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Gioiello Barocco

Oggi all'Umanità verrà riconsegnato una parte importante del proprio patrimonio: la splendida Cattedrale di Noto

18 giugno 2007

AGGIORNAMENTO
Momenti di contestazione per il presidente del Consiglio Romano Prodi e per il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, davanti alla Cattedrale di Noto (SR), in occasione dell'inaugurazione a 11 anni dal crollo. I fischi 'bipartisan' erano indirizzati al premier e al governatore siciliano da un centinaio di persone appartenenti al Comitato cittadino di Augusta contro la realizzazione degli inceneritori, ma anche dal Comitato che si oppone alle trivellazioni in tutta la Val di Noto. Altri cittadini, invece, hanno applaudito il presidente del Consiglio.
A proposito del restauro della Cattedrale, Prodi ha affermato: ''E' assolutamente splendida, al di là di ogni immaginazione. Oggi è veramente una grande festa, la Cattedrale di Noto è uno dei più grandi esempi dell'architettura italiana. Quando ho saputo del crollo fu un momento di tristezza. Dopo qualche tempo sono venuto a vederla con mia moglie e oggi che la vediamo ricostruita possiamo dire che è assolutamente splendida, al di là di ogni immaginazione''.

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I teloni l'hanno ricoperta per quasi undici anni. Ogni giorno, per sette anni, una cinquantina di operai hanno lavorato con impegno e passione, su di un progetto di restauro complesso studiato da un gruppo di lavoro scelto. Un progetto di restauro costato 25 milioni di euro.
Alla fine i lavori sono stati portati a termine e, stando a quello che dicono gli esperti, la mole di impegno, sia lavorativo che economico, sembra sia stata ben impiegata: la splendida Cattedrale di Noto, esempio magistrale del barocco siciliano, oggi verrà inaugurata e ridata all'Umanità.
Per la riapertura ufficiale di oggi, nella meravigliosa città in provincia di Siracusa, saranno presenti il presidente del Consiglio Romano Prodi, il presidente della Cei Angelo Bagnasco, il vescovo di Noto mon. Giuseppe Malandrino, il prefetto di Siracusa e commissario per la ricostruzione Benedetto Basile, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli e il Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro.
Non mancherà nemmeno la presenza dello scrittore siciliano più celebre al mondo, Andrea Camilleri, che in video conferenza rilancerà il suo appello per la tutela della Val di Noto, che l'Unesco, come è stato anche per la cattedrale, ha dichiarato nel 2002 Patrimonio dell'Umanità.

La notte crollo - Era la notte tra il 13 e il 14 marzo del 1996, quando la cupola della basilica di San Nicolò, fortemente danneggiata dal terremoto del dicembre del 1990, crollò all'interno della chiesa. Solo un piccolo settore rimase agganciato ai sostegni, ma in una situazione di precario equilibrio. Fortunatamente a quell'ora l'edificio era chiuso - il comune aveva già deciso la sospensione del culto - e non ci furono vittime. Il cedimento, causato dall'esplosione di uno dei pilastri della navata di destra, riempito da pietre di fiume, provocò ampi squarci alle volte delle tre navate della chiesa. Un effetto domino che coinvolse gli altri pilastri dell'edificio facendo crollare le macerie in un'area di oltre mille metri quadri. Un vizio costruttivo amplificato anche dalla sostituzione, negli anni Cinquanta, del tradizionale soffitto a falde con quello in cemento armato, che appesantiva troppo la struttura.
Ma l'intera storia della cattedrale è stata segnata dal funesto destino dovuto ai terremoti. Cominciata la sua costruzione nel 1694, già 33 anni dopo, nel 1727, un sisma provoca gravi danni facendo crollare la porta maggiore. Nel 1745 inizia la costruzione di una nuova chiesa, ma nel 1818 un secondo terremoto provoca lesioni alla cupola e ancora tra il 1839 e il 1841 si richiedono interventi urgenti di restauro alla stessa cupola che minaccia rovina e che finisce per crollare con il terremoto del 1848, che causa il crollo della cupola, del presbiterio, delle cappelle di S. Corrado e del SS. Sacramento, del transetto. Fino al 1990, quando il Terremoto di Santa Lucia danneggia la Cattedrale in maniera tale che, sei anni più tardi, l'edificio crolla.
''Un crollo annunciato'', denunciò la Protezione Civile. Due indagini aperte dalla magistratura si sono concluse con una condanna, confermata lo scorso anno dalla Cassazione, ad un anno e mezzo di reclusione per 'crollo colposo' - pena sospesa dalla condizionale - nei confronti dell'ex responsabile tecnico della Soprintendenza urbanistica di Siracusa, Francesco Santalucia. Le altre persone indagate - l'ingegnere capo del Genio Civile, il capo dell'ufficio tecnico di Noto e il legale rappresentante della cattedrale - sono state tutte assolte.

Prima della ricostruzione (il cantiere di restauro fu messo in piedi nel gennaio del 2000), sono stati necessari anni di scavi, in cui sono stati recuperati 5.656 conci, alcuni dei quali adesso reimpiantati nella struttura originaria. La ricostruzione è stata affidata ad un gruppo di imprese composto dalla Donati Spa di Roma, capogruppo, dalla Carchella Spa e dalla Società appalti costruzioni. Grande attenzione, naturalmente, è stata riservata ai materiali: il gioiello del barocco siciliano è stato infatti ricostruito ''pietra su pietra'' impiegando i materiali dell'epoca, come la calcarenite bianca, l'arenaria nissena e palazzolese, assemblati però con le più moderne tecniche antisismiche.
Sono risorte così la navata centrale, quella di destra, il transetto destro, il tamburo, la cupola e la lanterna. Ma non solo: tagliati e ricostruiti secondo le tecniche antisismiche anche i pilastri di sinistra, quelli risparmiati dal crollo del 1996.
Un lavoro lungo e impegnativo visto che, come ha detto il Prefetto di Siracusa, Benedetto Basile, nominato commissario per la ricostruzione della cattedrale, ''non è vero, come è stato più volte detto, che i danni hanno riguardato la sola cupola, ma l'edificio è crollato per tre quarti''. ''In questi 11 anni - ha spiegato il prefetto - abbiamo dovuto fare scelte sofferte, come quelle che riguardavano il pavimento e gli arredi, ma per queste decisioni più delicate è stata costituita, presso la Presidenza del Consiglio, una commissione apposita della quale ha fatto parte Vittorio Sgarbi, insieme con altri esperti del settore dei beni culturali che hanno coadiuvato il lavoro del commissario straordinario in maniera incisiva. Oggi, posso giudicare eccellente il risultato per il quale - ha concluso Basile - c'è un'aspettativa eccezionale, non solo tra gli abitanti di Noto e i siciliani, ma a livello nazionale e internazionale''.

 

 

 

 

 

 

 

 

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18 giugno 2007
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