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Gelidi venti di ''Guerra Fredda'' arrivano dalla Russia. Vladimir Putin ripristina i voli strategici permanenti

20 agosto 2007

I caldi giorni di mezzo agosto hanno portato dalla Russia folate di vento che sembrano arrivare direttamente dal tempo della ''Guerra Fredda''. La Russia di Vladimir Putin è ritornata al passato.
Il presidente russo ha ordinato a 14 bombardieri a lungo raggio di alzarsi in missione di ricognizione fuori dal proprio spazio aereo, ripristinando una pratica in uso ai tempi dell'URSS.
Putin ha detto che la ripresa delle missioni dei bombardieri è una risposta diretta alla minaccia rappresentata da altre potenze militari. ''Abbiamo deciso di ripristinare i voli strategici dell'aviazione russa in modo permanente'', ha detto Putin ai giornalisti durante un'esercitazione militare fatta insieme alla Cina e a quattro stati dell'Asia centrale sulle montagne degli Urali.
''A mezzanotte di oggi (17 agosto) 14 bombardieri sono decollati da sette diversi aeroporti sparsi nel paese, insieme ai relativi aerei di supporto''. ''Nel 1992 la Russia ha deciso di sospendere unilateralmente le missioni dei suoi aerei di pattugliamento di aree militari a lungo raggio. Sfortunatamente, non tutti hanno seguito il nostro esempio'', ha aggiunto il capo del Cremlino. ''I voli strategici da parte di altri stati continuano, e questo crea dei problemi per la sicurezza della Federazione russa'', ha detto Putin.

Tale decisione è solo l'ultimo tassello nel quadro del braccio di ferro in atto con gli Stati Uniti sullo ''scudo spaziale'' e i programmi militari. Inoltre ha detto Putin la ripresa su base permanente è dettata anche ''dalle esigenze di sicurezza della Russia''. ''Partiamo dal presupposto che i nostri partner accolgano con comprensione la ripresa dei pattugliamenti. I nostri piloti a mio avviso - ha detto ancora il leader del Cremlino - sono rimasti troppo tempo in panchina. Per loro comincia una nuova vita''.
Il Dipartimento di Stato americano ha reagito con toni sarcastici all'annuncio del presidente russo, definendolo ''una decisione interessante''. Nel primo commento americano all'annuncio di Putin, il portavoce del dipartimento di stato Sean McCormack ha sottolineato che la Russia dispone di ''velivoli antiquati'' e ha dato l'impressione che gli Stati Uniti non siano molto preoccupati da questa mossa del presidente russo.

Alcuni esperti internazionali, però, vedono nella ripresa delle missioni dei bombardieri di Mosca (sospese negli anni 90 a causa anche delle ristrettezze finanziarie in cui versavano le casse dello stato) un segno del crescente atteggiamento assertivo della Russia.


Per l'Iran lo ''Scudo spaziale, una minaccia''
Per il presidente della Repubblica islamica dell'Iran Mahmud Ahmadinejad lo scudo spaziale Usa è una minaccia non solo per un singolo Paese ma per tutta l'Asia. Lo riferisce l'agenzia Interfax, citando una dichiarazione di Ahmadinejad a Bischkek, dove si è svolto un summit del gruppo di Shangai. ''Noi vediamo che stanno continuando le minacce di una potenza per ciò che riguarda la dislocazione degli elementi dello scudo spaziale in alcuni punti del mondo. Tali intenzioni vanno oltre la minaccia ad un singolo paese ma riguardano una parte importante del continente, di tutta l'Asia, dei paesi membri dell'organizzazione di Shangai'', ha dichiarato Ahmadinejad, parlando accanto ai presidenti della Russia e della Cina. ''Purtroppo nel mondo attuale alcuni Paesi sono abituati a parlare da una posizione di forza e ciò avviene quando tutto il nostro mondo ha maggior bisogno di pace e sicurezza'', ha proseguito.
Il presidente iraniano ha detto di confidare nelle capacità dell'organizzazione di Shangai ''di lottare per un atteggiamento giusto e rispettoso verso i diritti di tutti i popoli e di porre fine alle ingiustizie, alle minacce e alle discriminazioni'', ha aggiunto, sottolineando che ciò riguarda in modo particolare il Medio Oriente, ''dove hanno avuto luogo tentativi di occupazione e di giocare nuove carte politiche''. ''Nonostante tali offensive siano fallite, esse portano enormi difficoltà e disgrazie per i popoli di questa zona'', ha sostenuto. Ahmadinejad si è detto convinto che il gruppo di Shangai ''riuscirà a prevenire l'uso della forza e delle minacce e il tentativo di imporre la propria volontà da parte di alcune potenze'' e ''sarà messaggero di pace e amicizia nel mondo intero''. [Corriere.it, 16 agosto 2007]

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20 agosto 2007
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