Festival Scarlatti
Via alle celebrazioni con le musiche secentesche dei compositori protetti da Cristina di Svezia
L'impaginazione musicale, curata da Roberto Pagano, si svolge lungo un "itinerario musicale barocco" che da Palermo passa attraverso Roma e Napoli, dove Scarlatti crebbe e trovò "gloria e fame".
Lungo la strada di questa gloria sfortunata, il Festival offre di conoscere i musicisti protetti, come Scarlatti, da Cristina di Svezia (in programma stasera all'Auditorium San Salvatore), il dramma sacro Davidis pugna et victoria (il 31 all'Olivella), alcune della celebri Sonate di Scarlatti figlio, Alessandro (il 3 novembre a Santa Cita), l'oratorio La Vergine addolorata (Olivella, il 4 novembre), madrigali, pagine sacre e cameristiche, la Passione secondo Giovanni del coevo e concittadino Vincenzo Amato (6 e 7 a San Filippo Neri, il 10 al San Salvatore e il 12 all'Olivella), fino alla deliziosa commedia Il trionfo dell'onore, una sorta di Don Giovanni in piccolo, per la regia di Maurizio Scaparro (al Massimo, 9 e 11 novembre).
C'è spazio perfino per una chicca crossover, con il trio Sun (Sandro Palacino, Diego Spitaleri e Dario Sulis) che rilegge Scarlatti all'ombra del jazz e della new age (il 15 al Massimo).