Figli del mare…
Su uno dei cinque barconi che hanno portato in Sicilia quasi mille migranti, una donna ha dato alla luce un bambino...
Su uno dei cinque barconi che hanno portato in Sicilia quasi mille migranti, soccorsi in poche ore a partire dalla serata dell’altro ieri (LEGGI), c'era una donna incinta che ha partorito lungo la traversata, prima che una nave battente bandiera liberiana, la "Bux Sailor", la soccorresse insieme agli altri 270 migranti (neonato compreso).
Non è la prima volta quest'anno che una donna dà alla luce durante una delle tante traversate del Canale di Sicilia. A fine agosto, sopra un barcone con a bordo 191 persone approdato a Siracusa, è nata Nadha, figlioletta di una giovane coppia scappata dalle violenze in atto in Siria insieme all'altro figlioletto di tre anni. Pochi giorni dopo, sempre sulle coste Siracusane, è arrivato un altro barcone con a bordo 178 persone di origine siriana ed egiziana, tra questi la piccola Frah, nata un paio di giorni dopo che il barcone aveva preso il mare da una località della Siria non distante da Tartus.
Il natante arrivato l’altro ieri, era stato intercettato a 60 miglia da Lampedusa, dopo una richiesta di soccorso arrivata in nottata alla sala operativa da parte del sacerdote eritreo don Mosè Zerai, a sua volta contattato dai profughi mentre si trovavano in acque di competenza maltese. La Bux Sailor è approdata nel porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria), anche perché tutti i centri di accoglienza in Sicilia sono già saturi.
Complessivamente, i migranti tratti in salvo nel Canale di Sicilia, in buona parte siriani, sono 945, soccorsi dalla Guardia costiera, dalla Marina militare e da alcuni mercantili in transito che li hanno trasbordati per condurli sulla terraferma. Il primo allarme è scattato lunedì alle 15.30, quando la Centrale operativa della Guardia costiera di Roma ha ricevuto una segnalazione della Croce rossa italiana che aveva raccolto un Sos lanciato da alcuni migranti in difficoltà, fornendo una posizione (180 miglia dalle coste siciliane, in acque maltesi) e un numero di telefono satellitare. Dopo aver contattato La Valletta, la nostra Capitaneria ha inviato un proprio aereo nella zona e ha dirottato sul punto la nave "N. Loire", che ha preso a bordo 133 persone tra le quali diverse donne e 43 minori, facendo rotta su Catania, dove l'arrivo è previsto nella tarda serata.
Due ore dopo, alle 17.30, la stessa Centrale operativa ha ricevuto una richiesta di soccorso veniva da un barcone in difficoltà a 53 miglia a sud-ovest di Lampedusa, in area Sar (ricerca e soccorso) di competenza maltese. Nelle operazioni è stata coinvolta la nave Sirio della Marina militare, in servizio di pattugliamento nella zona, che ha messo in salvo 223 migranti - tra loro tre donne incinte - per poi dirigersi verso Pozzallo (Ragusa), dove sono giunti in serata. Nella serata di lunedì un terzo barcone in difficoltà con 210 è stato soccorso a 75 miglia a sud di Lampedusa dal pattugliatore "Corsi" della Guardia costiera, che ha condotto i profughi a Porto Empedocle.
Quasi in contemporanea, sempre tramite telefono satellitare, la Centrale operativa ha raccolto un'altra richiesta di aiuto da parte di un barcone a 88 miglia a sud di Lampedusa, in acque Sar libiche, dove è stata dirottata - su richiesta di ausilio fatta alle nostre autorità dal paese nordafriicano - la nave liberiana "City of Hamburg" mentre da Lampedusa sono salpate due motovedette con a bordo medici del Cisom, il Corpo volontari del sovrano ordine di Malta. Il mercantile ha preso a bordo 104 dei 105 migranti. L'ultimo, in precarie condizioni di salute, è stato trasferito su una delle due motovedette per ricevere le prime cure e dirigersi verso Lampedusa. [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]
- Nadha, figlia della speranza (Guidasicilia.it, 29/08/13)
- Nata in mare (Guidasicilia.it, 10/09/13)