Giornata europea dei diritti dei bambini in Internet
Internet sicuro in una giornata dedicata ai bambini sulla rete, affinché non ''cadano'' nella rete
Si chiama Safer Internet Day, ricorrerà d'ora in poi ogni anno, e viene celebrato simultaneamente nelle scuole europee e australiane.
Le iniziative in Italia sono state coordinate da Adiconsum, l'associazione in difesa dei consumatori e dell'ambiente (http://www.adiconsum.it) e dal Telefono Azzurro (http://www.fioridazzurro.it/index.htm), l’enta morale che da anni si occupa della difesa dei bambini.
Nel nostro Paese questa giornata è stata celebrata in una scuola simbolo del riscatto e della volontà di innovazione: la media statale Nosengo di Arzano (Napoli), protagonista delle vicende narrate nel libro e poi nel film "Io speriamo che me la cavo". L'istituto ha già partecipato al progetto europeo "Friendly Internet" nel biennio 2001-2002 ed è attualmente impegnato nel progetto Safeborders. Nella scuola campana, dove i bambini hanno partecipato ad una grande festa di Carnevale, è stata presentata la campagna per un Internet sicuro, della hotline italiana "Stop it" e del numero di emergenza 114 per la segnalazione di abusi online. L'iniziativa ha coivolto simultaneamente via chat le altre 40 scuole del progetto Safeborders. In altri 400 istituti di 36 città italiane e in 150 punti vendita Pam sono state invece distribuite 100mila copie dell’edizione speciale di Azzurro Child, il magazine del Telefono Azzurro.
La rete insidiosa. Per avere un'idea delle insidie e dei rischi che la Rete può nascondere soprattutto per i più giovani basti pensare che soltanto Telefono Azzurro nel 2003 ha effettuato 125 segnalazioni di siti web a presunto contenuto pedopornografico alla Polizia delle Telecomunicazioni. Dal marzo 2003, l'associazione gestisce il Servizio Emergenza Infanzia 114 che, oltre a occuparsi di situazioni di emergenza e disagio relative a bambini e adolescenti, ha il compito di rilevare violazioni nell'ambito dell'informazione raccogliendo, inoltre, segnalazioni di siti web, chat-line, newsgroups e materiale mediale a carattere pedopornografico.
E’ chiaro che con l’accresciuto utilizzo di Internet tra i ragazzi, è diventata un’esigenza improrogabile l’aumento del livello di guardia e di sicurezza. Secondo le cifre fornite dal ministro per l'Innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, solo in Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda, Svezia e Svizzera, alla fine dell' agosto 2003 sono stati più di 13 milioni i minori che hanno navigato nel Web, con un incremento del 27% rispetto all'anno precedente. Aumenta anche il tempo che i giovani trascorrono online: mediamente i ragazzi tra i 12 e i 18 anni sono passati dalle 8 ore e mezza del terzo trimestre 2002 alle 11 ore e mezza del terzo trimestre 2003. "Occorre, quindi - sottolinea Stanca - garantire maggiore sicurezza". Il governo, spiega il ministro, ha già promosso specifiche azioni, come l'iniziativa "Chi ha paura della rete" sul portale del governo(http://www.italia.gov.it/chihapauradellarete/), in cui sono contenute informazioni pratiche e consigli a genitori e ragazzi per una navigazione sicura; un provvedimento, approvato il 7 novembre scorso dal consiglio dei ministri, contro lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia tramite Internet; il Codice di autoregolamentazione "Internet e minori" per tutelare i navigatori più giovani.