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Fermato Ciancimino jr: truffa e calunnia contro De Gennaro

L'ordine di fermo dalla procura di Palermo. I pizzini che accusano l'ex capo della Polizia sarebbero falsi

21 aprile 2011

Provvedimento di fermo per Massimo Ciancimino a Parma su ordine della Procura di Palermo con l'accusa di calunnia aggaravata nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Ciancimino junior, da mesi supertestimone della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, è stato fermato su ordine dei pm Antonino Ingroia, Nino Di Matteo e Paolo Guido.
Ciancimino sarebbe anche accusato di truffa pluriaggravata perché i 'pizzini' che accusano l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, secondo la Polizia scientifica, sarebbe falsi. Il fermo è stato eseguito dalla Dia di Palermo.

Nello scorso dicembre, Ciancimino era stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Caltanissetta per calunnia nei confronti di De Gennaro, attualmente direttore di un'agenzia di intelligence. Ciancimino ha accusato De Gennaro, a capo del Dis (Dipartimento per le informazioni di sicurezza), di essere stato molto vicino al "signor Franco", l'agente dei servizi che avrebbe avvicinato il padre per cercare un contatto con i boss mafiosi all'epoca delle stragi di mafia. Secondo i magistrati, i "pizzini" che Ciancimino avrebbe portato a sostegno della sua tesi sarebbero falsi.

Massimo Ciancimino è stato fermato, con un provvedimento urgente firmato dalla Dda di Palermo "per pericolo di fuga". E' quanto fanno sapere in ambienti giudiziari. Il fermo, per calunnia pluriaggravata, si sarebbe reso necessario perché il superteste della trattativa "si stava recando in Francia per le festività pasquali, anche se sarebbe tornato lunedì". Ma la Procura ha deciso per il fermo senza aspettare il provvedimento del gip del Tribunale. Martedì è prevista la sua deposizione al processo Mori a Palermo.
"Dagli atti sono emersi elementi che abbiamo ritenuto di notevole gravità. Ecco perché è stato deciso di eseguire il provvedimento di fermo nei confronti di Massimo Ciancimino. Sono emersi dati oggettivi risultati convincenti". Lo ha detto il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, parlando del provvedimento di fermo nei confronti di Massimo Ciancimino. In particolare, su un documento, "è emersa la sovrapposizione del nome di De Gennaro estrapolato da un documento e sovrapposto su un altro documento - ha spiegato Messineo - il nome di De Gennaro è la interpolazione dello stesso nome su un altro documento".
Il procuratore Messineo, parlando ancora del provvedimento di fermo a Ciancimino jr, ha poi aggiunto: "Con Massimo Ciancimino non c'è nessun rapporto privilegiato da mettere in discussione, è sempre stato il rapporto normale tra un dichiarante e la Procura". "Abbiamo utilizzato un documento nel corso di una indagine - ha detto - ma nel momento in cui cogliamo un atteggiamento del genere, come quello dimostrato da Ciancimino con il documento falsificato, non potevamo non intervenire".
Alla domanda se fosse cambiato qualcosa nei rapporti con Ciancimino da tempo, il procuratore capo di Palermo ha replicato: "Era da un po' di tempo che non lo sentivamo, a dire il vero". E se il fermo può influire sulla deposizione di Ciancimino prevista per martedì prossimo al processo Mori, Messineo allarga le braccia: "Se può influire nel processo Mori non lo posso ipotizzare, questo è demandato ai giudici. Quello che so è che la scientifica ha segnalato che c'è una sovrapposizione in un documento. A questo punto aspettiamo la convalida del fermo eseguito oggi".

Raggiunto telefonicamente dall'Agi, Massimo Ciancimino, attualmente alla questura di Bologna, ha detto: "Sono sereno. Mi accusano di avere consegnato un documento non autentico, ma io rimango sereno". "Mi accusano, ma resto sereno - ha spiegato al cronista - mi sa che non ci sentiremo per un po'...".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]

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21 aprile 2011
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