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Fosforo bianco su Falluja

L'esercito americano avrebbe utilizzato armi chimiche proibite in Iraq nel novembre 2004

12 novembre 2005

Stati canaglia. Asse del Male. Paesi esportatori di violenza.
Con quale coraggio un uomo può dire tutto ciò.
La guerra in Iraq continua ad imperversare, e non si permetta nessuno a dire che in quei territori i Paesi della ''Grande coalizione democratica'', capitanata dalla civilissima America, siano riusciti nel nobile intento, con quale si giustifica la guerra, di esportare Democrazia, Libertà e Pace.
Nessuno qui vuole giustificare il terrorismo, nessuno qui vuole essere comprensivo con i terroristi, ma non veniteci a raccontare che quella che ogni giorno miete vittime in Iraq è una Guerra giusta.
Stati canaglia. Asse del Male. Paesi esportatori di violenza.
George W. Bush ha lanciato un duro attacco contro il presidente siriano Bashir Assad e ha accusato direttamente Damasco di appoggiare il terrorismo internazionale e di non rispettare i diritti umani. Ad Assad il capo della Casa Bianca ha chiesto di ''smettere di esportare la violenza e di cominciare a importare democrazia'' e di smettere di intimidire il Libano.

Il Presidente della ''Libertà duratura'', che fu intimo della famiglia Bin Laden, chiede ad un altro Paese di ''smettere di esportare la violenza e di cominciare a importare democrazia''.
George W. Bush accusa un altro Paese di non rispettare i diritti umani.
Questa si chiama immorale indecenza.

Le armi di distruzione di massa.
L'esercito americano avrebbe utilizzato armi chimiche proibite nell'attacco a Falluja nel novembre 2004. Sarebbe stato usato l'Nk-77 (nuova versione del napalm, proibito dal 1980) e il fosforo bianco, contenuto nei proiettili illuminanti, ma in questo caso lanciato in modo indiscriminato e consapevole sulla città.
A denunciare tale misfatto è stata un'inchiesta di Rai News 24, ''Fallujah - La strage nascosta'', firmato dall'inviato di Rai News 24 in Iraq, Sigfrido Ranucci.
Il veterano americano Jeff Englehart, marine della 1ª divisione, ha testimoniato: ''Ho sentito io l'ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco su Falluja. Nel gergo militare viene chiamato Willy Pete. Il fosforo brucia i corpi, li scioglie fino alle ossa. Ho visto i corpi bruciati di donne e bambini. Il fosforo esplode e forma una nuvola: chi si trova nel raggio di 150 metri è spacciato perché brucia le molecole di ossigeno e una volta attecchito sulla pelle brucia fino all'osso''.

''Avevo raccolto testimonianze sull'uso del fosforo e del napalm da alcuni profughi di Falluja, che avrei dovuto raccontare prima di essere rapita. Avrei voluto raccontare questo, ma i miei rapitori non me l'hanno permesso'', ha detto Giuliana Sgrena, la giornalista del manifesto presa in ostaggio in Iraq e tenuta prigioniera per quattro settimane.

Al giornalista di Rai News 24 l'idea dell'inchiesta venne dalla visione di un gran numero di fotografie tenute dai registri cimiteriali di Falluja, di cadaveri ritrovati in città dopo la battaglia del 2004. Corpi rattrappiti e semicarbonizzati, ma che non sono morti fra le fiamme, perché sono tutti vestiti e il tessuto degli abiti è intatto. ''Bruciano solo i corpi, non i vestiti'', segni tipici degli effetti del fosforo bianco, denuncia Mohammad Tareq al-Deralji, direttore di un centro studi su Falluja, una ong nata nel 2005 dopo i bombardamenti, in una conferenza stampa praticamente deserta tenuta lo scorso 25 ottobre all'Europarlamento. ''Testimoni hanno visto a Falluja una pioggia di sostanze incendiarie di vari colori che quando colpivano bruciavano le persone. E anche quelli che non erano colpiti avevano difficoltà a respirare''.
Il documentario mostra filmati circolati clandestinamente, indicati come ripresi da soldati americani a Falluja, in cui si vedono nella notte i lampi e la fontana di fuoco bianco di bombe al fosforo. Il dipartimento di Stato Usa ha negato l'uso di fosforo bianco in un documento ufficiale dell'ufficio di comunicazione del ministero degli Esteri. In Gran Bretagna lo scorso giugno la deputata laburista Alice Mahon si dimise dopo che, su sua interrogazione alla Camera dei Comuni, il ministero della Difesa ammise che l'uso di fosforo bianco ed Nk-77 era vero, scusandosi per aver in precedenza sempre negato.

Nessuno qui vuole giustificare il terrorismo, nessuno qui vuole essere comprensivo con i terroristi, ma non veniteci a raccontare che quella che ogni giorno miete vittime in Iraq è una Guerra giusta.
Non esistono guerre giuste, così come non esistono schiavitù giuste, torture giuste, pene di morte giuste.
La guerra va abolita.

Saddam Hussein è sotto processo a Bagdad per delitti contro l’umanità e Bush è in libertà provvisoria nel suo ranch nel Texas. Perché non processarli insieme? (Beppe Grillo)

- ''Donne e bambini uccisi con le bombe al fosforo'' (il manifesto, 25 settembre 2005)

- ''La strage nascosta'' di Sigfrido Ranucci

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12 novembre 2005
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