Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Finanziaria 2007. Un ticket di 25 euro per chi al pronto soccorso si presenterà come ''codice bianco''

03 gennaio 2007

Chi si reca al pronto soccorso senza presentare disturbi o patologie non gravi pagherà la visita 25 euro. E' infatti scattata la legge che impone il pagamento del ticket al pronto soccorso per i casi che si sarebbero potuti curare dal proprio medico curante, quelli che in gergo si chiamano ''codici bianchi''.
La legge sembra chiara ma l'applicazione è stata avviata con un po' di confusione. Nel Lazio praticamente non ha pagato nessuno. In Lombardia, dove i ticket per il pronto soccorso c'erano già, non si pagano 25 euro a visita ma 35. In Sicilia, Regione a statuto speciale, si pagherà secondo le regole dettate dalla legge regionale sul ticket varata nel 2002.

La confusione, visto che si è nei primi giorni, era comunque prevedibile. La Finanziaria ha introdotto il contributo solo per i cosiddetti ''codici bianchi'', quelli che nell'ordine di gravità sono i meno gravi. Un contributo che era già in vigore in 12 Regioni e che ora è esteso a tutta Italia. L'intenzione del ministero è quello di evitare il ricorso improprio alle cure d'urgenza. I casi meno gravi, quelli che non sono seguiti da ricovero, sono circa il 15% delle visite al pronto soccorso: 2 milioni e 700 mila prestazioni l'anno. Secondo i calcoli degli esperti, il pagamento dei 25 euro a visita porterà alle casse delle Regioni 13 milioni di euro, una somma non indifferente nel bilancio degli sforzi volti ad arginare il deficit della sanità pubblica.

La situazione nelle Regioni
LAZIO - Nel Lazio neppure un euro d'incasso, almeno ieri, primo giorno dell'entrata in vigore della legge. Ad alcuni pazienti è stato consegnato un bollettino postale perché paghino nei prossimi giorni, ma ad altri è stato consigliato semplicemente di attendere una futura comunicazione dell'ospedale.

EMILIA-ROMAGNA - Nessun grosso problema a Bologna. In Emilia-Romagna le cose sono andate meglio. Da un paio d'anni la Regione ha previsto il pagamento di 23 euro. Il ticket è stato solo adeguato.

LOMBARDIA - Nella regione meneghina i ticket per il pronto soccorso sono più cari: 35 euro anziché 25. Chi non è esente dal contributo (i bambini e gli anziani al di sopra dei 65 anni), pagherà la cifra decisa tempo fa dalla Regione: 35 euro per una visita, 50 se si aggiungono anche gli esami diagnostici o le terapie.

SICILIA - In Sicilia il ticket si pagherà, ma secondo le regole dettate dalla legge regionale sul ticket varata nel 2002. A stabilirlo è stata la riunione tecnica che si è svolta ieri in assessorato regionale alla Sanità a Palermo. Dal vertice tra l'assessore regionale alla Sanità, il dirigente generale del dipartimento Fondo sanitario regionale e l'ispettore sanitario generale della Regione è emerso che la legge Finanziaria nazionale supera la norma regionale, reintroducendo l'istituto del ticket al Pronto soccorso; non supera invece la competenza regionale nelle modalità di applicazione di questo ticket. Sì, dunque, al ticket nei Pronto soccorso siciliani ma con alcune esenzioni.
La circolare esplicativa alle Aziende ospedaliere e sanitarie - che chiarisce appunto le modalità di applicazione - è stata firmata stamane dall'assessore Roberto Lagalla. In essa è stabilito che il ticket dovrà essere pagato per ogni prestazione ritenuta non urgente (codice bianco) anche se chi richiede la prestazione dovesse arrivare al Pronto soccorso con un'ambulanza del 118. Saranno dunque esenti da questo tipo di pagamento i minori di 14 anni e coloro che mostreranno un certificato esenzione, sia per reddito (l'indicatore reddituale Isee deve essere uguale o minore a novemila euro) sia per patologie croniche o invalidanti. Per quest'ultima categoria l'esenzione riguarderà solo le prestazioni riguardanti la patologia riconosciuta.

Nei prossimi giorni, la giunta regionale al completo valuterà se richiedere all'ufficio legislativo e legale della Regione un approfondimento tecnico-giuridico, per eventualmente procedere con un ricorso alla Corte Costituzionale contro la norma o con una nuova legge regionale.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

03 gennaio 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia