Giù gli abusi nella Valle dei Templi
È finalmente cominciata la demolizione degli immobili abusivi realizzati nella zona archeologica di Agrigento
È cominciata la demolizione degli immobili abusivi realizzati nella zona archeologica di Agrigento. Le ruspe si sono mosse da contrada Poggio Muscello, radendo al suolo un muretto di recinzione, opera già acquisita al patrimonio del Comune.
"Si comincia con la rimozione di qualche debole graffio all'interno del meraviglioso parco archeologico di 1.300 ettari", ha detto il sindaco Lillo Firetto.
La Procura di Agrigento, con il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, già all'inizio di giugno aveva lanciato un vero e proprio ultimatum: "si proceda alle demolizioni, altrimenti l'autorità giudiziaria procederà per abuso di ufficio ed omissione di atti di ufficio a carico dei responsabili degli uffici degli enti competenti che impediscono il ripristino della legalità nella zona del parco archeologico della valle dei Templi".
Parole rivolte al Comune di Agrigento, alla Sovrintendenza ai beni culturali e al parco archeologico. Da circa due anni è stato completato un censimento di immobili abusivi mai demoliti. Si parla di circa 650 manufatti. La Procura, lo scorso 16 luglio, aveva concesso 30 giorni di tempo per avviare le demolizioni.
Ebbene, lunedì 24 agosto la "telenovela" finita, non senza qualche piccolo colpo di scena. Infatti, il propritario del manufatto ha tantato di bloccare tutto per un vizio di forma, ma il pm, sul posto, ha ordinato di abbattere.
Ancor prima che le ruspe entrassero in azione per radere al suolo il muretto di cinta abusivo, prima opera da eliminare nel parco archeologico, i legali del proprietario del manufatto hanno addotto un vizio di forma. Secondo gli avvocati, per dare esecutività alla sentenza che dispone la demolizione e che risale al 1999 è necessaria la verifica del titolo esecutivo. Così in contrada Poggio Muscello le ruspe sono rimaste ferme e presidiate per ore - scena surreale - da polizia, carabinieri e forestale.
In tarda mattinata però è arrivato l’ordine del sostituto procuratore di Agrigento, Carlo Cinque: va subito eseguito il provvedimento del 3 dicembre 1998 che disponeva la demolizione di quel muro abusivo nella Valle dei Templi. È la prima opera illegale che il Comune dovrà eliminare. Il pm ha delegato la sezione di Pg del corpo Forestale. "Rilevato - ha scritto il pm - che con sentenza n. 517/1995 veniva ingiunta la demolizione del fabbricato illecitamente edificato" da una agrigentina "a cui veniva data esecuzione con provvedimento del procuratore di Agrigento del 3 dicembre 1998 regolarmente notificato alla condannata". Non accogliendo l’istanza del 21 agosto della proprietaria, il sostituto procuratore ha ordinato "di dare seguito al provvedimento esecutivo del procuratore di Agrigento", emesso ben 17 anni fa.
L'impresa di Palma di Montechiaro (Agrigento), aggiudicataria della gara d'appalto del Comune, tornerà in azione per radere al suolo un altro dei manufatti per i quali la sentenza che dispone la demolizione è divenuta definitiva.
Sono otto gli immobili abusivi, ricadenti nella zona del parco archeologico, che in questa prima fase verranno demoliti. Si tratta di cinque case, un ovile, un muretto di cinta e un paio di baracche di legno che si trovano fra contrada Poggio Muscello, Cugno Vela e contrada Maddalusa.