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Giallo a Palermo

Sulla misteriosa morte del noto oculista della 'Palermo bene' avvenuta nel 'palazzo maledetto'

03 giugno 2010

Qualcuno li chiama "gialli dell'estate", e più di una volta se ne è studiata la "fenomenologia". Parliamo di quei "fattacci" di cronaca che solitamente fanno la loro comparsa nei quotidiani nei caldi mesi estivi, periodo sostanzialmente "vuoto" di notizie importanti per via dello generale stacco della vita istituzionale. Questi "fattacci", per lo più omicidi efferati, si consumano preferibilmente in quelli che generalmente vengono chiamati "ambienti bene" e riguardano conosciuti personaggi della borghesia, professionisti, professori, dottori. Nell'eventualità che la vittima non faccia parte dell'aristocrazia comtemporanea, questa sarà la classica figura dell'"assolutamente insospettabile": ragazzi/ragazze per bene impegnati nello studio e nel sociale, casalinghe tutte dedite al focolare domestico, padri di famiglia tutti casa e lavoro.
Due gli scenari che subito vengono in mente a tutti, due piste che spesso si intersecano disegnando situazioni che, nelle loro esclusive unicità, sembrano sempre parlare della stessa cosa: "soldi e corna". Infatti, la "pista passionale" e quella "economica" (eredità, divisioni di beni dopo un divorzio etc) presto diventano, nell'immaginario comune, quelle più probabili.

Quanto scoperto ieri a Palermo, sembra avere tutti gli elementi per diventare il "giallo dell'estate". Attenzione, stiamo semplicemente trascrivendo quanto suggerito dall'immaginario. Non è nelle nostre intenzioni fare del "gossip nero", tra l'altro, di seguito, riporteremo solo quello che abbiamo raccolto nei quotidiani e nei telegiornali, senza aggiungere nulla né voler fare intedera altro da quello che attualmente è dato sapere. Fatto sta che, partendo da quanto abbiamo scritto nell'incipit dell'articolo, la morte di Giovanni Cascio, noto medico della 'Palermo bene', si inserisce perfettamente nella fenomenologia dei "gialli dell'estate".
Ma andiamo ai fatti...

Ieri, Giovanni Cascio, 55 anni, noto medico oculista della "Palermo bene", è stato trovato cadavere dalla moglie, una giovane architetto inglese, nella sua abitazione in via Mariano Stabile. Il medico, che aveva lo studio di oculistica in via Principe di Belmonte, nel "salotto della città", è stato trovato con una ferita lacero contusa alla testa. La donna ha quindi lanciato l'allarme.
Secondo una prima ricostruzione, fatta dai Carabinieri, il professionista nella notte si sarebbe alzato e scendendo le scale interne dell'appartamento sarebbe caduto battendo violentemente la testa. Sarà comunque l'autopsia a stabilire le cause del decesso.
La moglie del medico è stata subito ascoltata dagli inquirenti al comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, in piazza Verdi. La coppia, che ha un figlio di sei anni, si era separata nei mesi scorsi, anche se ultimamente tra i due c'era stato un riavvicinamento. Sembra che Cascio e la moglie vivessero comunque separati in casa. Il medico lascia anche un altro figlio di vent'anni, avuto dal primo matrimonio
"L’ho trovato morto questa mattina davanti alla scala. Aveva la testa piena di sangue e non dava più segni di vita…". Sono queste le drammatiche parole, riprese da Adnkronos, di Vera, la ex moglie 36enne di Cascio. La donna è stata ascoltata per più di quattro ore dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo e dal pm di turno Marco Verzera che sta coordinando l’inchiesta. "Non so a che ora è caduto – ha aggiunto – quando l’ho visto era già morto e ho chiamato subito l’ambulanza". Vera, architetto inglese da anni trasferita a Palermo dove viveva con il medico, dà lezioni private di inglese a studenti. Proprio ieri c’era stata l’udienza di separazione giudiziale. La ex moglie ha detto, tra le lacrime, di avere trovato il marito, con cui viveva separata in casa, già morto. Sarà adesso l’autopsia, che verrà eseguita oggi al Policlinico di Palermo, a chiarire l’ora del decesso del professionista. I vicini di casa hanno raccontato agli investigatori che ieri sera c’era stato un violento litigio, l’ennesimo, tra la coppia. In passato, la donna aveva anche denunciato il marito ai Carabinieri in seguito a dissidi familiari, dovuti sempre alla separazione.

Ecco, dunque, gli elementi da "giallo d'estate": un ricco medico della 'Palermo bene'; un rapporto matrimoniale in crisi; la separazione ormai prossima; le continue liti sentite dai vicini. Il decesso che, come abbiamo scritto, gli investigatori hanno definito accidentale, presenta alcuni aspetti poco chiari, tanto che gli inquirenti hanno deciso di disporre l'autopsia sul corpo.
Nell'appartamento gli esperti della sezione scientifica dell'Arma sono alle prese con i rilievi. L'obiettivo è capire se la caduta sia stata o meno accidentale. Conclusione a cui potrebbe contribuire anche l'esame autoptico: il medico legale effettuerà anche una serie di analisi specifiche per accertare se Cascio avesse assunto alcol prima della morte. Circostanza che avrebbe potuto fargli perdere l'equilibrio, facendolo precipitare dalle scale.

Come se tutto ciò non bastasse per accendere la morbosa curiosità di molti, il lussuoso edificio dove è accaduto il "fattaccio", una palazzina in stile liberty in via Mariano Stabile al civico 172, da qualcuno viene chiamato ormai il 'palazzo maledetto'. Negli anni 80', infatti, nell'arco di sei anni, tra il 1982 e il 1988, sono state uccise due donne.
Nel 1988 suscitò molto scalpore l'omicidio di Irene Tagliavia, 35 anni, una nobildonna molto conosciuta in città, trovata la mattina del 4 maggio seminuda, massacrata a martellate in testa. Seppur colpita, la giovane, discendente di una nota famiglia di armatori e imprenditori palermitani, aveva tentato disperatamente di telefonare, ma morì per le profonde ferite riportate al cranio.  Un delitto atroce che, nonostante la confessione dell'assassino, Francesco Termini, un ex operaio della telefonia con problemi psichici, arrestato e condannato per l'omicidio, continua a presentare molti aspetti oscuri. Come le modalità dell'assassinio, il movente e il sospetto che, nell'appartamento della ragazza, prima e dopo il decesso non ci sia stato solo Termini.
Sei anni prima, nel 1982, nello stesso palazzo, ma in un piano diverso, al terzo piano, un'ex modella fu trovata assassinata, con il cranio fracassato, Maria Pia Augello, 44 anni. Saltuariamente la donna si prostituiva. Un delitto feroce. La ragazza fu infatti massacrata con un ferro da stiro.
Per il delitto venne condannato un ristoratore palermitano con cui la vittima aveva avuto una relazione.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa]

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03 giugno 2010
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