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Fuoco spento

In Sicilia l'emergenza incendi sembra essere rientrata. Salgono a quattro le vittime del rogo di Patti

27 agosto 2007

Dopo la drammatica settimana di fuoco, panico e lutto, in Sicilia l'emergenza incendi sembra essere rientrata. I roghi sono ormai quasi tutti spenti, anche se qualche piccolo focolaio impegna ancora vigili del fuoco e la Forestale. Le fiamme sono state domate a San Martino delle Scale, a Salina, a Ustica, ad Alia e più in generale nel Messinese, la zona più colpita. Rimane comunque ancora attiva l'unità di crisi istituita dal prefetto di Palermo, Giosuè Marino, per ragioni di ''prudenza e sicurezza''. Da ieri mattina, infatti, è in volo sulla provincia di Palermo un elicottero del nono elinucleo carabinieri dotato di una speciale telecamera per il monitoraggio ed il controllo delle aree a rischio incendio. L' elicottero è in grado di rilevare movimenti di persone ed è in contatto radio con la centrale operativa del comando Provinciale carabinieri di Palermo e tutte le pattuglie che svolgono a terra i servizi di perlustrazione.

E mentre nei giorni scorsi si è appreso che Valeria Cucinotta, la ragazza di 23 anni rimasta gravemente ustionata nell'incendio divampato a Patti, è fuori pericolo, le vittime dell'agriturismo ''Il rifugio del Falco'' sono salite purtroppo a quattro. Giuseppe Bonpensiero, cuoco dell'agriturismo distrutto dalle fiamme, è morto nell'ospedale di Catania. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime tanto da indurre i medici dell'ospedale di Patti a disporne il trasferimento nel centro specializzato di Catania. L'uomo aveva riportato ustioni sul 90% del corpo.
Domani si svolgeranno le esequie dell'altra vittima Lucia Natoli, che nella struttura alberghiera stava festeggiavano il compleanno del marito, Matteo Cucinotta, rimasto gravemente ferito, insieme ai cognati, Valeria e Costantino Cucinotta anche lui morto nel rogo.
Si sono svolti invece ieri a Messina i funerali di Caterina Scafidi, anche lei dipendente dell'agriturismo, trovata morta carbonizzata all'interno di un'auto con cui tentava di fuggire dalle fiamme.
Una folla commossa ha riempito la piccola chiesa di Contrada Madoro. Tra i partecipanti, oltre ai familiari e agli amici della donna, cameriera nell'agriturismo, il sindaco di Patti, Mario Venuto, e i sindaci dei comuni vicini, i cui territori nei giorni scorsi sono stati devastati dagli incendi. ''Potete sfuggire alla legge dell'uomo ma non sfuggirete a quella di Dio'', ha detto, rivolgendosi ai responsabili del rogo, Don Vincenzo Smeriglio, il sacerdote che ha celebrato le esequie.

E domani nel carcere Gazzi di Messina il gip di Patti Maria Rita Gregorio deciderà l'eventuale convalida del fermo di Valerio e Mariano Lamancusa, i due fratelli accusati di avere appiccato l'incendio che ha distrutto l'agriturismo. I Lamancusa hanno deciso di revocare il mandato difensivo all'avv. Loredana Rigoli che inizialmente assisteva Valerio Lamancusa. Al suo posto hanno nominato il penalista Tommaso Calderone del foro di Barcellona Pozzo di Gotto.
Gli investigatori, comunque, continuano l'indagine per accertare se vi siano altri responsabili dell'incendio e individuare eventuali favoreggiatori dei Lamancusa.

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27 agosto 2007
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