Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Feste senza entusiasmo

L'allarme conti guasta le feste al neo governo Crocetta e all'intera Ars

24 dicembre 2012

L’allarme conti guasta, non poco, le feste del neonato governo Crocetta e dell’Ars più in generale. E impone lavori forzati tra Natale e Capodanno. Questa mattina, il presidente della Regione presenta il suo programma di governo e riunisce la giunta per approvare la legge di stabilità, la manovra di bilancio e l'esercizio provvisorio. Questi ultimi due provvedimenti, assieme al Dpef, saranno poi depositati per l'esame in commissione Bilancio prima di approdare in aula.
Per varare in tempo l'esercizio provvisorio, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha annunciato che il Parlamento si riunirà anche il 31 dicembre. Entro la fine dell'anno, l'Ars dovrà approvare anche il disegno di legge che proroga i contratti dei precari della Regione e dà indirizzi per quelli degli enti locali, una platea di circa 25 mila persone.

Per l'approvazione in aula della legge di stabilità, però, bisognerà aspettare i primi mesi del prossimo anno. La Regione sta trattando con lo Stato l'allentamento di alcuni vincoli al patto di stabilità, in particolare per il cofinanziamento della spesa comunitaria, dei Fas e del sistema sanitario. Nel bilancio di previsione per il 2013, l'assessore all'Economia, Luca Bianchi, ha annunciato tagli alla spesa di circa un miliardo di euro.
"È necessario l'appoggio e il contributo delle parti sociali", ha ribadito l'assessore Luca Bianchi a Milano Finanza Sicilia, aggiungendo che anche la politica "deve comprendere che le difficoltà del momento non permettono più certe prassi". Insomma, l'Assemblea regionale siciliana è avvertita. E i deputati regionali sono stati già allertati dal governatore Crocetta che, sabato, ha ribadito la sua road map da qui al nuovo anno.

L'esercizio provvisorio sarà oggetto di esame da parte della giunta il 27 dicembre e il 28 dicembre sarà presentato in parlamento, ha spiegato Crocetta, parlando con i giornalisti a Palazzo d'Orleans. "La giunta ha iniziato anche l'iter della finanziaria - ha poi proseguito - e stasera (sabato, ndr) raggiungerò l'assessore Bianchi per lavorare ad una legge che salvi dal dissesto i Comuni siciliani. In particolare il comune di Messina. Se Messina va in default è in pericolo anche la Regione".
Sì perché sui, già complicatissimi, conti dell'amministrazione regionale si è abbattuto anche il rischio default che minaccia diversi comuni dell'Isola. Cefalù, Caltagirone e Bagheria sono già sul punto di portare i libri in tribunale. Messina ha autonomia per pochissime settimane. E, allora, l'allarme è altissimo. Perché, secondo i conti dell'amministrazione regionale, un eventuale default dei Comuni trascinerebbe inevitabilmente nel baratro la Regione.

In cima all'agenda, comunque, resta l'allarme conti. Crocetta si è detto d'accordo con la stretta annunciata dall'assessore all'Economia Luca Bianchi. Anche se  -  a detta del presidente  -  il taglio al bilancio dovrebbe essere inferiore a quello preventivato da Bianchi. Dice Crocetta: "Se abbiamo cinque miliardi di deficit, mi pare plausibile che l'assessore Bianchi annunci tagli per un miliardo al bilancio regionale e da qualche parte bisogna pur cominciare a recuperarli. Mantenere il livello di spesa che abbiamo finora sostenuto significa aumentare l'indebitamento. Abbiamo due obiettivi: diminuire l'indebitamento ed evitare che se ne produca altro", prosegue. I "tempi duri ", insomma, per la Sicilia non finiscono. E Crocetta ci tiene a far sapere che lui non prenderà vacanze in questo periodo. "A Natale resto in Sicilia, non mi muoverò da qui. Tra le altre cose sto finendo di lavorare a un libro che uscirà a febbraio".

I tagli annunciati dal presidente Ardizzone - Dai fondi riservati del presidente dell'Assemblea regionale siciliana saranno destinati 22.500 euro a tre associazioni, ognuno riceverà 7.500 euro: Biagio Conte a Palermo, Banco Alimentare di Catania, Associazione Antoniana di Messina. Ad annunciare l'iniziativa è stato il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, incontrando la stampa per gli auguri di fine anno. L'intesa è stata firmata con l'associazione Libera, da cui le tre associazioni potranno attingere, attraverso i buoni, i prodotti alimentare realizzati nelle terre confiscate alla mafia.
Poi Ardizzone annuncia un nuovo giro di vite sui costi del governo regionale: "Tagli delle indennità di funzione per il personale, via la figura del segretario generale aggiunto, riorganizzazione dell'intera macchina amministrativa". Il presidente dell'Ars ha annunciato di aver dato indicazioni alla segreteria generale per ulteriori tagli, rispetto al bilancio, del 15%.

"Io sono orgoglioso di essere onorevole, questo titolo non lo rinnego. Se noi rinunciamo ad esserlo - ha detto - rinunceremmo alla particolarità del nostro statuto".
Poi un commento di carattere politico. "All'Ars non c'è una maggioranza, abbiamo tre minoranze. Noi 90 parlamentari, con me in testa, dobbiamo avere la consapevolezza dei problemi e che dobbiamo votare i singoli provvedimenti".
"Confermo che non ci sposteremo di una virgola rispetto al decreto Monti, a cominciare dai tagli delle indennità dei parlamentari. Leggendo la norma c'è il rischio che si possa perdere tempo, facendo trascorrere cinque anni. Io assicuro che per quanto mi riguarda il Consiglio di presidenza non perderà tempo".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Repubblica.it, Lasiciliaweb.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

24 dicembre 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia