Ginostra: l'isola (che non c'è) dove l'euro non è ancora arrivato
A Ginostra non esiste una banca né un bancomat e quindi la moneta non è mai stata distribuita.
Né all'ufficio postale (una stanzetta) aperto solamente due giorni la settimana è mai stato distribuito il kit con le monetine che era stato messo a disposizione dei 300 milioni di europei che dal 1 gennaio scorso comprano e vendono con la nuova moneta, né tanto meno le banconote apparse sulla scena con l'inizio del nuovo anno.
A Ginostra l'euro non l'ha mai visto né toccato nessuno.
Cosa hanno fatto allora gli abitanti dell'isoletta?
Carta e penna, hanno scritto al presidente del Consiglio affinché, almeno per Ginostra, si attivi a fare spostare la scadenza in cui le transazioni in lire cesseranno definitivamente (il 28 febbraio per l'Europa "continentale").
Chiedono che la lira rimanga in circolazione almeno fino a marzo, per familiarizzare con la nuova moneta, così come hanno fatto tutti gli altri europei.
Insomma, i venti abitanti di questa frazione dimenticata dalla nuova Europa, chiedono i tempi supplementari.