FESTINI DA PAURA!
"Gli scandali sessuali, le indagini penali, i problemi familiari stanno pesando gravemente sulla salute personale e politica di Berlusconi"
"Una porcheria totalmente falsa". Non ha usato mezzi termini il senatore Giampiero Cantoni, interpellato dall'Adnkronos, a proposito di sue presunte dichiarazioni, rivelate da Wikileaks, circa lo stato di salute del premier Silvio Berlusconi. "Non ho mai detto quelle cose", ha ribadito il senatore del Pdl facendo notare che il suo nome è apparso in un primo momento sul sito del Guardian e poi è stato tolto. "Piuttosto strano, no?", si chiede Cantoni. Forse, ha sottolineato, "è stato fatto il mio nome", vista la vicinanza del senatore al premier Berlusconi, "per dare credito" a queste storie. "Vedo che il sito di 'Repubblica' non a caso cita il mio nome", ha aggiunto. E quando gli è stato chiesto se abbia chiamato il quotidiano per precisare la sua posizione, Cantoni ha risposto: "No, non ho chiamato. Non saprei nemmeno a chi rivolgermi".
"Italia: gli scandali fanno pagare un prezzo sulla salute personale e politica di Berlusconi". E' questo l'oggetto della email inviata a Washington alle 15.17 del 27 ottobre 2009 dall'ambasciatore Usa a Roma David Thorne. "Due personalità personalmente e professionalmente vicine a Berlusconi - è scritto nel paragrafo 3 (C/NF) - in conversazioni separate con l'Ambasciata, hanno recentemente descritto il primo ministro in termini sorprendentemente simili. Il sottosegretario Gianni Letta ha detto all'ambasciatore il 23 ottobre che Berlusconi è 'fisicamente e politicamente debole', descrivendo il normalmente iperattivo Berlusconi come 'non energetico'". E "l'amico di lunga data - prosegue il dispaccio - e presidente della Commissione Difesa al Senato, Giampiero Cantoni, ha detto a un funzionario politico dell'ambasciata, il 22 ottobre, che 'siamo tutti preoccupati per la sua salute', notando che Berlusconi è svenuto tre volte in pubblico in anni recenti, e che i suoi test medici sono risultati un macello completo". "Cantoni - recita ancora il dispaccio - ha detto che le frequenti nottate di Berlusconi e la tendenza per feste scatenate non gli concedono riposo a sufficienza". Nell'email, tra parentesi, si legge inoltre che "Berlusconi si è addormentato brevemente durante una visita di cortesia dell'ambasciatore a settembre, ed è apparso distratto e stanco in un evento del 19 ottobre cui ha partecipato l'ambasciatore".
Nel paragrafo 4 (C/NF) è scritto poi che "Cantoni ha confermato che Berlusconi è dominato da preoccupazioni private. Ha osservato che Berlusconi si è sentito alienato dalla sua famiglia da quando sua moglie Veronica Lario ha provocato un gran clamore pubblico, pubblicando una lettera aperta la scorsa primavera, chiedendo il divorzio e accusando il premier settantaquattrenne di farsela con minorenni". Complessivamente, è il commento finale del dispaccio (paragrafo 10 C/NF), "gli scandali sessuali, le indagini penali, i problemi familiari e le preoccupazioni finanziarie risultano star pesando gravemente sulla salute personale e politica di Berlusconi così come sulla sua capacità di prendere decisioni".
In uno dei dispacci, inviati da David Thorne al dipartimento di Stato, datato 27 ottobre 2009, si parla anche di uno scatto d'ira del premier contro Napolitano. "Alla vigilia di due sentenze - si legge -, Berlusconi ha accusato il presidente della Repubblica Napolitano di lavorare contro di lui e si è scagliato in modo emotivo contro il sistema giudiziario in generale". Nel dispaccio si sottolinea che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, "Gianni Letta ha detto all'ambasciatore che questo scatto d'ira di Berlusconi ha portato a relazioni 'fredde' con Napolitano e ha detto che l'episodio l'ha fatto apparire debole".
Smentisce quanto scritto da Wikileaks anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. "E' vero esattamente il contrario di quanto si legge sui siti che raccolgono le presunte rivelazioni di Wikileaks, dove peraltro il mio nome non compare. Di fronte alle voci e alle insinuazioni che volevano un Berlusconi depresso e senza energia, ho sempre smentito, in ogni sede, pubblica e riservata, tale circostanza e affermato la pura verità. E cioé, che il presidente del Consiglio era ed è in piena forma, con la vitalità che tutti gli riconoscono e ha sempre affrontato ogni situazione con l'abituale determinazione e la 'grinta' di sempre".
Per l'avvocato Niccolò Ghedini si tratta della "rielaborazione di chiacchiere tratte da giornali di sinistra". "In relazione alle ennesime notizie tratte da Wikileaks, si deve ribadire come non siano null'altro, come già detto più volte, se non la rielaborazione di chiacchiere tratte dai giornali di sinistra, che sono smentite puntualmente e documentalmente da decine e decine di testimoni. Quelle che vengono definite come feste - conclude - erano soltanto normalissime cene tra amici che sono avvenute solitamente di sabato, con al massimo cadenza mensile, e che mai hanno inciso sul lavoro del presidente Berlusconi".
Secondo quanto emerge dai dispacci rivelati da Wikileaks il leader della Lega Nord, Umberto Bossi in un colloquio con l'ambasciatore Usa a Roma David Thorne, svoltosi il 21 ottobre 2009 ha definito i recenti scandali "una trappola mafiosa". "Umberto Bossi - si legge - riferendosi ai problemi di Berlusconi, disse all'ambasciatore che elementi del crimine organizzato avevano probabilmente teso una trappola a Berlusconi per alcuni degli scandali sessuali, ma che nessuno può negare ha abboccato di buon grado". [Adnkronos]