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George W. Bush, Mahmoud Ahmadinejad e Roberto Calderoli: meglio perderli che trovarli!

07 settembre 2006

Basta avere solo un pizzico di buon senso per non nutrire fiducia nei confronti delle tre persone di cui andremo a parlare. Tre personaggi che, se ci lasciate passare il detto, ''è meglio perdere che trovare!''.
Stiamo parlando del presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush, del presidente della Repubblica islamica dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad e del vicepremier al Senato italiano Roberto Calderoli.
I tre, che sono accomunati dal saper fare discorsi pubblici degni di un manicomio criminale, negli ultimi giorni ne hanno dette veramente delle belle...

Pochi giorni fa il presidente George W. Bush in un discorso pronunciato davanti all'Associazione degli ufficiali Usa, ha detto: ''Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è un tiranno, e i leader di Teheran sono come i terroristi di Al Qaeda. Nessun presidente americano permetterà che l'Iran si doti dell'arma nucleare, e lo farà anche la comunità internazionale''.
''L'America non si piegherà davanti ai tiranni, ora Al Qaeda è indebolita, ma resta pericolosa. Alla minaccia dell'estremismo sunnita costituita dall'organizzazione terroristica di Osama Bin Laden si somma quella dell'estremismo sciita alimentato dall'Iran'', ha affermato Bush. ''Sarebbe folle pensare di negoziare con certi nemici. Bin Laden e i suoi alleati hanno messo in chiaro le loro intenzioni come l'avevano fatto, prima di loro, Lenin e Hitler. Il problema è se noi presteremo ascolto, se faremo attenzione a quanto quel malvagio dice. Coloro che ci attaccarono l'11 settembre erano persone senza coscienza, ma non erano pazzi. È gente che uccide in nome di un'ideologia chiara e mirata, un credo che è crudele ma non è folle. I terroristi credono che siamo un Paese in decadenza, ma si sbagliano. Resteremo in Iraq fino alla vittoria''.

Ora, effettivamente che il presidente dell'Iran non sia un esempio di ''equilibrio mentale'', né tanto meno un paladino della pace, ce ne siamo accorti tutti, però che il presidente del Paese più forte del mondo, paragoni i leader di Teheran (eletti democraticamente, ricordiamocelo) ai terroristi di Al Qaeda, forse non è proprio il caso.

''Bush è nulla di fronte alla volontà di Allah''
, ha risposto prontamente il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad. Lo scorso 29 agosto Ahmadinejad aveva sfidato Bush a un duello in tv alla condizione ''che non vi sia alcuna censura, soprattutto per il popolo americano''. L'8 maggio il presidente iraniano aveva inviato una lettera a Bush, ma due giorni dopo la Casa Bianca l'aveva rifiutata dicendo che non conteneva alcuna proposta concreta per la soluzione della crisi nucleare iraniana. ''Il mondo ti minaccia'', ha detto Ahmadinejad riferendosi a Bush, ''perché prende il cammino dell'adorazione di Dio e la divinità. Quest'onda va avanti e tu non sei niente di fronte alla volontà di Allah''.
Come dire, ''parla pure che tanto non sei nessuno'', e per quanto riguarda il programma nucleare Teheran non ha assolutamente intenzione di fare un passo indietro.

Come dire, materiale per farsi venire i capelli bianchi ce né abbastanza e magari ne avanza pure un bel po'. Invece no. Ecco che dall'Italia arriva la ciliegina ''verde'' sulla torta, sottoforma di ultime brillanti dichiarazioni del leghista Roberto Calderoli, vice presidente al Senato.
''Condivido completamente le valutazioni del presidente Bush su Ahmadinejad - ha detto Calderoli - perché è evidente che il successore, ammesso che l'interessato non sia già morto, di Osama Bin Laden non può che essere lui''. E continua l'esponente della Lega: ''Ma comunque, se fossi Bush, tenterei l'ultima azioni diplomatica: non so quando Ahmadinejad compie gli anni ma se è così appassionato del nucleare perché gli Stati Uniti non gli mandano un'atomica per il suo compleanno? Magari innescata per posta aerea?''. Non contento, poi ha proseguito: ''Allah sarà grande, avrà le fatwe a disposizione, ma l'atomica non ce l'ha, mentre Bush l'atomica ce l'ha e ne ha tante''.
Calderoli ha infine concluso dicendo: ''Ho inoltre deciso di mandare una delle mie magliette con le vignette (quelle satiriche contro l'Islam, ndr.) a Bush perché è una delle poche persone serie che esistano al mondo, perché ha capito il rischio che viene da chi, utilizzando la religione, vuole fare le crociate''.

E queste sono le persone che stanno a capo delle istituzioni più importanti e che hanno in mano le redini del destino del mondo?
Meditiamo gente, meditiamo e speriamo bene...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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07 settembre 2006
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