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Giovanni Lo Porto potrebbe essere prigioniero dei talebani

Il cooperante palermitano rapito in Pakistan insieme al collega tedesco, sarebbero trattenuti in una zona lungo il confine con l'Afghanistan

13 febbraio 2012

Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano impegnato in Pakistan con la ong tedesca Welt Hunger Hilf, e rapito lo scorso 19 gennaio a Multan in Pakistan (LEGGI), sarebbe in mano ad un gruppo pakistano di talebani.
Il Un gruppo diffonderà "presto" un video in cui appaiono Giovanni Lo Porto e il suo collega tedesco Bernd Johannes. Lo hanno detto fonti talebane anonime all'agenzia tedesca Dpa, aggiungendo che i due sarebbero "con il gruppo di Hakimullah Mehsud", leader di Tehrik-e-Taliban Pakistan. "Presto, probabilmente la prossima settimana, un video dei prigionieri sarà diffuso insieme alle nostre richieste", ha detto una delle fonti. "I nostri fratelli nel Punjab li hanno catturati e li hanno trasferiti incolumi nel Waziristan del Sud, da dove sono stati poi portati nel Waziristan del Nord - ha detto un'altra fonte, qualificatasi come un comandante talebano - Ora sono con il gruppo di Hakimullah Mehsud".
Le dichiarazioni alla Dpa contrastano tuttavia con quello che la scorsa settimana ha affermato Ihsanullah Ihsen, portavoce del Ttp, che ha smentito le voci sul fatto che Lo Porto e Johannes siano nelle mani del gruppo. "I due non sono nelle nostre mani, non sappiamo nulla della loro sorte", ha dichiarato il portavoce venerdì, definendo la sua smentita "categorica".
Margherita Boniver, inviato del ministero degli Esteri italiano per le emergenze umanitarie, ha parlato comunque di "cautissimo filo di ottimismo".

Hakimullah Mehsud è il capo del gruppo Ttp, la sigla che dal 2007 raccoglie diverse milizie integraliste pachistane, alleato dei talebani afghani e di al-Qaida. Il gruppo è considerato anche responsabile del rapimento di una coppia di svizzeri, David Och di 31 anni e Daniela Widmer di 28, avvenuto il primo luglio scorso nel Baluchistan. A settembre è stato diffuso un video dei due, in cui si chiede un riscatto e la liberazione di alcuni detenuti in cambio del loro rilascio.
I gruppi integralisti colpiscono gli stranieri, anche se lavorano per le organizzazioni umanitarie. Lo scorso agosto un volontario americano era stato sequestrato a Lahore, capitale del Punjab, e Ayman al-Zawahiri, leader di Al Qaeda dopo l' uccisione di Osama Bin Laden, aveva rivendicato l'operazione. In gennaio è scomparso anche un cittadino britannico che lavora per la Croce Rossa: è stato portato via a Quetta, la città pachistana da dove il mullah Omar dirigerebbe la strategia dei talebani nel tentativo di riprendere il potere a Kabul, dall'altra parte de confine. Le tribù che spadroneggiano nelle zone al confine con l'Afghanistan sono quelle dei Waziri e dei Mehsud, spalleggiati dagli "ospiti" afghani, i mujaheddin legati al clan Haqqani. Le due tribù nel 2007 hanno deciso di allearsi per formare il movimento Tehrik-i-Taliban.

Chi sono i rapiti - Giovanni Lo Porto, 36 anni, palermitano, e il tedesco Bernd Johannes sono stati rapiti il 19 gennaio scorso a Multan Cooperanti. Lo Porto era già stato in Pakistan nel 2005 come volontario per la Croce Rossa, prima di laurearsi a Londra in psicologia. Johannes lavora insieme a Lo Porto nella ong tedesca Welthungerhilfe ("Aiuto alla fame nel mondo").

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Corriere.it]

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13 febbraio 2012
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