Flop saldi di inizio stagione...
A Palermo, nella sola prima settimana di sconti, si è registrato un calo di vendite del 25%
All'indomani dell'inizio dei saldi su tutto il territorio nazionale, sabato 2 luglio, abbiamo riportato la subitanea analisi, diciamo gli exit poll degli acquisti, del Codacons. Una analisi chiara e negativa: i saldi estivi 2011 non hanno portato i benefici sperati sul fronte delle vendite. "Anche quest'anno migliaia di cittadini si sono riversati nelle vie dello shopping - aveva spiegato Carlo Rienzi, presidente del Codacons -, ma non si è registrato alcun boom degli acquisti". L'associazione per i diritti dei consumatori aggiungeva che i consumatori che non sono andati al mare, hanno scelto prevalentemente i centri commerciali per fare un primo giro e valutare gli sconti, ma gli acquisti hanno fatto registrare una flessione di circa il 5 per cento rispetto al 2010, flessione che potrebbe far registrare a fine periodo "una riduzione delle vendite fino al 15 per cento".
A distanza di quattro giorni riportiamo come si è mosso l'andamento delle vendite concentrandoci sulla città di Palermo, capoluogo siciliano e quindi regionalemnte significativo. Ebbene, rispetto all'anno scorso Confcommercio ha registrato una battuta d'arresto quantificabile in circa il 20-25 per cento ma siamo all'inizio e la batosta potrebbe essere ancora più grave tra due mesi quando ufficialmente le vendite promozionali saranno concluse.
"Le vendite stanno andando male - ha confermato il presidente della Camera di Commercio palermitana Roberto Helg - in linea con trend negativo di tutta la stagione. Fino ad ora rispetto all’anno scorso siamo indietro del 20-25% ma il rischio è che questo crollo non rimanga su questi livelli ma possa anche andare oltre il 30%, prospettando così uno scenario davvero preoccupante".
Tra i settori più colpiti c’è l'abbigliamento: "I consumatori - ha aggiunto Helg - comprano capi già a basso prezzo senza sconti, che diventano a prezzi irrisori con i saldi. Il problema è che soldi i palermitani non ne hanno, s'indebitano sempre di più e sempre più numerosi rientrano nelle black list di cattivi pagatori. Si dovrebbero rilanciare i consumi, dando una boccata d'ossigeno ai redditi dei cittadini che ormai hanno uno scarso potere d'acquisto". La pensa allo stesso modo il responsabile Federconsumatori palermitano Lillo Vizzini che dice: "La situazione è molto grave, i cittadini se comprano qualcosa lo acquistano nelle grandi catene low cost, mentre il capo d'abbigliamento più costoso non viene venduto. Tutto ciò pone in discussione l'istituto stesso dei saldi così per come è stato pensato, bisogna lavorare per un'effettiva liberalizzazione".
[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno - Italpress]