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Forse Gheddafi è stato ucciso su ordine arrivato dall'estero

Secondo il premier del Cnt Jibril, qualcuno ha voluto assassinare l'ex rais affinché non rivelasse alcuni segreti

10 novembre 2011

L'assassinio di Muammar Gheddafi continua a suscitare perplessità nei vertici del Consiglio nazionale di transizione libico. Il primo ministro del Cnt Mahmoud Jibril ha dichiarato in un'intervista alla Cnn riportata dal quotidiano algerino Libertè che Gheddafi è stato ucciso su ordine arrivato "dall'estero".
"Avrei preferito che non fosse stato ucciso, che fosse stato catturato, perché ci sono molti segreti che andrebbero rivelati", ha spiegato Jibril, pur aggiungendo che "quest'uomo aveva relazioni con molti paesi e capi di stato". "Se i ribelli avessero voluto uccidere Gheddafi lo avrebbero fatto fin dai primi momenti" della rivoluzione, secondo l'esponente del Cnt. "Ma che sia stato fermato, che sia stato guardato a vista per un momento, e poi ucciso, ciò è una prova del fatto che i ribelli hanno ricevuto l'ordine di ucciderlo", ha aggiunto Jibril.
Il primo ministro del Cnt non ha fornito precisazioni sulla presunta mente dell'omicidio, ma provando ad essere meno vago ha spiegato che potrebbe essersi trattato di uno Stato o di un presidente, "in ogni caso una persona che ha voluto assassinare Gheddafi affinché non rivelasse alcuni segreti".

Per quanto riguarda, invece, l'arresto di Saif al Islam, figlio maggiore di Muammar Gheddafi, il Procuratore generale della Corte Penale Internazionale (Cpi), Luis Moreno-Ocampo, ha dichiarato che è solamente "una questione di tempo".
Moreno-Ocampo ha ricordato come la Corte abbia già ricevuto delle richieste di chiarimento da parte di persone legate a Saif al-Islam riguardo alle condizioni legali di una sua possibile consegna; in particolare, il tribunale ha chiarito di avere la possibilità di chiedere ai giudici di non ordinare il ritorno di Saif in Libia in caso di assoluzione o al termine della pena.
Secondo fonti libiche Saif al Islam - accusato di crimini contro l'umanità - si sarebbe rifugiato nella zona di frontiera con il Niger mentre l'ex responsabile dei servizi segreti di Gheddafi, Abdullah al-Senussi - anch'egli ricercato dal Cpi con le stesse accuse - si troverebbe invece in Mali. [Informazioni tratte da TMNews]

 

 

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10 novembre 2011
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