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Forconi delusi

Il Movimento dei Forconi deluso dall'incontro tra Lombardo e Monti: "I tavoli tecnici servono solo per prendere tempo"

26 gennaio 2012

"Abbiamo trovato nel premier Mario Monti e nei ministri una competenza tecnica e una disponibilità senza precedenti: ora raccomando grande responsabilità agli autotrasportatori, è opportuno che cessino forme di protesta che creano danni ad altre categorie".
Queste le prime parole del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, al termine dell'incontro di ieri con il premier Mario Monti a Palazzo Chigi, in cui ha presentato un dossier di richieste avanzato dal "Movimento dei Forconi".
"Sono state - ha spiegato Lombardo - due ore e mezzo di confronto serrato e abbiamo affrontato in modo esauriente una serie di punti importanti. Abbiamo chiesto la flessibilità nella riscossione dei tributi, l'impegno a varare norme precise a tutela della sicurezza alimentare per tutelare i nostri prodotti dalla concorrenza sleale di altri Paesi ed abbiamo anche stabilito la partecipazione di alcune imprese siciliane nelle opere che verranno fatte in Libia".
In particolare i temi trattati hanno riguardato: il trasporto (il costo della benzina, il traghettamento, le tariffe autostradali), le tematiche della pesca e dell'agricoltura. Sono state richieste misure per proteggere la produzione tipica regionale dalla concorrenza di prodotti di Paesi limitrofi. E' stata richiesta la creazione di zone franche in aree disagiate dell'Isola per favorirne lo sviluppo sociale ed economico.
"La prossima settimana il Governo costituirà un tavolo tecnico sulla questione del bilancio, della spesa sanitaria e del federalismo fiscale e in quell'occasione si tratterà di accise e costo della benzina", ha aggiunto Lombardo, che ha poi incontrato una delegazione di sindaci siciliani in piazza Colonna. invitandoli a "avere senso di responsabilità".
"Il governo ci ha poi detto - ha aggiunto Lombardo - che nell'ultima riunione del Cipe non c'è stato alcun definanziamento dei fondi per il ponte sullo Stretto di Messina e che si attende l'ok della Valutazione di impatto ambientale per reperire le risorse. Verrà anche ripristinato un treno a lunga percorrenza dalla Sicilia per Milano e Torino".
La delegazione siciliana guidata da Lombardo ha incontrato, oltre al premier Monti, i ministri dell'Interno e dell'Agricoltura, Annamaria Cancellieri e Mario Catania ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà.

LA DELUSIONE DEI 'FORCONI' - Quella organizzata ieri a Palermo dal "Movimento dei Forconi' è stata una manifestazione lunga una giornata. Partito in mattinata da piazza Croci, l'imponente corteo del Movimento si è diretto a Palazzo dei Normanni. Migliaia tra agricoltori, pescatori, autotrasportatori e normali cittadini hanno percorso pacificamente le vie del centro di Palermo. Oltre mille studenti, delle scuole superiori e dell’università, si sono uniti alla manifestazione guidati dal Coordinamento apartitico "Studenti Siciliani in Lotta".
Gli studenti hanno animato la manifestazione con cori contro il caro-vita e contro i governi Lombardo e Monti. Nessun simbolo politico esposto, come avevano promesso gli organizzatori, per dimostrare la totale trasversalità della protesta. In piazza tante bandiere siciliane e italiane.
"Questa è una rivolta di popolo, dietro non c'é la politica. Anzi il movimento è proprio contro questa classe politica che ha tradito i siciliani, a cominciare dal presidente Lombardo che non ha mantenuto le promesse elettorali di autonomia. Per delegittimarlo parlano di mafiosi tra di noi e tirano in ballo la mia storia politica che è finita 11 anni fa. La verità è che hanno paura di tante persone per bene che sono stanche". Sono le parole che Mariano Ferro, leader dei Forconi, ha ripetuto anche ieri dalla piazza. "Siamo disposti a tutto, anche alla morte. Non ci fermano, la politica faccia la sua parte oppure vadano tutti a casa. Il popolo siciliano non consentirà più saccheggi", ha aggiunto Ferro. "Stiamo scrivendo la storia. Lo Stato finora ci ha snobbato e solo ora che la protesta sta dilagando anche in altre regioni del Paese hanno capito che non possono sottovalutarci. Ma sia chiaro, noi non scendiamo a compromessi, andiamo avanti a testa alta e con orgoglio".

E al grido "Sicilia... Sicilia" il corteo dei Forconi con in testa Mariano Ferro e il responsabile degli autotrasportatori dell'Aias Giuseppe Richichi, portati in spalla, è giunto in piazza Indipendenza. I manifestanti si sono fermati davanti a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione, e lì è rimasto fino a sera, in attesa di conoscere i risultati del vertice a Roma tra il premier Mario Monti e il governatore Raffaele Lombardo.
Risultati che non sono piaciuti per niente al Movimento, in quello che è stato definito da Mariano Ferro un incontro "Deludente". "Quando si parla di tavoli tecnici sappiamo come funziona. E' solo un modo per prendere tempo, per dire che si stanno impegnando, mentre noi continuiamo a morire" ha detto il leader ddei Forconi. Così, poiché la vertenza Sicilia "non è stata risolta e non vogliamo che muoia vanamente un movimento che è cresciuto in queste settimane, continueremo la nostra lotta". Esclude Ferro, però, il ricorso a nuovi blocchi: "L'agitazione e la lotta proseguiranno in modo pulito, senza danneggiare i siciliani". Il responsabile dei 'forconi' ha anche detto di avere chiesto un incontro al governatore: "Poi decideremo il da farsi".
Così, i Forconi delusi hanno lasciato il capoluogo in tarda serata e ora chiedono un incontro al presidente della Regione per capire bene cosa ha ottenuto dal governo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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26 gennaio 2012
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