Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Gioventù suicida... Ogni anno in Italia sono migliaia i morti suicidi tra i giovanissimi

Un fenomeno sottaciuto, di cui si prova vergogna e che miete vittime in silenzio

15 marzo 2005

La scorsa settimana Guidasicilia.it ha parlato dell'elevato numero di morti per suicidio nei Paesi dell'Unione Europea, un numero che superava addirittura quello per incidenti stradali (leggi qua).
Un fenomeno che in uno studio della Commissione europea sulla salute dei cittadini dell'UE, vede l'Italia tra gli ultimi posti come numero di suicidi.  
Ma forse non è così.

In Italia il suicidio, tra i giovanissimi, è la seconda causa di morte, stavolta dopo gli incidenti stradali, ma non si dice. I tentati suicidi e i suicidi degli ''under 20'' vengono spesso negati, sottaciuti e camuffati, per poi finire classificati come semplici, seppur tragici, incidenti. Attorno al drammatico fenomeno si costruisce un muro invalicabile d'omertà.
Secondo le statistiche ufficiali, solo a Milano i tentativi di suicidio in un anno sarebbero poco più di cento; secondo le proiezioni degli esperti questo numero ''ufficiale'' lieviterebbe a più di mille.
Statistiche, dunque, false che per altro segnalano - dati Istat - la Lombardia e la Sicilia come le regioni con le punte più preoccupanti
.
L'Italia dalle statiche risulta l'ultimo in Europa in quanto a numero di suicidi ma solo perché più dedito - dicono gli esperti - a nascondere le morti volontarie, soprattutto dei più giovani.

Un muro invalicabile d'omertà
A detta degli esperti quindi, sembrerebbe fuori da ogni dubbio l'esistenza di una congiura del silenzio nei confronti del fenomeno del suicidio. Un silenzio che trova le sue radici sulla vergogna: di chi tenta o si è suicidato, della sua famiglia, della scuola che frequenta.
Tra gli esperti c'è chi ha la convinzione che tacere delle forme estreme di disagio giovanile sia meglio, perché diversamente si corre il rischio di istigarle, di creare una voglia di emulazione.

C'è chi, invece, sostiene ''sulla base dell'osservazione scientifica'' che affrontare e approfondire il tema dell'autolesionismo portato all'estremo tra i giovani vuol dire fare azione di prevenzione.
Così è per il professor Augusto Pietropolli Charmet, impegno da sempre nel tentativo di salvare i ragazzi dalla ''tentazione dalla morte''.
''Nell'ultimo anno ho seguito personalmente 136 casi di tentato suicidio; ritengo che sia un numero da moltiplicare almeno per dieci, che vuol dire oltre 1300 nella sola Milano'', dice il professore, che è responsabile scientifico del Crisis Center voluto dall'associazione non profit milanese ''L'amico Charly'', che offre gratuitamente assistenza specialistica per la prevenzione e la gestione del postvention (ovvero dell'avvenuto evento traumatico) a scuola e all'interno delle famiglie.

La scuola è spesso lo scenario ideale da presidiare per capire chi siano i ragazzi in crisi e quindi prevenire i loro gesti estremi. E' infatti la scuola il palcoscenico ideale dove i ragazzi esprimono il loro disagio più profondo.
E' in quest'ottica che insegnanti e i dirigenti scolastici dovrebbero fungere da antenne per captare i segnali d'allarme del disagio dei propri studenti e quindi essere in grado di ''disinnescarli''.
Segnali d'allarme che vengono però per lo più negati e occultati. In linea di massima, infatti, gli insegnanti sono ormai spenti nella loro passione educativa dalle varie riforme, hanno difficoltà a relazionarsi fino in fondo con i ragazzi e di conseguenza incapaci di decifrare il loro disagio.
Un disagio che frequentemente ha la sua radice nelle famiglie, troppo spesso incapace di riconoscere i disagi dei propri propri figli perché lo si vive come una propria colpa.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

15 marzo 2005
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia