Giocattoli al veleno! Una ricerca di Greenpeace ha svelato la presenza di sostanze nocive nei giocattoli
Ftalati, alchilfenoli, muschio sintetici e composti organostannici...
Ftalati, alchilfenoli, muschi sintetici, composti organostannici. Questi i nomi dei composti potenzialmente pericolosi per la salute che sono stati trovati da Greenpeace in magliette per bambini, detergenti per l'infanzia e giocattoli.
Si è così scoperto che l'uomo ragno è tossico, ma non perché si fa di eroina, né tanto meno per colpa del ragno radioattivo che lo ha punto da giovane. La questione, denuncia Greenpeace, è che nei giocattoli di Spiderman prodotti dalla Mattel, ci sono alcune sostanze chimiche molto velenose. Un problema che affligge anche Barbie e diversi altri prodotti per l'infanzia, stando all'indagine scientifica commissionata dall'associazione ambientalista per monitorare i pericoli della chimica nella nostra vita quotidiana.
Le conclusioni della ricerca sono state presentate la scorsa settimana a Roma nel corso di un incontro al quale hanno preso parte in qualità di testimonial d'eccellenza, anche Beppe Grillo e Mario Tozzi, il conduttore della trasmissione di Raitre ''Gaia''.
Greenpeace ha scelto sul mercato italiano 12 campioni di prodotti e li ha affidati a un laboratorio indipendente olandese, il Tno, chiedendogli di verificarne la composizione chimica. I risultati sono stati decisamente allarmanti.
I prodotti presi in considerazione, oltre al giocattolo "Spiderman Flip 'n zip" e a "Barbie fashion fever" della Mattel, sono stati due t-shirt sportive, due lettori dvd e due detergenti per neonati, tutti acquistati in Italia nello scorso mese di marzo.
I giocattoli e le stampe sui tessuti analizzati, contengono concentrazioni elevate, in particolare di di-isononil ftalato. In uno dei giocattoli presi in esame sono state rilevate quantità rilevanti di composti organostannici, mentre in altri concentrazioni di nonilfenoli e ottilfenoli etossilati.
Si tratta di sostanze impiegate per ammorbidire la plastica e renderla più elastica, e seppure i due tipi scoperti nei giocattoli non rientrano tra quelli messi al bando dall'Unione Europea, ''una vasta letteratura scientifica - ha ricordato il dottor Giuseppe Latini, primario di neonatologia dell'ospedale Perrini di Brindisi - ha dimostrato gli effetti nocivi degli ftalati, compreso quello di ridurre la fertilità soprattutto maschile''. ''Capire in che modo e in quanto tempo possano danneggiare la salute - ha aggiunto il dottor Latini - è però molto difficile perché per ovvi motivi non è possibile procedere a delle sperimentazioni sul campo''.
''Il risultato delle analisi più sorprendente - ha spiegato Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace - è che i prodotti per bambini sono quelli con i livelli più elevati di composti pericolosi''.
Dai prodotti per la detergenza dei bambini analizzati, ''Mustela babygel, bain mousse e veil'' e ''Babygella bagno delicato'', è risultato che contengono entrambi il muschio sintetico galaxolide, nonché il muschio chetone più comunemente usato qualche anno fa. Queste fragranze impiegate come additivi nei detersivi, sono sospettate di arrecare danni al sistema ormonale. Inoltre uno dei prodotti detergenti per bambini contiene sia nonilfenolo che nonilfenoli etossilati, mentre l'altro presenta lo ftalato.
''In seguito anche ad una battaglia di Greenpeace - ha precisato il dott. Latini - gli ftalati sono stati banditi nei giocattoli per bambini al di sotto dei tre anni, ma forse il negoziante chiede l'età del bambino alla mamma o se ci sono fratellini o amichetti più piccoli? E in base a quale principio i bambini più grandi non devono essere tutelati?''.
Gli ftalati sono sostanze sempre più presenti in ambiente e sono stati ritrovati addirittura nel sangue umano, anche se esistono alternative valide. Lo stesso si può dire degli altri composti, come i muschi sintetici che servono solamente a profumare detergenti e altri prodotti per il corpo, esponendoci inutilmente a sostanze potenzialmente pericolose.
''In alcuni prodotti per bambini analizzati abbiamo trovato gli ftalati, che sono banditi a livello europeo nei prodotti per la dentizione dei bambini al di sotto dei tre anni, perché possono causare danni al fegato, reni e ai testicoli ed alcuni sono classificati tossici per la riproduzione - ha spiegato Vittoria Polidori, - e poi gli alchilfenoli, che comprendono sostanze che possono interferire con il Dna umano e danneggiare la produzione di sperma nei mammiferi''.
Un quadro inquietante che secondo Greenpeace potrebbe però essere corretto efficacemente a iniziare dall'approvazione del ''Reach'', acronimo inglese con il quale viene chiamata la nuova regolamentazione in materia di sostanze chimiche attualmente all'esame dell'Europarlamento. Oltre alla maggiore severità nei controlli e ad altre garanzie a tutela dei consumatori, una volta in vigore Reach (ma il rischio è che i suoi contenuti più avanzati vengano emendati sotto la pressione della lobby chimica) metterebbe in funzione un processo virtuoso che obbligherebbe le aziende a sostituire gradualmente le sostanze più pericolose con altre ugualmente efficienti ma più sicure.
"Le alternative scientifiche e tecnologiche per risolvere molti problemi e migliorare la qualità della vita ci sono già - ha spiegato Mario Tozzi - a frenarne l'applicazione è soltanto la logica del profitto che viene anteposta a tutto il resto". Ma anche a questo aspetto si potrebbe porre rimedio.
''Non è vero che le tasse si possono tagliare - ha ironizzato Beppe Grillo nell'improvvisato show che ha concluso la conferenza stampa - però si possono spostare da un posto a un altro: allora tassiamo gli ftalati, facciamo pagare l'uomo ragno tossico mille euro e vediamo che succede!''.