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Francesco Rutelli su Alta Velocità in Sicilia e politica sull'immigrazione al question time alla Camera

01 giugno 2006

Durante il lungo intervento del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, al question time alla Camera tenutosi ieri, non sono mancati i passaggi riguardanti la ''questione Meridionale'', e più precisamente le questioni sull'Alta Velocità in Sicilia e sulla nuova politica sull'immigrazione che il nuovo governo vuole attuare.

''Allo stato attuale non c'è alcun documento di programmazione che preveda linee ad alta velocità ferroviaria nel territorio della Sicilia. Il programma delle opere strategiche ereditato dal precedente governo ha determinato esclusivamente l'introduzione dell'alta velocità nella linea Battipaglia-Reggio Calabria, e nel territorio siciliano due interventi su linee ordinarie tra Palermo e Catania e tra Castelbuono e Patti''. Ha detto Rutelli.
Il vicepresidente ha poi chiarito che ''la prosecuzione fino a Reggio della Tav tutt'ora si trova nelle primissime fasi di studio e gli stessi strumenti di programmazione stimano la sua realizzazione oltre il 2015-2020. L'ammodernamento delle infrastrutture in Sicilia e nel Mezzogiorno - ha aggiunto il vicepremier - rappresenta uno dei punti più importanti di sviluppo per il ritorno alla crescita non soltanto del Sud e delle isole e rappresenta una delle priorità del governo''.

E infatti, ha continuato Rutelli, ''la priorità assoluta di questo governo in materia di infrastrutture è non chiudere i cantieri della Salerno Reggio Calabria che oggi rischiano di chiudere a causa della carenza di risorse che abbiamo ereditato''.  A questo punto Rutelli ha voluto fornire ''un'assicurazione sull'ammodernamento delle infrastrutture in Sicilia e nel Mezzogiorno in generale che questo rappresenta uno dei punti più importanti che riguardano le politiche di sviluppo, di ritorno della crescita di tutto il Paese. In particolare - ha sottolineato - il miglioramento delle infrastruttture per la viabilità, per i collegamenti per la navigazione, per la rete del cabotaggio, per la portualità turistica, per i servizi per una migliore mobilità anche per l'afflusso del turismo internazionale in Sicilia, rappresentano una priorità del nostro governo e in questa legislatura - ha concluso Rutelli - ci confronteremo con gli organismi tecnici con il parlamento per addivenire alle soluzioni più razionali''.

Per quanto riguarda la politica sull'immigrazione che il governo Prodi adotterà, e nello specifico sul problema rappresentato dai clandestini, Rutelli, rispondendo a una interrogazione del parlamentare di An Maurizio Gasparri, ha detto che ''non c'è tema di rimpatri verso il Paese di provenienza quanto lo sforzo, la fatica, l'impegno, da svolgersi con procedure estremamente attente e rispettose della persona umana, di rimpatri verso il paese di origine, cioè di reale provenienza''.
Rispetto alle ''procedure che fanno seguito agli sbarchi - ha premesso Rutelli - preciso che le forze dell'ordine e il personale dell'amministrazione dell'Interno operano nella più stretta osservanza delle leggi, delle convenzioni internazionali e degli inderogabili doveri di solidarietà e rispetto della persona umana sanciti dalla nostra Costituzione. Alla fase di soccorso in mare fanno seguito le procedure di prima accoglienza per assicurare a tutti gli sbarcati assistenza medica, vitto, vestiario e informazione in più lingue sui diritti previsti dalle leggi italiane e dalla convenzione di Ginevra''.

''Si provvede - ha aggiunto il vicepremier - a una prima identificazione e alla ricongiunzione dei gruppi familiari che vengono trasferiti in Centri appositamente attrezzati: sottolineo qui che il nuovo governo presterà una grande attenzione alla qualità dell'accoglienza, al rispetto dei diritti fondamentali e a un civile trattamento verso tutte le persone che si trovano in questa condizione. I minori non accompagnati vengono immediatamente trasferiti e affidati a enti locali di tutela e assistenza: a tutti viene consentito di chiedere asilo politico esponendo la propria situazione personale. Quanti manifestano intenzione di chiedere asilo politico o protezione umanitaria sono avviati ai Centri di identificazione per il seguito delle procedure mentre gli altri migranti vengono respinti o trasferiti nei Centri di permanenza temporanea per il successivo allontanamento''.

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01 giugno 2006
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