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Gli anziani siciliani sono sempre più poveri

L'82% degli anziani dell'Isola vive con pensioni tra 500 e 1000 euro

08 febbraio 2014

Anziani sempre più poveri in Sicilia. Cresce nell'Isola l'indice di vecchiaia giunto al 128,3% ed aumenta anche l'indice di povertà, giunto al 27,3%.
I pensionati siciliani vivono al di sotto della soglia di povertà, ben l'82% delle pensioni sono comprese nella soglia fra i 500 e i mille euro.
A fare il punto sulla situazione è stata la Fnp Cisl Sicilia, durante i lavori del Consiglio generale della Federazione Pensionati, riunitosi nei giorni scorsi a Palermo.

"Rischiamo una vera e propria frattura sociale, bisogna impostare le politiche regionali e nazionali sul concetto di equità" ha spiegato il segretario generale Fnp Cisl Sicilia, Alfio Giulio. Dal sindacato arriva anche una richiesta di incontro rivolta all'assessorato regionale alla Famiglia per discutere delle politiche sociali rivolte agli anziani, alle Prefetture per un punto della situazione sui Pac per l'assistenza domiciliare integrata, un fondo unico in cui far confluire tutte le risorse destinate alle politiche sociali regionali, una legge organica sulla non autosufficienza.
"I comuni che realmente offrono assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari agli anziani e ai disabili non autosufficienti - dice Giulio - sono davvero pochi e la nuova legge finanziaria siciliana di certo non interviene per colmare questa grave lacuna".
Per il sindacato resta "indispensabile" la battaglia sulla redistribuzione del reddito "in modo più equo. I pensionati vogliono pagare le tasse, ma lo vogliono fare con equità e giustizia sociale, chi ha di più deve dare di più".

Ai lavori hanno preso parte i segretari Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, e Fnp Cisl nazionale, Gigi Bonfanti. "Enti locali, governi regionali e nazionali devono fare di più - ha affermato Bernava - bisogna far confluire tutte le risorse disponibili, la cui vera entità a volte è sconosciuta alle stesse istituzioni, per l'attivazione di un fondo unico e cercare di recuperarne altre principalmente dai risparmi derivanti da tagli agli sprechi della spesa pubblica".
La Cisl ha già chiesto al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, un punto della situazione delle risorse destinate alle politiche sociali per "ristrutturare la spesa, smontando un sistema che non ha funzionato". Secondo la Fnp Cisl occorre dotare la regione di "una legge organica sulla legge sulla non autosufficienza, una legge quadro per la riorganizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali finalizzata a promuovere interventi sociali, assistenziali e sociosanitari".

La situazione in Sicilia, denuncia la Fnp Cisl, è fra le peggiori del Mezzogiorno l'indice di dipendenza degli anziani, ossia la percentuale di anziani di cui deve farsi carico la parte di popolazione attiva (dai 15 ai 64 anni) è il 29%, un valore che è cresciuto negli ultimi anni. "Non possiamo continuare ad emarginare i poveri, il rilancio dell'economia - ha concluso il segretario nazionale Fnp Cisl, Gigi Bonfanti - è possibile solo se si interviene a favore dei più deboli con politiche adeguate. Il governo nazionale deve intervenire per risolvere la grave condizione in cui versano milioni di pensionati". [Adnkronos/Ign]

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08 febbraio 2014
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