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Fuori dal carcere libico i marinai mazaresi

Gli equipaggi dei motopesca "Boccia II", "Maestrale" e "Antonino Sirrato" sono ritornati a bordo delle loro imbarcazioni

15 giugno 2012

Gli equipaggi dei pescherecci mazaresi "Boccia II", "Maestrale" e "Antonino Sirrato", sequestrati lo scorso 7 giugno dalle autorità libiche mentre si trovavano a circa 42 miglia dalla costa nordafricana, hanno avuto il permesso di tornare a bordo.
"Abbiamo appreso la notizia - ha raccontato Piero Asaro, armatore del 'Sirrato' - dal presidente del Distretto produttivo per la pesca Cosvap, Giovanni Tumbiolo, che a sua volta l'ha ricevuta pochi minuti prima dal console italiano in Libia Guido de Sanctis. Siamo soddisfatti. Era dalle 12 di sabato scorso che gli equipaggi venivano trattenuti in caserma a Bengasi. Il nostro auspicio è che si proceda celermente anche con il rilascio dei marittimi e dei pescherecci".
Finalmente quindi dopo una settimana di prigione i comandanti dei tre pescherecci, Pietro Russo, Francesco Di Giovanni e Gaspare Castano, assieme ai compagni hanno potuto lasciare il carcere fatiscente dove si trovavano da sabato attorno a mezzogiorno per fare ritorno a bordo dei loro pescherecci ormeggiati nel porto di Bengasi. Ora si trovano in attesa di poter lasciare la Libia e fare ritorno definitivamente a Mazara.

"Siamo felici del rientro a bordo dell'equipaggio - ha detto Giovanni Tumbiolo - e questo grazie al certosino lavoro svolto dalla nostra Ambasciata, dal Consolato e da tutto il team della Farnesina. C'è però molto da rivedere in tutta questa vicenda. E lo faremo concordemente con l'opinione dei nostri amici libici che incontrerò in questi giorni. Tuttavia è questa una questione che va risolta e l'Italia deve prendere una posizione netta e decisa".
"Ho sentito mio figlio Gaspare, comandante del 'Maestrale'. Era in auto, e con gli altri marittimi sequestrati stava raggiungendo, dalla caserma in cui sono stati detenuti, i pescherecci, al porto di Bengasi. L'ho sentito sereno. Ora attendiamo che gli equipaggi possano salpare e tornare a casa", ha detto Pasquale Castano.
"L'ambasciatore Buccino Grimaldi - ha aggiunto Tumbiolo - ci ha assicurato che il ministro degli Esteri Giulio Terzi si è impegnato a seguire costantemente l'evolversi della situazione e che si adopererà per un quanto più possibile celere rilascio dei nostri marittimi. L'ambasciatore ha anche apprezzato il nostro ruolo di intermediazione che è stato possibile grazie ai contatti che abbiamo avviato nel corso degli ultimi anni nell'ambito di un più vasto progetto di cooperazione nel settore della pesca con i Paesi rivieraschi del Mediterraneo".

[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo.it]

 

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15 giugno 2012
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