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Garibaldi preferì sbarcare a Marsala e a Sciacca cancellano la strada

24 aprile 2002
E' risaputo - e siamo tutti d'accordo - che Giuseppe Garibaldi sia stato l'eroe dei due mondi e personaggio incontrastato della storia.

Ma evidentemente alla popolazione di Sciacca la scelta dello sbarco a Marsala sembra proprio non essere andata giù.

Come manifestare codesto malcontento, inacidito ormai da secoli di rancore?
Semplice rinominando la via che era a lui dedicata.

Così, in un rigurgito di filologia toponomastica la via Giuseppe Garibaldi è ritornata ad essere via delle Maestranze, anche se ormai è piena di negozi.

Ma l'eccentricità della commissione per la toponomastica di Sciacca non si riconosce soltanto nell'avere sfrattato Giuseppe l'Eroe (probabilmente è l'unico caso in Italia), ma, con suggerimento diretto del sindaco, nell'aver dedicato un intero piazzale, quello delle Terme, al senatore fascista Angelo Abisso, per la felicità degli esponenti locali di An, che da tempo spingevano in questa direzione.

Ma facendo trenta non è esistenzialmente ovvio fare trentuno?
Ed ecco gli infaticabili membri della commissione, il vice sindaco e i funzionari comunali, andar giù (duro) a rinominare ben 171 vie di Sciacca.

Per non dimenticare le tradizioni locali, nella targa di "Franciscu Aceddi Aceddi" (al secolo Francesco De Francisci, un contadino che viveva da mendicante ed elargiva massime di saggezza a chi lo incontrava) verrà scritto "filosofo locale",  e per rammentare che a Sciacca si facevano le corse dei cavalli, il tratto finale di corso Vittorio Emanuele si chiamerà via Testa della Corsa.

Per ricordare altri "illustri concittadini", oltre che a notai, avvocati, giuristi, musicisti, architetti, pittori, bibliotecari e capitani d'armi, la commissione ha dedicato strade al poeta Ignazio Russo, al pilota di auto da corsa Pasquale Tacci, a padre Michele Arena, al sindacalista Felice Caracappa, al francescano padre Girolamo Pisa.

Ventotto le new entry fra preti, vescovi, cardinali e santi, ma gli onori non saranno esclusiva soltanto dei cattolici, una via anche per il rabbino Levi de Segictuni, mentre il giurista musulmano Abu Omar avrà una strada nella zona di via dei Cappuccini.

Dimenticò qualcuno l'illustre commissione saccense?
Sì! Nessuna donna nell'orizzonte stradale, o per meglio dire, una, sola e anonima, la via "Fimmina morta" nell'omonima località (ma le donne come li fanno gli scongiuri?).

Per finire.
Un appello a Garibaldi Giuseppe: a Sambuca di Sicilia (Ag), esiste una via Ernesto Che Guevara (rivoluzionario). Magari un vicoletto si trova anche per lei.

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24 aprile 2002
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