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Firmato l'accordo per Termini Imerese

Sbloccati 90 mln di euro per uno dei due progetti Blutec nello stabilimento ex Fiat

17 febbraio 2016

Blutec e Invitalia hanno siglato il contratto di sviluppo per il polo industriale di Termini Imerese.
Lo ha reso noto ieri la Fiom. "Questo accordo che consente di sbloccare 90 milioni di euro - ha detto il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone - arriva grazie alle lotte degli operai di Termini Imerese dove la Fiat ha chiuso la fabbrica quattro anni fa. Adesso potranno rientrare in fabbrica e produrre auto".

L'accordo, siglato a Roma da Domenico Arcuri (ad di Invitalia) e Cosimo Di Cursi, (amministratore unico di Blutec), consente di far partire uno dei due progetti di Blutec, la società del gruppo Metec Stola che ha rilevato lo stabilimento ex Fiat (oggi Fca). Si tratta del progetto da circa 95 milioni di euro (finanziato in parte con fondi pubblici) per la produzione di componentistica per auto; l'altro progetto riguarda la produzione di auto ibride ma per quest'ultimo si attende l'ok di Invitalia, l'advisor del ministero dello Sviluppo economico incaricato di valutare le offerte per Termini Imerese.
Per il rilancio del polo industriale, infatti, sono stati destinati circa 350 milioni di euro di fondi pubblici, ripartiti tra Stato e Regione.
"Con questa firma di oggi - ha detto Domenico Arcuri - finalmente scriviamo una pagina positiva di un libro iniziato molti anni fa, nel quale purtroppo erano finora prevalse le difficoltà e le problematiche. Termini Imerese è un luogo tra i più evocativi del Mezzogiorno. Un tempo sinonimo  di sviluppo e occupazione, poi di abbandono e recessione"

Con questa firma, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, "giunge positivamente a conclusione una lunga e difficile operazione di salvataggio e di rilancio. Sarà possibile riassorbire nell'arco di tre anni tutti i 700 dipendenti ex Fiat che finora sono stati in cassa integrazione".
Infatti, da quando ha chiuso la fabbrica, i 700 metalmeccanici ex Fiat sono in cassa integrazione; a loro si aggiungono anche gli addetti delle ditte dell'indotto: su 300 operai, 150 sono stati licenziati. Il piano di Blutec per Termini Imerese, sul versante occupazionale, prevede la graduale ripresa delle attività nella fabbrica siciliana con il rientro in servizio a scaglioni degli operai: i primi 200 operai dovrebbero tornare in catena di montaggio già quest'anno; la restante parte entro il 2018. Nei mesi scorsi Blutec ha avviato le attività di riqualificazione del personale.

I FONDI INVESTITI E IL PIANO INDUSTRIALE - Con questa firma parte la prima fase del piano industriale presentato dalla Blutec che comporta un investimento di 95,8 milioni di euro, di cui 71 concessi da Invitalia (67 milioni sotto forma di finanziamento agevolato e 4 milioni come contributo in conto impianti). Blutec ha invece versato circa 24 milioni di capitale necessari per sbloccare i fondi Invitalia e assicurare l'inizio dell'attività.
Adesso nell'area del sito ex Fiat sorgerà un nuovo stabilimento produttivo per la fabbricazione di componenti per auto e il principale cliente sarà proprio la Fca di Sergio Marchionne.

Già ad aprile dovrebbero rientrare in fabbrica i primi 50 dipendenti che diventeranno 250 entro quest'anno. Altri 150 torneranno a lavoro entro il 2017. Poi con il secondo modulo Blutec prevede altri 190 milioni di investimenti, sempre finanziati da Stato e Regione per la produzione di vetture ibride ed elettriche. In questo caso si prevede il ritorno in fabbrica di altri 300 operai entro il 2018. In meno di tre anni, quindi, dovrebbero essere riassorbiti tutti i 700 ex lavoratori Fiat ora dipendenti Blutec attualmente in cassa integrazione in deroga.

"E' un grande traguardo l'avvio di questa prima fase - sottolinea Roberto Mastrosimone della Fiom - ma chiediamo al più presto un confronto con Blutec per l'avvio del secondo modulo. Tutti i 700 dipendenti ex Fiat ora Blutec devono tornare a lavoro insieme con i 350 lavoratori dell'indotto. Per questo c'è bisogno che vada avanti l'intero progetto della nuova azienda".
Blutec, che al momento ha solo iniziato a far frequentare i corsi di aggiornamento ai primi 250 dipendenti, aveva annunciato una "rimodulazione" dei tempi della seconda fase, da qui la richiesta di un confronto da parte dei sindacati. Al momento nello stabilimento non è ancora iniziata alcuna attività, il sito è chiuso da quattro anni e mezzo e senza alcuna manutenzione.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

- La Blutec si dice pronta a produrre a Termini Imerese (Guidasicilia.it, 23/01/16)

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17 febbraio 2016
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