Fu residenza di papi e re: al Quirinale durante i restauri spuntano affreschi osé
I lavori di restauro e ripulitura del palazzo presidenziale, che fu residenza dei papi e poi dei re d'Italia, hanno riportato alla luce una serie di affreschi "osé" di cui non si conosceva l'esistenza.
Furono infatti coperti da "rassicuranti" strati di vernice color avorio scuro o verde chiaro, con qualche motivo geometrico, arabesco o floreale come ornamento, per nascondere i dipinti considerati per il gusto e il comune senso del pudore dell'epoca azzardati, specie se destinati a dare lustro a una sede pontificia.
Rappresentano scene bucoliche e mitologiche, con suonatori e danzatrici, fauni e ninfe, dediti ai "piaceri" per loro più naturali.
I dipinti sono spuntati fuori durante i lavori di ripulitura interna del Quirinale, che ha visto tornare al colore "originario" - dopo tante discussioni e una mostra che ne ha ricordato i percorsi storici - la facciata che ora emerge scenograficamente sul piazzale.
Per fortuna, non c'erano scelte artistiche da fare: la tinta uniforme, prevalentemente di color avorio, che ricopriva i dipinti originari in almeno quattro stanze, si è potuta eliminare senza eccessivi rimpianti, restituendo all'arte le figure che ornavano il palazzo.