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Fermate il MUOS!

Scontri a Niscemi tra manifestanti e forze dell'ordine per l'arrivo di un convoglio con i mezzi per il montaggio del MUOS

11 gennaio 2013

AGGIORNAMENTO
Il governatore Crocetta ha convocato la stampa nel primo pomeriggio per annunciare che "la Regione siciliana ha avviato la procedura di sospensione delle autorizzazioni e nelle more sospende immediatamente i lavori di realizzazione del Muos", la stazione satellitare della Marina Usa. "Sul sistema radar Muos di Niscemi - ha precisato Crocetta - manca uno studio sull'impatto delle onde elettromagnetiche. Siamo estremamente preoccupati che un'accelerazione dei lavori possa avere effetti devastanti e incontrollati".


Tre giorni fa il Parlamento regionale siciliano ha approvato all'unanimità una mozione che impegna il governo dell'isola ad "adottare ogni utile iniziativa finalizzata alla revoca delle autorizzazioni rilasciate per l'inizio dei lavori di realizzazione del sistema Muos" a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. La mozione è stata presentata dal Pd, primo firmatario il deputato Fabrizio Ferrandelli (LEGGI).
L’unanime volontà della politica siciliana, però, non ha impedito la continuazione dei lavori del sistema di telecomunicazioni satellitare Usa, anzi, sembra l'abbia accelerata...

Questa notte a Niscemi, in contrada Gallo e Vituso, in occasione dell'arrivo di un convoglio, diretto in contrada Ulmo, con i mezzi per il montaggio delle antenne del Muos, sono scoppiati degli scontri tra i manifestanti del movimento No Muos e le forze dell'ordine che scortavano il convoglio in tenuta antisommossa.
A renderlo noto è stato il comitato No Muos, denunciando "il grave fatto accaduto" e che "un'invasione armata da parte dello Stato ha di fatto impedito l'esprimersi del territorio".
Le forze dell'ordine hanno presidiato Niscemi con numerosi posti di blocco. I tafferugli sono avvenuti durante due blocchi organizzati a qualche ora di distanza l'uno dall'altro per impedire il passaggio dei mezzi, quattro camion e due gru, partito da Belpasso (Catania) ieri sera intorno alle 22.40 scortato da polizia e carabinieri lungo la SS Catania-Gela. Intorno alle 4.30 di stamane il convoglio, scortato da centinaia di agenti di polizia e carabinieri è arrivato nella base militare.

"Con la forza - afferma una nota - lo Stato ha voluto impedire che la popolazione che ospiterà questa installazione decida se accettare o meno il prezzo da pagare in termini di salute, pace e inquinamento". "È - dicono gli attivisti del presidio - un atto di prepotenza inaudita, che tuttavia non ci indebolisce. Il passaggio di questo convoglio non è una sconfitta ma l'inizio di una nuova fase della resistenza all'installazione del Muos. Verrà probabilmente indetta a breve una grande mobilitazione per portare la questione alla ribalta nazionale".
Tra i dimostranti ci sarebbero numerosi contusi ma nessuno finora avrebbe fatto ricorso alle cure dei medici. Un controllo degli agenti ai pronto soccorso degli ospedali della zona avrebbe dato esito negativo. La tensione fra gli attivisti "No Muos", che da giorni presidiavano le vie di accesso alla base statunitense, è salita ieri sera intorno alle 22,30, quando è stato segnalato l'arrivo del convoglio. Alcuni dimostranti hanno tentato di sbarrare la strada ai mezzi in contrada Terrana, a sud della base militare, mentre si sono mobilitati altri attivisti, che però non hanno potuto raggiungere la zona a causa dei numerosi posti di blocco. Alle 1.30 i No Muos giunti dai centri vicini hanno bloccato la strada tra Borgo S. Pietro e Caltagirone, mentre si sono formati altri presidi. I dimostranti parlano di alcune cariche della polizia.
Intorno alle 5.30 i No Muos sono tornati a presidiare i cancelli della base Usa, mentre una delegazione ha informato dell'accaduto i contadini che si recavano nelle campagne durante un comizio in Largo Spasimo.
"Ci hanno colti di sorpresa. Io stesso non sono riuscito ad andare a Niscemi", fa sapere Alfonso Di Stefano, sindacalista catanese dei Cobas e militante del comitato No Muos. "Adesso i ragazzi sono distrutti. Al termine della nottata si sono subito riuniti in assemblea per decidere come muoversi nelle prossime ore".

Tre giorni fa il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri aveva definito il Muos di Niscemi "sito di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati". Nella lettera inviata al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, l’azione di forza compiuta stanotte era stata implicitamente annunciata, bollando come "non accettabili tutti i comportamenti che impediscano l’attuazione delle esigenze di difesa nazionale e la libera circolazione connessa a tali esigenze, tutelate dalla Costituzione".

Con una nota, il Presidente Crocetta e l'assessore al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, hanno espresso tutto il loro rammarico rispetto agli incidenti avvenuti stanotte, causati dall'azione di accelerazione di trasporto all'interno dell'area militare di Niscemi di diverse attrezzature. Il governo regionale trova veramente singolare che si sia accelerata improvvisamente la procedura per il completamento del Muos, in una fase in cui sta acquisendo la documentazione necessaria alla sospensione dei lavori, in conformità alla mozione votata dall'Ars e alla necessità di introdurre nel territorio una strumentazione adeguata al controllo delle emissioni per proteggere la popolazione.
"I siciliani sappiano - afferma il governatore - che il governo siciliano non farà alcuno sconto sulla salute dei cittadini e, nel giro di qualche giorno, il provvedimento di sospensione dei lavori e della messa in mora dell'esercizio dell' impianto Muos sarà emanato, per cui a nulla servono forzature di stampo autoritario per imporre alla Sicilia strumenti che potrebbero essere collocati in aree più idonee, dove non ci siano rischi per la salute dei cittadini".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno, Ufficio Stampa della presidenza della Regione]

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11 gennaio 2013
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