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Farmaci da (s)banco

Il vaccino contro l'HPV e il Lansoprazolo sarebbero i due farmaci che hanno sbancato la Regione

04 luglio 2009

Nei giorni scorsi la Regione siciliana ha ricevuto una bella batosta dalla Corte dei conti che nel dare il suo giudizio di parifica del bilancio regionale 2008, ha affermato: "La finanza della Regione Sicilia è in una fase di notevole deterioramento".
Tra tanti risultati negativi che la Corte ha diligentemente elencato vi è però un risultato positivo: la tendenza alla riduzione della spesa sanitaria che comunque impegna oltre il 53% dell'intero bilancio. Tale tendenza alla riduzione della spesa sanitaria però non contempla la spesa farmaceutica che, insieme a quella per beni e servizi, è risultata quattro punti superiore al tetto del 16,4 per cento fissato dalla normativa nazionale
(LEGGI).
E proprio in riferimento alla spesa farmaceutica,
SiciliaInformazioni.com individua nelle spese per due farmaci in particolare, la causa dell'avvenuta emorragia finanziaria.

Vaccino contro il papilloma virus e Lansoprazolo: I farmaci che hanno sbancato le casse della Regione Siciliana
Il vaccino contro il papilloma virus (HPV) costa 156,79 euro e quello messo in commercio è diretto contro 4 ceppi del virus: HPV 16, HPV 18, HPV 11, HPV 6. Due di questi (HPV 16 e 18) sono quelli più frequentemente correlati alle lesioni tumorali e sono responsabili da soli del 70% dei casi di tumore del collo dell'utero. Gli altri due tipi (HPV 6 e HPV 11) sono invece correlati a lesioni benigne chiamate condilomi che, sebbene fastidiose, non causano lesioni maligne.
Il virus HPV si trasmette con i rapporti sessuali, completi e non: si tratta di una infezione comune e si stima che nel mondo oltre il 75% delle donne siano state infettate dal virus durante la loro vita. Nella maggioranza dei casi la donna non se ne accorge: infatti in 3 casi su 4 l'infezione è asintomatica, cioè non procura alcun disturbo e si risolve, senza bisogno di trattamento. Invece in 1 caso su 4 può provocare lesioni benigne (condilomi) oppure altre lesioni che invece, se non trattate, possono portare a tumori alla cervice uterina.

Il vaccino viene somministrato tramite una iniezione intramuscolare. Sono previste 3 dosi: la seconda dopo 2 mesi e la terza dopo 6 mesi dalla prima dose. Il vaccino deve essere somministrato prima che la persona sia stata infettata dal virus, condizione che si verifica sicuramente prima del primo rapporto sessuale. Infatti la vaccinazione ha la massima efficacia nelle donne che non sono entrate in contatto con il virus: l'effetto protettivo diminuisce notevolmente se si è già entrati in contatto con uno o più dei ceppi virali contenuti nel vaccino. Quindi per tutte le donne che hanno già avuto rapporti sessuali l'arma più efficace e sicura a disposizione per prevenire i tumori del collo dell'utero è il Pap Test.
Il vaccino può essere utile anche se si hanno più di 12 anni, ma la sua efficacia diminuisce se si è già entrati in contatto con 1 o più dei ceppi virali contenuti nel vaccino stesso. Dunque la sua efficacia è massima nelle donne che non hanno avuto rapporti sessuali.
Le donne che hanno avuto rapporti sessuali potrebbero essere entrate in contatto con il virus senza accorgersene, dal momento che l'infezione in 3 casi su 4 non procura alcun sintomo. Quindi per queste ultime l'unica arma di provata efficacia è il Pap Test da eseguire ogni 3 anni. Attualmente il vaccino non è indicato nelle donne con più di 26 anni.
Il vaccino è sicuro e gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da irritazioni della pelle in corrispondenza dell'iniezione. Visto che il vaccino è stato testato su un numero di donne relativamente piccolo, fino ad ora non è stato possibile identificare eventuali reazioni avverse rare. Quindi, come per tutti i farmaci appena immessi sul mercato, è essenziale segnalare al proprio medico eventuali effetti collaterali. I dati a disposizione sembrano indicare che l'immunizzazione offerta dal vaccino dura 5 anni.

L'altro farmaco sotto accusa è il tanto diffuso Lansoprazolo, un inibitore della pompa protonica in grado di inibire l'acidità gastrica bloccando il sistema enzimatico idrogeno-potassio adenosintrifosfatasi (pompa protonica) delle cellule parietali gastriche. Questo farmaco trova indicazione nel trattamento a breve termine dell'ulcera gastrica e duodenale. Un breve ciclo con un inibitore della pompa protonica è il trattamento di scelta nella malattia del reflusso gastroesofageo con sintomi gravi.
Il Lansoprazolo è efficace nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison. Il Lansoprazolo deve essere impiegato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica ed in gravidanza ed allattamento. Gli effetti indesiderati più comuni sono: disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea e vomito, stitichezza, meteorismo, dolore addominale) e cefalea. Possono presentarsi reazioni da ipersensibilità (rash, orticaria, angioedema, broncospasmo). Il costo è di 4,61 euro. (SiciliaInformazioni.com, 01 luglio 2009)

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04 luglio 2009
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