del Pd -. Il percorso intrapreso dall'ateneo romeno nella nostra città è, quindi, perfettamente aderente alla legislazione della Romania e dell'Unione europea e non contrasta con la normativa nazionale, cosa che abbiamo perfettamente chiarito, dando tutte le informazioni necessarie, al Miur che, proprio per queste ragioni, non deve dare alcuna autorizzazione". "Inoltre, appare utile ribadire - aggiunge Crisafulli - che il titolo conseguito alla fine dei corsi di laurea avrà valore in tutti i paesi dell'Unione europea senza necessità di ulteriori validazioni".
Insomma, una "iniziativa legittima e nel pieno rispetto delle norme europee", dice Crisafulli che ha minacciato "azioni legali" contro chi avrebbe tentato di fermare l’iniziativa.
Dal ministero dell’Istuzione però, si continua a chiedere che l’ateneo rumeno venga fermato. "Sapete di cosa ha veramente bisogno la Sicilia in questo momento per creare condizioni di sviluppo e crescita? Di un corso universitario in Medicina organizzato da una fondazione privata in collaborazione con un ateneo rumeno senza accreditamenti e certificazioni. O almeno così pochi gattopardi continuano a credere. Benvenuti in Europa". Così ha scritto su Facebook il Sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, riferendosi, ovviamente, a quello che ormai è diventato il 'caso Enna'.
"Nonostante le diffide - sottolinea il sottosegretario - si continua ad andare avanti, in modo che definire 'poco accorto' è un eufemismo. Per questo abbiamo chiesto come Miur l'intervento del Prefetto di Enna e dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato per bloccare le attività".
"La Sicilia - continua Faraone - non ha certo bisogno di vie d'accesso facilitate, ma di medici ben formati e preparati. Sulla salute dei cittadini non si scherza, e soprattutto non lo si fa per tornaconto personale o per strategie consensuali. Essere 'in Europa' è quanto di più distante da queste logiche assistenzialistiche e conservatrici. L'isola ha bisogno di corsi certificati e garantiti, di qualità, che formino medici di qualità. È questo 'lo spirito comunitario' e non ha niente a che vedere con partnership dubbie".
"Quei corsi - conclude faraone - non devono né possono partire. Lo hanno dichiarato chiaramente anche due pareri, rispettivamente della Presidenza del consiglio, Dipartimento per le politiche europee e dell'Avvocatura dello Stato. Non siamo qui a fare la guerra a un sistema universitario giusto per spirito di contraddizione. Stiamo agendo contro una proposta di offerta universitaria non lecita".
Intanto, la Prefettura di Enna sta svolgendo accertamenti e si è scoperto che la Fondazione Proserpina, promotrice del corso di laurea assieme all'Università romena 'Dunarea de Jos', non è mai esistita. Con quella denominazione esiste un'associazione chiamata 'Fondazione' che il 6 ottobre scorso è stata trasformata in una Srl. Tra i soci fondatori l'ex senatore del Pd Mirello Crisafulli.
Ma se la Fondazione non esiste in base a quali titoli è stata firmata la convenzione con l'assessore regionale alla Sanità, lo scorso 28 agosto, che concede le stanze, che dovrebbero essere aule, all'interno dell'ospedale Umberto I?
Per Mirello Crisafulli continua a non esistere alcun problema. "Fa piacere che il prefetto abbia avviato le dovute e opportune verifiche - ha detto -. Per noi è tutto in regola. Non c'è la richiesta di iscrizione al registro della Prefettura perché abbiamo richiesto quella al registro regionale. La richiesta è stata presentata alcuni giorni prima che il governo della Romania autorizzasse i corsi".
[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it, GdS.it]
- Se l'ateneo rumeno trova sede a Enna... (Guidasicilia.it, 02/09/15)