Fontanarossa si ferma per un mese
Lo scalo etneo chiude dal 5 novembre al 5 dicembre per lavori di "riqualificazione e adeguamento dell'Air Side"
L'aeroporto Fontanarossa di Catania chiuderà per un mese, dal 5 novembre al 5 dicembre. La notizia gira già da settimane, ma con l'approssimarsi della scadenza e la mancanza di soluzioni percorribili, adesso mette in allarme gli utenti e l'opinione pubblica.
Tecnicamente si tratta di un appalto per "riqualificazione e adeguamento dell'Air Slide", assegnati all'Ati (Associazione temporanea d'imprese) composta dal consorzio stabile "Valori Scarl" di Roma e dalle aziende etnee "Cogip Spa" e "Ing. Pavesi & C" per 19,8 milioni di euro con un ribasso del 33,1214% sulla base d'asta di 30,2 milioni compresi oneri fissi di sicurezza. La consegna dei lavori è avvenuta lo scorso 19 giugno.
La società di gestione dell'aeroporto descrive così l'intervento, inserito fra quelli del Contratto di Programma quadriennale 2012-2015 fra Enac e Sac con un plafond di circa 90 milioni: "Si comincia a novembre 2012 con i lavori di riqualificazione della pista che prevedono il rifacimento della pavimentazione a cominciare dalle fondazioni che risalgono a circa 50 anni fa e sono inevitabilmente usurate. La riqualificazione della pista prevede il miglioramento dei piazzali e, soprattutto, la realizzazione delle strip laterali: accorgimenti tecnici che garantiscono maggiori condizioni di sicurezza nel caso in cui l'aeromobile andasse fuori pista".
Quest'ultimo tipo di adeguamento risale a una prescrizione delle autorità aeronautiche successiva al tragico incidente verificatosi a Malpensa nell'ottobre del 2000.
Il mese scelto per i lavori è periodo di bassa stagione per lo scalo etneo: a novembre lo scorso anno si registrarono 433.415 passeggeri; c'è un mese con traffico ancora minore (febbraio con 363.707), ma con una maggiore incidenza statistica della piovosità che rallenterebbe la tabella di marcia del cantiere. Nella fase iniziale si era parlato di spalmare l'intervento su tre mesi, concentrando i lavori di notte e lasciando sempre aperta almeno una parte di pista in modo da non chiudere tutto lo scalo. Ma si è preferito concentrare l'intervento nel minor tempo tecnico possibile a scapito dell'operatività dell'aerostazione.
L'aeroporto di Fontanarossa è il principale aeroporto della Sicilia e il primo del Mezzogiorno. Sesto in Italia per traffico passeggeri (quasi sette milioni). Venne ufficialmente inaugurato nel maggio del 1924. Il 5 maggio 2007 è stata inaugurato il nuovo terminal. E' in progetto l'allungamento della pista di 150 metri, che in futuro consentirà allo scalo catanese di accogliere anche i voli intercontinentali.
La mancanza di alternative - Adesso si cerca una soluzione immediata, vagliando le alternative più vicine e prendendo atto che ad oggi l'Aeronautica militare ha risposto negativamente alla richiesta di ospitare a Sigonella i voli. "Quando sembrava che tutto fosse a posto, all'improvviso lo Stato Maggiore dell'Aeronautica dopo tre mesi ci ha comunicato di non poter ospitare a Sigonella i voli di Fontanarossa - spiega il presidente dell’Enac, Vito Riggio - A questo punto non posso fare altro che rimettere la questione al ministro Passera con il quale abbiamo fissato un incontro per martedì prossimo". "Spero che Passera parli con il ministro della Difesa e si possa così evitare il disagio che si verrebbe a creare con la chiusura di Fontanarossa. Comiso (proposta dal neo ad di Sac, Nico Torrisi) non è un'alternativa, non è pronta, inutile pensarci. Quindi la gente dovrebbe andare a Palermo o a Reggio Calabria. Si crea un disastro. Ora per carità, di fronte a esigenze dello Stato Maggiore, mi debbo fermare, ma pongo la questione serissima al ministro delle Infrastrutture e Trasporti affinché parli con il suo collega della Difesa e per un mese ci consenta questa soluzione che sembrava ormai concordata senza problemi. Saremo costretti a sovraccaricare Palermo che non ce la può fare e per giunta creare un disagio pesantissimo per tutti quello che debbono andare a Catania o dovrebbero partire da Catania. Bisogna insistere su Sigonella, altrimenti si crea un disagio immenso in una fase già complicata".
Ma anche se Sigonella dovesse essere disponibile, non potrà ospitare più di un 30-40% dei circa 100 voli giornalieri di Fontanarossa, avendo solo quattro piazzole disponibili. Il resto andrebbe ripartito tra Palermo e Reggio Calabria. Forse la destinazione meno disagevole è Reggio Calabria, ma non tutti gli aerei possono atterrarvi: occorrono piloti con un particolare addestramento essendo la pista di difficile accesso a causa degli argini alti di un torrente vicino. Intanto le compagnie aeree continuano ad emettere biglietti anche per il periodo di chiusura, ma i possessori di questi ticket al momento non possono sapere da dove partiranno.
"È inaccettabile che non si trovi una soluzione soddisfacente per individuare uno scalo alternativo a Fontanarossa durante l'annunciato mese di chiusura per i lavori di rifacimento della pista. Il governo deve venire incontro allo scalo etneo e a tutta la Sicilia, che certo non può 'chiuderè per un mese e restare isolata dal resto d'Italia e del mondo. Perciò non c'è che un'unica soluzione: utilizzare l'aeroporto di Sigonella, per il quale erano già state date assicurazioni in tale senso e per tutti i voli".
Il senatore del Pd Enzo Bianco chiede chiarezza. "La marcia indietro di questi giorni - aggiunge Bianco - non è giustificabile, perciò si faccia la massima pressione sul governo e sulla Difesa per ottenere il sì. Si adoperino tutti i parlamentari siciliani, tutti i soggetti competenti. Ma serve una risposta certa in tempi brevissimi. Altrimenti si rimandino i lavori a quando sarà trovata la soluzione: o il sì di Sigonella ai voli civili o l'apertura dello scalo di Comiso, per il quale i ritardi accumulati sono francamente incomprensibili e sul quale, in Senato, abbiamo già presentato un ordine del giorno e un emendamento che ne avrebbero permesso intanto l'apertura, facendolo ricadere fra gli scali compresi nell'elenco Enav".
Adoc: "Inutile vendere biglietti per quelle date" - "La chiusura dell'aeroporto di Catania Fontanarossa è stata programmata da molti mesi, ma nessuno ha pensato a scrivere sui biglietti da e per Catania che l'aeroporto sarà inagibile". A dirlo è Claudio Melchiorre, presidente dell'Adoc. "Comprendiamo le difficoltà di compagnie che hanno riaperto tratte in sostituzione di Wind Jet e pertanto impreparate, ma non si possono vendere biglietti aerei per una destinazione inesistente", continua.
L'Adoc invita inoltre "ad aderire allo sciopero dei consumatori del 19 settembre contro la benzina, boicottando anche il trasporto aereo": "ci hanno tolto un vettore siciliano con compagnie che hanno bilanci nelle medesime condizioni di Wind Jet - spiega l'associazione -, ci hanno ridotto le corse degli autobus e quasi azzerato il trasporto ferroviario, senza contare lo scandalo degli sprechi per Comiso e Birgi".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]