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Firmato il primo Patto di stabilità tra Regione Sicilia ed Enti locali

27 aprile 2012

E' stato firmato ieri nella sala Tricoli dell'assessorato regionale dell'Economia, a Palermo, il primo Patto di stabilità regionale, in attuazione della legge regionale 7 del 2012. Lo hanno sottoscritto l'assessore regionale per l'Economia della Sicilia, Gaetano Armao, quello per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Caterina Chinnici, il presidente dell'Anci Sicilia, Giacomo Scala, e dell'Urps, Giovanni Avanti. Era presente anche il ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone.
"Con questo accordo, il primo stipulato tra una Regione e i rappresentanti di Comuni e Province, - ha detto l'assessore Armao - la Regione si avvale della facoltà di rimodulare gli obiettivi del Patto di stabilità interno imposti dal legislatore nazionale per gli Enti locali. In pratica la Regione costruisce una sorta di stanza di compensazione, trasferendo capacità di spesa dagli Enti locali che ne hanno più disponibilità a quelli che invece ne sono carenti".
"La firma di oggi - ha detto l'assessore Chinnici - è, innanzitutto, un atto di attenzione del Governo regionale nei riguardi degli amministratori locali, che non vuole abbandonare alle difficoltà economiche e gestionali con le quali quotidianamente devono fare i conti. Consentiremo loro in tal modo di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili grazie al contributo che la Regione può dare".

Le disposizioni presenti nell'accordo si applicano alle Province e ai comuni con meno di 5.000 abitanti che sono soggetti al patto di stabilità interno per l'anno 2012 e abbiano una disponibilità sufficiente per effettuare pagamenti per i quali richiedono l'autorizzazione. La Regione procede alla rimodulazione degli obiettivi degli Enti locali e alla distribuzione degli spazi finanziari resi disponibili per destinarli alle spese relative allo smaltimento di residui passivi in conto capitale oppure a quelle di competenza in conto capitale.
Qualora l'entità delle richieste di acquisizione superasse l'ammontare delle disponibilità, l'attribuzione si effettuerà per il 70% per lo smaltimento di residui passivi in conto capitale. Il riparto tra gli enti richiedenti si effettuerà in misura proporzionale all'importo complessivo dei residui passivi in conto capitale esistenti alla data del 31/12/2011, comunque entro i limiti della somma richiesta. Il rimanente 30% per le spese di competenza in conto capitale.

La Regione, previo confronto con l'Anci Sicilia e l'Urps, rimodula gli obiettivi di ciascun ente e li approva con propria deliberazione. Notifica l'atto deliberativo ad Anci Sicilia ed Urps, le quali provvedono a darne comunicazione ai singoli enti locali interessati. Successivamente alla comunicazione di avvenuta cessione/acquisizione di spazi finanziari, gli enti locali provvedono ad adempiere alle trasmissioni al Ministero dell'Economie e delle Finanze previste dalla normativa nazionale.
"L'iniziativa di oggi - ha aggiunto Armao - va strettamente correlata con la trattativa che abbiamo riavviato col Governo Monti sui temi dell'attuazione del federalismo fiscale municipale a seguito della recente sentenza della Corte costituzionale 64/2012, nonchè quelli sull'autonomia finanziaria della Sicilia e sull'applicazione del federalismo fiscale". [Lasiciliaweb.it]

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27 aprile 2012
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