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Formazione "rivoluzionaria"

La Regione Siciliana ha varato il nuovo "rivoluzionario " piano per la formazione professionale

19 marzo 2012

Svolta nella formazione professionale in Sicilia. Il Piano, varato dalla Regione e che prevede per il 2012 un investimento di 286 milioni e 602 mila euro a valere sul Po Fse (Asse II Occupabilità), è stato presentato nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa, convocata a Palazzo d'Orleans, a Palermo, cui hanno preso parte il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione, Mario Centorrino, e il dirigente generale, Ludovico Albert.
Tra le novità del piano, che il governatore siciliano, non ha esitato a definire "una vera e propria rivoluzione", c'è la possibilità per gli enti e gli utenti di procedere a una programmazione triennale. Le proposte progettuali sono state valutate in base a quattro criteri: qualificazione del soggetto proponente, caratteristiche della progettazione, innovazione ed impatti e rispondenza alle priorità trasversali. Il piano, poi, vede l'ingresso di 14 nuovi enti, che "hanno saputo esprimere proposte particolarmente valide".
Inoltre il piano, promuove un volume di offerta formativa di 681 progetti per un volume complessivo di ore di formazione superiore a 1,9 milioni che riguarderanno circa 95mila giovani e lavoratori siciliani. Particolare attenzione è stata data ai percorsi che riguardano le energie rinnovabili, il trattamento e riutilizzo dei rifiuti, il settore agroalimentare e le risorse naturali e culturali.
Ma il piano prevede anche un sistema di controllo e di sanzioni. Le attività saranno gestite attraverso registri elettronici sui quali verranno registrate le effettive presenze in aula e le ore di formazione in erogazione. Il finanziamento sarà ridotto per ciascuna ora se il numero di allievi in classe scende sotto le soglie e "i controlli saranno puntuali e sistematici - ha spiegato Albert -. e sarà riconosciuto solo in forza degli allievi effettivamente in aula e che effettivamente concludono i percorsi formativi''.

"Siamo particolarmente soddisfatti - ha spiegato l'assessore Centorrino -. Abbiamo detto no alla macelleria sociale e abbiamo fatto una riforma in punta di piedi, introducendo regole certe in un sistema in cui c'erano una serie di norme affastellate. Abbiamo poi cercato di ridurre la spesa, sottraendola ai rigidi vincoli di bilancio ed attingendo al fondo sociale europeo. Il piano di formazione si svolge attraverso il finanziamento di progetti, non più attraverso il pagamento di stipendi di soggetti addetti alla formazione".
"Per questa riforma - ha detto Lombardo - abbiamo ricevuto gli apprezzamenti del ministro Fornero e dell'Europa. Adesso si cambia radicalmente impostazione, assicurando una formazione di qualità e trasformando gli enti in imprese, pronte anche se necessario alla riqualificazione del personale. Il vecchio sistema - ha concluso il governatore - aveva costi incontrollati, alimentava nuove assunzioni lievitate fino a quota 10mila e poca attenzione alla qualità. Oggi cambiamo radicalmente e le polemiche, se ci saranno, saranno solo strumentali". [Adnkronos/Ign]

- Formazione, cambia tutto. Ma non i "soliti noti" di Accursio Sabella (LiveSicilia.it)

- TUTTI GLI ENTI AMMESSI
- GLI ENTI AMMESSI MA NON FINANZIATI
- ENTI NON AMMESSI
- ENTI ESCLUSI PER PUNTEGGIO INSUFFICIENTE

 

 

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19 marzo 2012
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