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Farmaci, medici e regali

L'azienda farmaceutica Sandoz 'premiava' dottori affinché aumentassero le dosi dei loro farmaci

19 ottobre 2012

Gonfiavano le dosi dei medicinali, anche prescritti ai bambini, per incrementare le vendite di alcuni farmaci e ricevere premi in cambio: denaro, viaggi, oggetti, vestiti. Insomma, l'azienda farmaceutica Sandoz faceva le cose in maniera ordinata. E aveva una specie di 'tariffario' per ricompensare i medici che mettevano i pazienti sotto terapia di Omnitrope, un ormone della crescita biosimilare.
È emerso anche questo dall'inchiesta condotta dai Nas e coordinata dalle Procure di Bologna e Busto Arsizio e che vede indagati 67 medici di ospedali pubblici e privati e 12 informatori scientifici.

Gli informatori farmaceutici applicavano puntualmente il tariffario: oltre duemila euro per ogni nuovo paziente e 'premi', che potevano essere viaggi in lussuosi alberghi di Montecarlo, Londra, New York, Kyoto e varie città italiane, ma anche computer, jeans e contributi a convegni.
Ma per i medici non c'erano solo soldi o regali. Secondo quanto hanno rivelato le indagini dei Nas di Bologna, un informatore farmaceutico della Sandoz per esempio ha corrisposto a un medico del reparto di Endocrinologia del policlinico San Matteo di Pavia 30 mila euro per "ricompensare l'inserimento in terapia con Omnitrope di almeno venti pazienti nel corso del 2009 e del 2010". La somma è stata erogata quale contributo liberale in favore di una Onlus di cui il medico è presidente. Un altro informatore ha dato, nel 2008-2009 a una pediatra di Roma e a una sua collega del reparto di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo del policlinico universitario Gemelli, un importo rispettivamente di "10 mila e 8 mila euro annui, quale corrispettivo per l'inserimento in terapia con Omnitrope di alcuni pazienti (tra l'altro con modalità difformi dalle disposizioni contenute nell'autorizzazione in commercio del farmaco e mediante prescrizioni con dosi superiori alle esigenze terapeutiche). I soldi sono stati formalmente erogati quale compenso per consulenze e lezioni impartite agli informatori scientifici di Sandoz in realtà mai prestate". Nelle intercettazioni telefoniche gli informatori parlavano della pediatra dicendosi compiaciuti perché dava "dosi da cavallo".

Un altro informatore, tra il settembre e il dicembre 2009, ha fornito a due medici del reparto di Endocrinologia dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, come "corrispettivo dell'impegno a inserire in terapia con Omnitrope alcuni nuovi pazienti", la provvista per il pagamento delle spese da sostenere per "un viaggio e soggiorno (con le rispettive consorti) in una lussuosa struttura del Principato di Monaco".
All'Umberto I di Roma, invece, per alcuni medici la merce di scambio erano anche stipendi in nero e false attestazioni di partecipazione a congressi a New York per giustificare le assenze dal servizio. Il tutto in cambio di 60 nuovi pazienti a cui prescrivere il farmaco. Nello stesso caso è stato "promesso" ad un medico compiacente anche il pagamento di una quota del contratto di ricercatrice per 50mila euro all'anno, per otto anni a partire dal 2010.

Tra i farmaci prescritti soprattutto ai bambini - alcuni in sovradosaggio e abbastanza costosi -, non solo l'Omnitrope (un ormone della crescita con il principio attivo della Somatropina), ma anche il Binocrit, un farmaco che fa aumentare la produzione di globuli rossi. Entrambi sono utilizzati come anabolizzanti e considerati sostanze dopanti.
Dagli atti dell'inchiesta emergerebbe anche che la Sandoz sapeva e avrebbe agito al suo interno anche con provvedimenti disciplinari. Nel corso delle perquisizioni ad opera dei Nas sarebbero state sequestrate alcune lettere di richiamo della Sandoz ai suoi capi area che avevano offerto soldi, viaggi e favori a medici compiacenti che prescrivevano ormoni in sovradosaggio. Nelle lettere, risalenti al 2012, veniva contestata ai dipendenti "la loro condotta illecita" e le missive sarebbero state scritte dopo alcune perquisizioni che avrebbero "allertato" i vertici della Sandoz sull'inchiesta dei Nas. Inoltre sarebbe stato sequestrato anche un "Memorandum riservato" del 7 febbraio 2012 sulle "condotte dei dipendenti della Sandoz spa coinvolti nelle indagini della Procura di Roma e di Busto Arsizio".

- L'elenco degli ospedali e dei reparti interessati nell'indagine

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica.it]

- Con tanti omaggi! (Guidasicilia.it, 18/10/12)

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19 ottobre 2012
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