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Formazione di... facili costumi

La rivelazione di Rosario Crocetta: "Ciapi? I deputati andavano a escort a Buenos Aires…"

28 maggio 2013

Una rivelazione hot per chiudere a chiave il caso Ciapi, l’ente di formazione al centro di un ciclone giudiziario che coinvolge anche la politica. A distanza di tre mesi dalla decisione di scioglierlo, Rosario Crocetta è tornato sull’argomento: "Mi hanno detto che il Ciapi aveva una sede a Buenos Aires dove i deputati portavano le escort…".
"Anche questo fa parte della miseria di questa Regione - ha detto - lo stesso ente ha utilizzato 20 milioni di euro per pubblicizzare i corsi di formazione, spendendo dunque per pubblicità più di quanto abbia speso per i corsi". In finanziaria il governo aveva proposto una norma per la soppressione del Ciapi di Palermo.
Ma Ciapi a parte, il governatore si è mostrato in gran forma nel corso di un congresso organizzata dalla Uil Sicilia, parlando a ruota libera di tutto: tagli, default, ex Pip, sindacati, privilegi.

Il presidente della Regione è tornato, infatti, sulla cosiddetta Tabella H: "Se dobbiamo dare 20 milioni agli amici dei politici o per finanziare deputati, io non ci sto - ha detto -. La corruzione deve finire, abbiamo agito fortemente risparmiando un miliardo di euro, tagliando privilegi e finanziamenti inopportuni e su questa strada proseguiremo". Crocetta ha sostenuto di avere "difficoltà a interloquire con la classe politica". "In Sicilia la 'manciugghia' deve finire - ha detto - Questo sistema per cui venivano finanziati nella tabella H le associazioni che stavano negli uffici e nelle sedi dei parlamentari deve finire".
"La Regione siciliana non è a rischio default", ha poi chiarito il presidente. "I tagli fatti - ha aggiunto - hanno riguardato privilegi e spese folli della Regione".

Crocetta se l'è presa poi con un nemico "astratto". "E’ la corruzione che blocca il sistema e questo deve finire. Abbiamo cominciato a mettere le mani nel sistema", ha poi aggiunto il Governatore. "Abbiamo agito - ha puntualizzato - risparmiando un miliardo di euro, tagliando privilegi e finanziamenti inopportuni e su questa strada proseguiremo".
Infine, il governatore si è schierato dalla parte dei precari. Dialogo sì, ma senza esagerazioni. "Sono sempre aperto al dialogo con i sindacati - ha detto Crocetta - e sono pronto ad un accordo per stabilire che le intese sugli ex Pip non si fanno sulla base di una contrattazione con la mafia, ma con strumenti legali a tutela dei lavoratori".

[Informazioni tratte da SiciliaInformazioni.com, LiveSicilia.it]

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28 maggio 2013
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