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Fermi i lavori per il Muos fino al 31 maggio...

I risultati dell'indagine medico-scientifica? Secondo il prof. Zucchetti sono già scritti: "Diranno che la gente non corre pericoli"

17 aprile 2013

I lavori di costruzione del sistema satellitare Muos, nella base americana di contrada Ulmo a Niscemi, resteranno rigorosamente fermi fino al 31 maggio prossimo e nessun operaio accederà all'impianto fino a quella data.
È quanto emerso dalla missione a Roma della delegazione di amministratori niscemesi, guidata dal sindaco nisseno, dopo un incontro col governo nazionale a Palazzo Chigi, alla presenza del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.
La scadenza del 31 maggio dovrebbe coincidere con il giorno in cui saranno consegnati i risultati dell'indagine medico-scientifica sugli effetti che i potenti campi elettromagnetici del Muos causeranno sull'ambiente e sulla salute dei cittadini del comprensorio di Niscemi.

I particolari dell'incontro romano sono stati resi noti ieri in una conferenza stampa, dal sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, il quale ha ammonito che "se non saranno rispettati gli impegni presi, sarò il primo a scendere al fianco degli attivisti No Muos e a bloccare chi violerà la tregua".
Il governatore Crocetta si sarebbe rifiutato di ritirare il proprio decreto di revoca delle autorizzazioni per la costruzione del radar satellitare, ma avrebbe dato la propria disponibilità a esaminare la possibilità di consentire i lavori di manutenzione delle altre 46 antenne esistenti da tempo nella base militare statunitense. Nel frattempo, gli attivisti No Muos hanno ribadito che i loro presidi verranno mantenuti invariati, anzi con maggiore vigilanza verso possibili violazioni.

Massimo Zucchetti, il docente del Politecnico di Torino, esperto di protezione dalle radiazioni  che era stato chiamato dalla Regione e dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars a far parte della commissione che valuterà gli effetti nocivi del Muos sulla salute dei cittadini, invita  a tenere altissima la guardia sulle analisi, per le quali si starebbe già lavorando "senza nessuna trasparenza" e senza la sua collaborazione.
"Ho saputo che la Commissione dell’Istituto Superiore della Sanità si è già riunita, ma nessuno me ne ha dato comunicazione, sebbene avrei dovuto farne parte. I componenti sono esperti del solo Istituto superiore di Sanità, notoriamente negazionisti al massimo livello sugli effetti dei campi elettromagnetici. Li abbiamo sempre avuti contro nei lavori che abbiamo fatto in passato e non c’è alcun dubbio che i risultati a cui arriveranno sono scontatissimi, al punto che mi sento di anticiparli: allo stato dell’arte non risulta in letteratura alcuna prova di correlazione dimostrabile fra campi elettromagnetici ed effetti sulla salute. Quindi non vi è il minimo rischio per la popolazione".

Per correre ai ripari Zucchetti e il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, il deputato del Movimento Cinque Stelle Giampiero Trizzino, hanno studiato la contromossa: una controcommissione con esperti di primissimo livello che produrrà una propria relazione da opporre a quella ufficiale fornita dall’istituto superiore di Sanità.
"Da Roma - ha affermato Trizzino - si sono impegnati a bloccare i lavori se i risultati delle analisi della loro Commissione saranno anche minimamente negativi. E’ ovvio che a questo punto non possiamo più fidarci e che per noi faranno fede soltanto i risultati della relazione che produrrà la nostra controcommissione".

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17 aprile 2013
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