Ennesima contraddizione del nostro bel paese: A Gibellina, il comune trapanese distrutto dal sisma del 1968 e diventato città-museo, secondo le stime ufficiali vi sono 1369 disoccupati, di questi ben 787 sono donne. Con tali premesse ci si aspetta anche che non ci siano posti di lavoro disponibili. Sbagliato! Angelica Giaramita, una giovane imprenditrice di 34 anni, da mesi ormai è alla ricerca di una cameriera per il suo discopub notturno. La donna ha deciso di creare un punto di ritrovo per i giovani del Belice, destinando tutto il locale ad esercizio pubblico multifunzionale. A corto di personale ha messo annunci in tutti i giornali, ha sparso la voce ma senza risultati. “Ho pubblicizzato - ha dichiarato la donna - l'offerta di lavoro anche sul più diffuso giornale specializzato della provincia di Trapani, ho affisso manifesti dentro e fuori il bar: non è venuta una sola ragazza del trapanese a lavorare. Solo un paio hanno mostrato disponibilità a lavorare di mattina”. Il lavoro offerto dall’imprenditrice prevede vitto e alloggio gratuiti. Unica risposta finora da una ragazza di 20 anni di Partinico, in provincia di Palermo, “Ma una sola cameriera non basta per tenere aperto un locale tutta la notte”.
Il presidente del coordinamento sindaci della Valle del Belice, ha dichiarato in merito: “Alla stragrande maggioranza della gente interessa lavorare in nero e non perdere quella sorta di privilegio che è rappresentato dal sussidio riservato ai disoccupati”.
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