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Gheddafi vorrebbe ''cancellare'' la Svizzera

Secondo il Colonnello la Cofederazione dovrebbe essere divisa tra Italia, Germania e Francia

04 settembre 2009

"Abolire" la Svizzera e dividerla tra Italia, Francia e Germania. A proporre di cancellare la Confederazione Elvetica dalla mappa geografica è il Colonnello Muammar Gheddafi, che intende presentare la sua iniziativa durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite - di cui la Libia è presidente di turno - che si aprirà il prossimo 22 settembre a New York. Secondo quanto sostiene il tabloid britannico "Daily Mail", il colonnello avrebbe già parlato della sua idea durante il G8 dell'Aquila nel luglio scorso, quando descrisse la Svizzera come "una mafia mondiale e non uno stato".
La Confederazione, ha spiegato il Colonnello, "è formata da una comunità italiana che dovrebbe tornare in Italia, una comunità tedesca che dovrebbe tornare in Germania e una terza comunità francese che dovrebbe tornare in Francia".

Le parole di Gheddafi sono state definite una campagna unilaterale contro gli interessi svizzeri dal ministero degli Esteri di Berna, mentre nei giorni scorsi la deputata Christa Markwalder aveva detto: "Siamo preoccupati che la Libia usi la sua presidenza di turno dell'Assemblea generale per danneggiare la reputazione svizzera". Farhan Haq, portavoce dell'Onu, ha però rassicurato il governo elvetico. Secondo il funzionario, un mese fa Tripoli aveva effettivamente tentato di far inserire nel programma un simile punto. Ma, poiché una richiesta del genere è contraria alla Carta delle Nazioni Unite, è stata immediatamente rifiutata dal comitato responsabile della pianificazione del programma dell'Assemblea generale. Infatti "nessun membro dell'Onu ha il diritto di minacciare l'esistenza o la sovranità di un altro membro", ha proseguito il portavoce. Il testo non è quindi stato accolto e non è nemmeno stato divulgato come documento del Palazzo di Vetro.

I rapporti tra Tripoli e Berna sono precipitati lo scorso anno, dopo l'arresto a Ginevra di uno dei figli del colonnello, Hannibal, e della moglie, accusati di maltrattamenti nei confronti dei loro domestici. Un arresto per il quale la Svizzera si è scusata nei giorni scorsi, dopo una serie di rappresaglie economiche e commerciali e dopo il fermo di due cittadini svizzeri in Libia, per oltre un anno 'ostaggio' a Tripoli con il divieto di lasciare il Paese.
Ma cosa ne pensano gli svizzeri? In Ticino, l'idea dello smembramento e di una "adesione" all'Italia non è presa in considerazione: "Non ne abbiamo la minima intenzione, pur avendo ottimi rapporti con l'Italia", ha detto all'agenzia Ansa il presidente del Consiglio di Stato ticinese (esecutivo), Gabriele Gendotti. Per Gendotti, chi formula simili proposte "non conosce la storia di questo Paese che è nato come una volontà di stare insieme, di essere una nazione con quattro quattro culture e quattro lingue diverse. Offende la Svizzera e noi Svizzeri italiani che ci sentiamo svizzeri a tutti gli effetti".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

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04 settembre 2009
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