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Gli ammutinati dell'Ars

Ieri i dipendenti regionali hanno assediato Palazzo dei Normanni. A loro si sono aggiunti i Forconi...

30 marzo 2012

Erano oltre tremila, ieri, i dipendenti della Regione, aderenti al Cobas/Codir, che hanno manifestato davanti a Palazzo dei Normanni, dove in mattinata sono giunti anche i lavoratori che aderiscono alle altre sigle sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Sadirs, Dirsi, Ugl e Siad). Il personale rivendica il rinnovo contrattuale del biennio 2009-2010, servono 46 milioni e altrettanti per coprire quello dei dirigenti. Il governo, che nella finanziaria in discussione all'Ars aveva previsto il blocco dei rinnovi, sta cercando di recuperare le risorse.

"È vero - hanno detto Marcello Minio e Dario Matranga del Cobos-Codir - abbiamo avuto rassicurazioni dal governo, ma il problema non è solo il rinnovo del contratto: per il comparto si tratta di quattro soldi, aumenti lordi compresi tra 7 e 30 euro. Noi vogliamo che si metta fine alle consulenze, alle nomine di esperti, perché questo è un sistema che crea nuovo precariato. Vogliamo che venga valorizzato il personale". I sindacati hanno chiesto un incontro con i capigruppo dell'Ars.
Ha destato forte preoccupazione nei lavoratori presenti, inoltre, la notizia che i lavori d'Aula, previsti per la mattinata, fossero stati sospesi e rinviati al pomeriggio. I rappresentanti regionali sono tornati a rappresentare l'esigenza di inserire in finanziaria le risorse necessarie ai rinnovi.


Foto di Franco Assenza

Ai dipendenti regionali si sono uniti, in maniera assolutamente originale, alcuni esponenti del movimento dei Forconi con in testa il leader Mariano Ferro, che sono riusciti a entrare a Palazzo dei Normanni dall'ingresso secondario di piazza Indipendenza, pagando il biglietto come visitatori, per presidiare la Cappella Palatina, al primo piano dell'Assemblea regionale. L'entrata principale del Palazzo, in piazza del Parlamento, è infatti praticamente inaccessibile per i non addetti ai lavori. Inoltre, la polizia aveva piazzato i blindati davanti il portone per tenere a distanza i lavoratori regionali.
I Forconi contestano al governo Lombardo di aver ignorato le loro richieste, nonostante gli impegni assunti, dopo le mobilitazioni contro il caro carburante e in difesa dei prodotti agricoli. Nei giorni scorsi i Forconi avevano chiesto di assistere ai lavori d'aula, dove è in corso l'esame della finanziaria. "Ce l'hanno impedito - ha detto Ferro - e adesso da qui non ci muoviamo, fino a quando le nostre richieste non saranno accolte, prime fra tutte quelle che riguardano la Serit e il taroccamento dei prodotti agricoli".

"Sono sorpreso dell'iniziativa intrapresa dal movimento dei Forconi - ha detto il presidente dell'Ars, Francesco Cascio - Non ne comprendo assolutamente le motivazioni visto che stiamo lavorando per loro e come da accordo i ddl 'Antitaroccamento e Serit' sono pronti e saranno votati dall'aula prima della finanziaria". "Io stesso - ha aggiunto Cascio - ho fatto un appello alla coesione e ciò che conta è che siamo riusciti a raggiungere un risultato costruttivo, formalizzando un tavolo tecnico permanente denominato 'Emergenza Sicilia', ma dobbiamo avere il tempo di lavorare e questi ddl saranno votati prima della finanziaria. A fronte del nostro impegno trovo assurda questa nuova esacerbazione dei toni e soprattutto l'occupazione del Palazzo".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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30 marzo 2012
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