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Fantantonio è stato operato

L'intervento, eseguito dal professor Carminati, ha scatenato le polemiche del Codacons: "Come mai i primari operano i personaggi ricchi e famosi?"

04 novembre 2011

Il campione rossonero Antonio Cassano è stato operato. Un intervento al cuore durato 33 minuti "andato bene", come hanno affermato fonti mediche. Il calciatore, nonostante qualche timore, ha subito l'intervento in anestesia locale.
Ad operare Cassano il professor Mario Carminati, primario di cardiologia dei difetti congeniti del Policlinico di San Donato, considerato il più grande esperto europeo del settore e che deve la sua fama anche al fatto che vent'anni fa a Londra è stato il primo al mondo a eseguire un intervento sul cuore di una bimba che ancora doveva nascere.

Sull'intervento del professor Carminati, che di buon mattino si è trasferito dal suo ospedale al Policlinico di Milano perché i medici hanno deciso che sarebbe stato più complesso trasferire il calciatore, il Codacons ha fatto nascere una polemica. "Come mai i primari operano i personaggi famosi e ricchi?". In una nota, l'associazione dei consumatori ha commentato così la notizia dell'intervento al cuore per il fantasista del Milan da parte di Carminati. "Siamo ovviamente ben felici che il calciatore sia operato da un primario, ma ci domandiamo come mai i luminari in Italia operino solitamente le persone famose e ricche, magari in cliniche private, e non i semplici mutuati, in ospedali pubblici", ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli. "Per questo chiediamo di sapere quanti interventi, nell'ultimo mese, ha fatto ai mutuati questo primario in un ospedale pubblico", polemizza.

Il Codacons ha generalizzato poi la richiesta e la indirizza al ministro della Salute Ferruccio Fazio: renda pubblico "il numero degli interventi eseguiti dai primari ai semplici mutuati, escludendo, quindi, le operazioni fatte ai pazienti che stanno in camere private o i cui interventi sono pagati da assicurazioni private. E' indispensabile che questi dati vengano raccolti anno per anno e pubblicati sul sito del ministero, in modo che ogni paziente sappia, per ogni struttura, quante malati ha operato quel primario". Sulla base di questi dati, conclude l'associazione, "chiediamo che i primari che non raggiungono un numero minimo di interventi pubblici, variabile a seconda del tipo di specializzazione, siano automaticamente rimossi dall'incarico". [Adnkronos/Ign]

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04 novembre 2011
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