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Fiumara d'Arte, continua la rigenerazione delle sculture

Adesso è il tempo dell'opera di Pietro Consagra e dell'inaugurazione di "Respiro" di Giacomo Rizzo

17 luglio 2015

Il percorso della mostra diffusa "A Sicilian Walk" fa una tappa a Fiumara d’Arte dove la grande scultura "Respiro" di Giacomo Rizzo sarà ambientata sulla spiaggia di ciottoli di fronte all’Atelier sul Mare, l’albergo d’arte che il mecenate Antonio Presti ha creato a Castel di Tusa. "Respiro" è una grande scultura alta tre metri, realizzata da un calco di una parete di Montepellegrino, la montagna sacra di Palermo.

Oggi, nel giorno in cui si inaugura questo terzo capitolo del progetto itinerante curato da Giusi Diana, sarà anche consegnata alla comunità "La materia poteva non esserci", seconda opera recuperata della Fiumara, dopo la "Finestra sul mare" di Tano Festa, presentato un mese fa (LEGGI). La scultura venne realizzata da Pietro Consagra, e inaugurata il 12 ottobre 1986, ed era in condizioni di fortissimo degrado.

"Trasformiamo la resistenza degli anni passati, in resilienza in nome della bellezza - spiega Antonio Presti - le sculture riprenderanno vita ad una ad una, ricreando, con la loro rigenerazione, un atto di grande valenza culturale e politica. L’arte non si distrugge, è l’arte stessa a non permetterlo. E da sola, in quel valore di essere tempo, si rigenera".
"La materia poteva non esserci" è una grande scultura frontale a due elementi, addossati, paralleli e distinti, bianco e nero, in un delicato equilibrio di pieni e vuoti. 18 metri di cemento armato in contrapposto cromatico, che testimonia il rapporto uomo-ambiente attraverso la razionalità della sua concezione e la leggerezza con cui il cemento armato si fa forma bidimensionale e percorribile.

"Respiro" invece è una scultura in cui Giacomo Rizzo lavora sul paesaggio naturale, isolano, un singolo frammento attraverso una materia plasmabile come gesso o silicone. L'opera è stata realizzata da un calco di una parete del monte (con una speciale gomma siliconica). "Respiro" ossia "l'impronta" di Montepellegrino (il respiro della montagna) viene ricontestualizzato a Castel di Tusa e ambientato per la prima volta in un paesaggio naturale marino. "Portare la montagna al mare - afferma Giusi Diana, curatore dell’evento - crea concettualmente un effetto di straniamento, che dialoga con il paesaggio naturale circostante costellato dalle sculture ambientali della Fiumara d'Arte, celebrando la sacralità della natura e dei suoi elementi. Tronchi d’albero, parti di terreno, porzioni di prato, pezzi di scogliera o pareti rocciose, la cui impronta organica viene presa effettuando quello che si definisce uno "strappo": è il metodo di Rizzo che lavora sulla superficie degli elementi naturali, cercando di carpirne, attraverso la pelle, il misterioso respiro, quella materia oscura che costituisce l’86 % della massa dell’universo e che risulta tuttora sconosciuta. E riporta il valore simbolico di un luogo sacro come Montepellegrino, alla sua scala umana: sale sulla montagna, ne isola una porzione e la ricontestualizza, ambientandola nel paesaggio marino di Castel di Tusa".

Il restauro che interessa le sculture di Fiumara d’Arte, è stato finanziato da un PO FERS 2007-2013. La prossima opera che verrà "restituita" sarà "Energia mediterranea" di Antonio Di Palma, nei pressi di Motta d'Affermo. L’intervento più pesante e complicato riguarderà comunque il "Labirinto di Arianna" di Italo Lanfredini a Castel di Lucio, di certo l’opera nelle condizioni peggiori.

PIETRO CONSAGRA - Lo scultore Pietro Consagra  (Mazara del Vallo, 1920 - Milano, 2005) è stato uno dei più prestigiosi esponenti dell'astrattismo italiano. Nel 1944 si trasferisce a Roma, dove aderisce all'astrattismo con "Forma 1". A Roma lavora nello studio di Mazzacurati e in quello di Guttuso, dove conosce Piero Dorazio, Ugo Attardi, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Achille Perilli, Mino Guerrini, e Turcato. Fu proprio assieme a questi artisti che Consagra prepara nel marzo del 1947 il manifesto del gruppo astrattista "Gruppo Forma 1", in cui veniva teorizzata la lezione dell'astrattismo. Per la ricostruzione di Gibellina nel Belice realizza nel 1981, una grande stella, alta 24 metri, in acciaio inox: la Porta del Belice. La scultura per Fiumara d'arte nasce nel 1986. Consagra muore a Milano, ed è seppellito per sua espressa volontà nel cimitero di Gibellina.

GIACOMO RIZZO - Lo scultore Giacomo Rizzo è nato a Palermo nel 1977, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, diventando docente di scultura e tecniche della fonderia. Scenografo e scultore, colloca la propria ricerca nell’ambito delle discipline plastiche, di recente coniugandole con una dimensione ambientale di taglio installativo. Nelle sue opere cerca un confronto con la natura e l’architettura, lavorando spesso a progetti sitespecific che trovano ambientazione nel paesaggio. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche e private. Tra i workshop condotti, quello su invito della Facultad de Bellas Artes de Sevilla (Spagna). Dal 2012 fa parte dell’Archivio S.A.C.S. di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. Durante questo ultimo anno partecipa alle collettive "Progetto Pompei" presso la Galleria Andrea Ingenito Contemporary Art, a Lambrate; al Creative Lab "Art on Loan", Museo d’Arte contemporanea, Collegio dei Gesuiti, Alcamo; e una personale, "Enter", al L’A Project Space di Palermo.

- A SICILIAN WALK (Guidasicilia.it)

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17 luglio 2015
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