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Federalismo insulare

Via libera del Consiglio dei ministri al federalismo fiscale che tiene conto dello status isulare di Sicilia e Sardegna

17 gennaio 2009

Una scuola di pensiero sostiene che una delle soluzioni per ridurre la distanza che esiste, si potrebbe dire da sempre, tra Nord e Sud, è quella del federalismo fiscale. Ecco, chiariamo di stare parlando di distanza econonico-produttiva. Ci vorrebbe, quindi, una sorta di "ponte ideale" tra le isole, Sicilia e Sardegna, e il resto della penisola. Sì, un ponte ideale, così lo ha chiamato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ieri, in tandem col ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, ha proposto con un emendamento che "l'insularità" sia "parte integrante" del federalsimo fiscale.
Il Consiglio dei ministri ha approvato e l'emendamento del governo passerà all'esame del Senato già mercoledì 21 gennaio.

In mancanza di quello sullo Stretto... -
Per spiegare la sostanza dell'emendamento Berlusconi ha detto che si tratta di realizzare un "ponte ideale, ma con effetti concreti, in grado cioè di mettere le isole sullo stesso piano delle altre regioni italiane". Insomma un'operazione di riequilibrio per recuperare lo svantaggio provocato alle due regioni dall'essere isole.
Però, avverte il premier, nessun aiuto di Stato, piuttosto un "recupero che sarà certo valutato in maniera positiva dall'Unione Europea".
Il Governo, dunque, in questa maniera sancisce un principio finora ignorato. I disagi collegati allo status insulare - si legge in una nota di palazzo Chigi - saranno compensati secondo precisi parametri, definiti mediante un calcolo dei costi aggiuntivi. Il trasporto delle merci, per esempio, avrà un costo unitario definito per la Sardegna e per la Sicilia rispetto al parametro del costo minimo definito, invece, a livello nazionale. In definitiva il costo di mille chilometri percorsi da un prodotto attraversando il mare dovrà essere uguale ai mille chilometri percorsi sulla terraferma. Il differenziale dovrà essere compensato dallo Stato sia in termini di riequilibrio fiscale, sia economici e infrastrutturali.

E' la prima volta che l'insularità viene affrontata inserendo una misura in una riforma importante come il federalismo fiscale. La compensazione dell'insularità nell'ambito del Fondo degli interventi speciali di cui al titolo V articolo 119 della Costituzione era stata richiesta anche nel quadro delle cinque condizioni poste dalla Commissione Bicamerale per gli Affari Regionali sul federalismo fiscale. "C'è una sorta di piccolo piano Marshall, un piano Berlusconi di aiuti alle isole, alla Sardegna soprattutto" (dove a breve ci saranno le elezioni regionali che vedranno correre il dimissionario e antiberlusconiano Renato Soru e il candidato del PdL, Ugo Cappellacci, ndr), ha commentato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al termine del Consiglio dei ministri. "La cosa bella - ha aggiunto La Russa - è che questa necessità è stata sollevata anche da Calderoli, il quale ha detto che è opportuno che si facciano delle norme che consentano un decollo anche attraverso il sistema del federalismo fiscale per le isole, che hanno una particolarità evidente".

[Informazioni tratte da il Messaggero.it e da un articolo di Nicoletta Cottone per Il Sole 24ORE]

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17 gennaio 2009
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