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Giochi senza frontiere...

Palermo candidata per accogliere le Olimpiadi del 2020, però il sindaco Cammarata non era stato informato

14 ottobre 2009

Si è candidata Roma, si è candidata Venezia, perché non dovrebbe candidarsi Palermo? Di che che cosa stiamo parlando? Ma delle Olimpiadi 2020!
Palermo candidata come città che dovrebbe ospitare i giochi Olimpici? Ma no, sarà uno scherzo! Invece non lo è. Ci rendiamo conto che viene difficile credere ad una cosa del genere... Però scusate, Berlusconi candidato per il Nobel sì, e Palermo candidata ad ospitare le Olimpiadi no?

Ma, inizialmente, atteniamoci alla cronaca...
Le Olimpiadi 2020 sono le più 'desiderate' di tutti i tempi: anche Palermo si candida, dopo Roma e Venezia, ad ospitarle. La presentazione domani, giovedì 15 ottobre alle 15,30, nella sede dell'Associazione stampa estera in Italia, in via dell'umiltà a Roma. Saranno presenti, il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e l'assessore al Turismo e sport, Nino Strano. Alla conferenza stampa, hanno fatto sapere dalla Regione, parteciperanno anche alcuni dei componenti del comitato promotore, esponenti del mondo dell'imprenditoria, della cultura e dello sport.
Franco Carraro, membro del Comitato olimpico internazionale, sull'ipotesi di una candidatura italiana per le Olimpiadi 2020 ha così commentato: "Io lo dico subito: vale la pena che l'Italia si candidi per le Olimpiadi 2020. Bisogna sapere, però, che non c'è la certezza di vincere: il governo e il Coni devono valutare i costi e i benefici della candidatura prendendo in considerazione l'ipotesi che non si vinca". Le norme, evidenzia Carraro, non contemplano la possibilità di affidarsi ad una coppia di città. "La Carta olimpica è precisa: bisogna decidere su chi puntare, tenendo presente che la città candidata è una sola. Qualche gara può svolgersi fuori dalla città in questione, ma serve l'autorizzazione del Comitato esecutivo del Cio. Si può scegliere Roma, Venezia, Palermo: tutto però va valutato nel rispetto di regole inderogabili", dice Carraro. "Il Cio non ha ancora fissato la data per la presentazione delle candidature, come minimo c'è un anno di tempo. C'è la possibilità di fare tutto con calma e ponderazione. Ci sono almeno 12 mesi: si può discutere, al limite anche litigare. Poi, però, quando c'è un vincitore in una gara va sostenuto da tutti. Quando si presenta una candidatura, non devono esserci più polemiche".
Quindi, Carraro tempestivamente ha messo le cose in chiaro: l'Italia vuole le Olimpiadi? Bene! Sono tre le città disposte ad ospitarle? Benissimo! Ma nel momento in cui si sceglie l'unico partecipante non devono esistere polemiche, strumentalizzazioni di nessun genere e discorsi. A quel punto, fatto finito. Chiuso.

Ora, ritornando alla candidatura di Palermo, in molti hanno appreso la notizia con sorpresa e... conseguente ironia. Ad esempio, l'attore Pino Caruso ha detto: "Se Palermo si candida alle Olimpiadi del 2020 allora io mi candido al premio Nobel per la letteratura". Più caustico Salvo Ficarra: "Perché mai non potremmo organizzare le Olimpiadi? Abbiamo gli impianti, le strade di collegamento, i grandi aeroporti, le infrastrutture. C'è tutto. Gli atleti non devono nemmeno portarsi l'immondizia da casa. Anche quella gliela forniamo direttamente noi". Di immondizia ha parlato anche lo scrittore Santo Piazzese: "Se le Olimpiadi servissero almeno a togliere la spazzatura dalle strade, ne sarei ben lieto. Se solo vivessimo in una città normale con amministratori normali, sarebbe una bella notizia. Ma siamo a Palermo, con gli amministratori palermitani, e questa notizia mi fa solo tremare". Meraviglioso il commento di Enzo Sellerio: "Palermo candidata per accogliere le Olimpiadi? E i promotori chi sono, Andersen e i fratelli Grimm? Mi sembra una favola. Ormai giochiamo a chi la spara più grossa".
Senza la minima ironia, invece, ha appreso la notizia il governatore della Regione Veneto, Giancarlo Galan: "Siamo alle solite: così come c'è un unico grande Festival del cinema, a Venezia, deve per forza essercene un altro a Roma. A volere una simile sciocchezza fu lo scrittore Walter Veltroni. E lo stesso accade con le Olimpiadi. Venezia si muove per prima, e si muove bene, ed ecco che al carro si aggiunge Roma, che un'Olimpiade l'ha già avuta. Pazienza. Ma pazienza un corno quando si viene a sapere che anche Palermo, sì proprio Palermo, il capoluogo della Regione Sicilia intende candidarsi per il 2020. In questi giorni sarebbe troppo facile impartire lezioni di etica e di politica ad una terra al contempo bellissima e tragica. Lasciamo perdere. Ma il Veneto e Venezia non lasceranno di certo perdere il loro impegno per ottenere la grande Olimpiade che ci spetta per tutto quello che finora abbiamo fatto e che ancor di più, e meglio, ci apprestiamo a fare", ha concluso Galan.

"Non vedo perché Palermo non debba aspirare ad ospitare le Olimpiadi. Quello che non accetto è l'atteggiamento razzistico nel quale ormai è solito esibirsi da tempo il mitico presidente Galan", ha affermato flemmatico il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "La candidatura di Palermo alle Olimpiadi - ha aggiunto - è frutto dell'esuberanza dell'assessore allo Sport Nino Strano. Pare che l'abbia concordata con il sindaco, che sarà presente alla richiesta della candidatura".
"Da italiano non replico a un italiano, e sempre da italiano sono felice che sia candidata Venezia che è una nobile città italiana, come altrettanto nobile è Palermo, e così come lo è la capitale d'Italia", ha detto, diplomatico, l'assessore regionale al Turismo e Sport, Nino Strano, commentando la dichiarazione del presidente Galan. "Qualunque sarà poi la decisione finale sulla candidatura, noi saremo al servizio della scelta operata dal Coni, nel pieno rispetto dell'autonomia dello sport italiano". "Assoluta sintonia con l'amministrazione comunale di Palermo - ha poi aggiunto Strano - sulla candidatura del capoluogo siciliano per le Olimpiadi del 2020. Si è trattato solo di un disguido, visto che stamattina il vice sindaco di Palermo, Francesco Scoma, era in assessorato con noi a discutere di alcuni dettagli relativi alla conferenza stampa di giovedì. Ho già sentito in questo senso il sindaco Diego Cammarata, che mi ha rassicurato sul comune intento".
Scoma, però, ha smentito seccamente quanto detto da Strano: "Nel rispetto dei ruoli che ciascuno ricopre - ha detto Scoma - debbo precisare che il Comune di Palermo non è stato coinvolto minimamente o ascoltato preventivamente in merito alla candidatura per le Olimpiadi del 2020". "Il fatto che il sottoscritto oggi (ieri per chi legge, ndr) nel primo pomeriggio abbia incontrato l'assessore Strano, che stimo, per discutere alcuni aspetti di questa vicenda rivelatami soltanto nella giornata odierna - aggiunge - non può nascondere un fatto grave: l'amministrazione comunale di Palermo e il suo sindaco non sono mai stati informati dell'iniziativa della Regione". "Credo che le istituzioni debbano comunque dialogare a prescindere dai rapporti personali, più o meno buoni, che esistano tra chi li rappresenta. In questo caso, ma non è la prima volta, la Regione non ha sicuramente rispettato il galateo istituzionale e poco importa che si sia scelto di parlare con il vice sindaco. Io per cultura personale e per cortesia istituzionale sono sempre disponibile ma ritengo che il primo cittadino di Palermo non può non essere coinvolto".
Infatti, Diego Cammarata, così ieri parlava con i cronosti: "La candidatura di Palermo alle Olimpiadi del 2020 sarebbe certamente una straordinaria occasione per la nostra città, ma non si tratta certo di una proposta nuova né originale. Già nel 2001 l'allora presidente della Regione Cuffaro avanzò questa proposta e, a supporto della candidatura, insediò un comitato promotore costituito da tecnici ed amministratori [...] Palermo si gioverebbe certamente in maniera significativa di una candidatura come questa, ma quel che davvero sconcerta è che la riproposta odierna avanzata dal presidente della Regione sia avvenuta passando sulla testa di quanti a questa candidatura sono istituzionalmente interessati, il che dimostra come la contrapposizione politica sia ormai sconfinata in maniera evidente nella scortesia istituzionale".

[Informazioni tratte da Ansa.it, Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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14 ottobre 2009
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