Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Formazione professionale, sciopero in tutta la Sicilia

Migliaia di lavoratori della formazione si sono radunati stamane a Palermo per protestare contro il Governo regionale

12 maggio 2014

Sono migliaia i lavoratori degli enti di formazione professionale che questa mattina si sono dati appuntamento a Palermo dove, a Piazza Indipendenza, stanno protestando contro il Governo. Con questa manifestazione - organizzata dai sindacati regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola - i lavoratori chiedono al governo regionale il pagamento degli stipendi arretrati (da 12 a 24 mesi), l'istituzione del fondo di garanzia previsto dalla legge regionale 10 del 2011, l'attivazione dei progetti del Ciapi per il reimpiego del personale, una riforma condivisa dei servizi per l'impiego e formazione professionale.
Sono circa 10 mila i dipendenti del settore in Sicilia da mesi senza paga e lavoro; secondo i sindacati con l'istituzione del fondo di garanzia si potrebbero pagare gli stipendi arretrati e per questo chiedono un incontro con gli esponenti del governo regionale e i capigruppo dell'Ars per individuare le modalità di attivazione e le risorse da destinare. Delegazioni di lavoratori arrivano dalle altre province siciliane.
Venerdì sera, a Palermo, c’è stato un incontro dei sindacati confederali gli con gli assessori regionali al Lavoro e alla Formazione, Giuseppe Bruno e Nelly Scilabra, ai quali Cgil, Cisl, Uil, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno ribadito le richieste da tempo avanzate. Avendo ricevuto le solite vaghe promesse, i sindacati hanno occupato il salone della Presidenza della Regione per protesta. L’occupazione si è risolta dopo la mezzanotte per l’intervento della Digos.

"Su tutte le filiere del sistema - dicono Cgil, Cisl, Uil, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola regionali - quella orientativa e delle politiche attive del lavoro, quella della formazione ordinaria e quella dell’Istruzione e Formazione, gli impegni assunti dal Governo risultano attesi solo in parte e con lentezza assolutamente insostenibili".
"Bisogna mettere in primo piano l'emergenza sociale - affermano Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese e Pippo Denaro, segretario generale della Cisl Scuola etnea - e serve un provvedimento unico di governo e Ars. La situazione è gravissima e insostenibile, la politica continua a ingannare e strumentalizzare i lavoratori". "Il governo regionale - aggiungono - deve impegnarsi e avviare un percorso certo da discutere con l'Ars alla presenza dei sindacati, per sbloccare le somme necessarie a pagare i lavoratori, in attesa da troppo tempo della retribuzione. Servono subito soluzioni urgenti e non più procrastinabili su retribuzioni e sul mantenimento dei livelli occupazionali".

Di seguito pubblichiamo una lettera aperta - arrivata in redazione lo scorso 8 maggio -, che i lavortaori della Formazione siciliana hanno inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi...

Egregio Signor Presidente,
a scriverLe sono i lavoratori della Formazione Professionale Siciliana (Filiera dei Servizi Formativi) che, ormai da troppo tempo vivono una condizione di forte disagio personale che, considerato il numero dei lavoratori coinvolti, ha assunto i connotati dell’emergenza sociale.
E’ il caso di portare alla Sua conoscenza che le figure professionali che in Sicilia si sono occupati e si occupano di politiche attive del lavoro provengono dal sistema della formazione professionale e sono stati qualificati dalla Regione Sicilia, alcuni attraverso progetti mirati "P.O.M." nel 1999 ed altri con percorsi universitari e post-universitari specifici nel settore dell’orientamento.
Per l’attuazione del Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 181 "Disposizioni per agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, lettera a), della legge 17 maggio 1999, n. 144" modificato con il Dlgs. 297/2002, la Sicilia era tenuta a dotarsi di figure professionali formate e preparate ad espletare le attività previste dalla nuova normativa del mercato del lavoro.

La Regione Sicilia, ritenne opportuno utilizzare le figure professionali già qualificate, organizzate attraverso l’istituzione degli "Sportelli Multifunzionali/Centri di orientamento" e con procedure accreditate dall’ISFOL, sottoscrivendo convenzioni con gli Enti formativi attingendo a fondi regionali (Legge Regionale 24/76) e successivamente a fondi comunitari (2007-2013).
In concreto dal 2002 le figure professionali qualificate, oggi circa n. 1800, si sono occupate dei servizi di orientamento e delle Politiche attive del Lavoro a supporto dei Centri per l’Impiego di tutta l’Isola.
Pur espletando negli anni un attività professionale specifica e determinante, per il riconoscimento delle competenze economiche i lavoratori sono stati costretti a fare periodicamente lotte sindacali e pubbliche manifestazioni, in palese ostaggio della politica e degli Enti di formazione di appartenenza, che alternativamente hanno strumentalizzato la condizione del disagio economico, la disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie per interessi politico/elettorali individuando il settore della formazione professionale non come uno strumento di crescita e di sviluppo per i giovani della regione ma come bacino di voti e di utilizzo speculativo.

I lavoratori ciò nonostante hanno sempre svolto con professionalità e onestà intellettuale il loro lavoro, vivendo la paradossale situazione che lavoratori specializzati in Politiche Attive del Lavoro si trovino a dover mendicare la loro stabilità economica e lavorativa nonostante la loro utilizzazione, ieri come oggi, sia necessaria per l’espletamento delle politiche del lavoro previste dalla normativa vigente.
L’attuale Governo Regionale, cui si riconosce solo il merito di essere riuscito a far emergere tutto il marcio del settore della formazione professionale, risulta, invero, incapace a elaborare con determinazione soluzioni soddisfacenti nell’ ambito della formazione e delle politiche attive del lavoro.
L’ennesima vertenza portata avanti dai lavoratori dall’aprile 2013 ha permesso di ottenere un accordo sottoscritto dalla Regione Sicilia con le parti sociali il 26 settembre che prevedeva il passaggio in house dei circa 1800 lavoratori dei servizi formativi al CIAPI di Priolo (ente strumentale della Regione) attraverso un progetto denominato "Spartacus" con finanziamento a valere sui fondi del "P.A.C." ma sufficiente a coprire soltanto 6 mesi a decorrere dal 22 ottobre (quindi con scadenza 22 aprile 2014).
I lavoratori, anche se non del tutto soddisfatti della soluzione, poiché speravano in un intervento di più largo respiro, in quanto reduci da una situazione disastrosa che li vede a tutt’oggi creditori degli enti di diverse mensilità di stipendio (da 9 a 13 mesi), sono stati costretti a sottoscrivere un contratto a tempo determinato in luogo di quello a tempo indeterminato già in essere con gli enti formativi di appartenenza.

Con il progetto Spartacus tutti gli operatori sono stati inseriti presso i Centri per l’Impiego. Questa condizione ha presentato non poche difficoltà logistiche ed organizzative ma non ha scoraggiato i lavoratori che sempre si sono prodigati affinché i servizi loro assegnati venissero erogati con professionalità e continuità: colloqui di orientamento, bilanci di competenze, supporto incontro domanda-offerta di lavoro, formazione rivolta ai soggetti in AA.SS. (senza la quale a tali soggetti non sarebbe stato possibile riconoscere l’indennità), orientamento alla scelta rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori. Solo presso il CPI di Enna sono stati trattati più di 2000 utenti (60.000 in tutta la Regione) in soli sei mesi.
Ciò nonostante, la conclusione del progetto Spartacus avvenuta il 22 aprile 2014 ha prodotto la sospensione economica e dal lavoro accedendo alle più svariate forme di ammortizzazione che non hanno, a tutt’oggi, nessuna copertura e che di fatto produce una totale assenza di sostegno al reddito. Tutto questo dopo che fino a qualche giorno prima, sindacati, amministratori e politici, rassicuravano i lavoratori sostenendo che sarebbero passati senza soluzione di continuità dal progetto Spartacus alla nascitura Youth Garantee.
Da più parti per la realizzazione della Youth Garantee si sostiene la necessità dell’utilizzo delle figure in possesso delle competenze e della professionalità degli operatori dei servizi formativi, infatti i dipendenti regionali in servizio presso i CPI, nella maggior parte dei casi, non possiedono titoli e competenze per espletare tali servizi. Pertanto quello che in atto si sta verificando ha del paradossale, i CPI hanno bisogno dei servizi formativi, sostengono la peculiarità delle competenze degli operatori, le risorse economiche sono disponibili, ma di fatto i lavoratori continuano a stare a casa a causa della inefficienza e dell’inettitudine del Governo e della politica in generale.

Alla luce di quanto detto finora, la richiesta degli operatori dei servizi formativi non ha carattere di assistenza e sussidio ma ha la pretesa di rivendicare un ruolo costruito, sin dall’inizio, con professionalità, competenza, senso del dovere e dignità. I lavoratori ed il loro operato sono estranei alle gravi irregolarità commesse da molti enti formativi di cui spesso si parla. I lavoratori non hanno mai rubato un centesimo e quello che è stato loro riconosciuto è stato guadagnato con professionalità, sacrificio e abnegazione. I 1800 lavoratori e le loro famiglie sfiduciati dalla politica assente e sterile, vogliono mettere in campo, tra le altre iniziative di protesta, anche l’intenzione di astenersi, già dalle prossime elezioni europee, dall’esercizio del diritto/dovere di voto. I Lavoratori chiedono alla S.V.I., se lo riterrà opportuno, di porre l’attenzione su questa vicenda poiché è in gioco non solo il futuro degli stessi e delle loro famiglie ma anche le poche opportunità occupazionali di cui i giovani siciliani possono usufruire.

Con osservanza.
I LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

12 maggio 2014
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia