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Firmata a Palermo la convezione per il Centro sperimentale di cinematografia

15 maggio 2008

Il sindaco Diego Cammarata ieri mattina a Palazzo d'Orleans, ha firmato, insieme con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e con Francesco Alberoni, presidente del Centro sperimentale di cinematografia, il protocollo d'intesa per la nascita della scuola nazionale di cinema.
La realizzazione di una sede della Scuola nazionale di cinema all'interno dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, trae origine da un protocollo d'intesa siglato circa sei anni e mezzo fa dal Comune, dalla Fondazione Scuola nazionale di cinema e dalla Regione Siciliana. In base a questo documento, realizzare le nuove strutture, attraverso il recupero di tre ex capannoni industriali, è compito dell'Amministrazione comunale, mentre spetta alla Regione e alla fondazione Scuola nazionale di cinema far partire le attività didattiche. L'accordo stipulato comprende un Dipartimento Documentario, un Archivio Regionale, un Laboratorio Sperimentale del Cinema dell'Audiovisivo e delle Nuove Tecnologie.

L'Amministrazione comunale ha avviato nell'ottobre 2005 il cantiere per la ristrutturazione dei padiglioni, che è ormai quasi completata: la conclusione dei lavori è prevista per metà giugno 2008. L'intervento darà nuova vita a tre padiglioni (5 mila metri quadrati in tutto) dell'ex complesso industriale che fu sede delle Officine Ducrot per quasi settanta anni, fino al 1968.
L'importo complessivo, a lordo del ribasso d'asta e comprendendo tutte le somme per oneri e spese, sfiora i 9 milioni di euro, finanziati attraverso il Por Sicilia.
Previsti, fra l'altro, un teatro di posa per riprese cinematografiche, una sala visione con 480 posti, aule per la didattica e per proiezione di pellicole 16 e 35 millimetri, un laboratorio fotografico e locali per otto botteghe artigiane, oltre agli impianti e ai servizi.

All'interno dei Cantieri culturali alla Zisa sono ormai in dirittura d'arrivo anche i lavori per il recupero di un altro padiglione, il 19, che sarà sede del Museo euromediterraneo delle arti contemporanee.
L'allestimento dei saloni per le esposizioni sarà improntato a una massima flessibilità e fungibilità degli spazi, con attrezzature mobili (pannelli, pedane e supporti) per la sistemazione di quadri, sculture o installazioni e per lo svolgimento di mostre multimediali. Prevista anche una sala per proiezioni e conferenze. L'impiego della tecnologia contribuirà ad assicurare alta funzionalità e comfort.
Altri quattro appalti interessano un gruppo di otto padiglioni sui quali si interviene utilizzando i fondi messi a disposizione dal Governo nazionale in occasione dell'emergenza sismica del settembre 2002. Si tratta di lavori di consolidamento e messa in sicurezza che renderanno i capannoni nuovamente utilizzabili. In due di questi (numeri 1 e 2) i lavori sono appena terminati, mentre negli altri sei la chiusura dei cantieri avverrà progressivamente entro l'estate.

Comune di Palermo

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15 maggio 2008
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