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Gli autori del Sud tornano nelle antologie scolastiche

Erano stati cancellati dalle indicazioni nazionali dall'ex ministro Gelmini

26 febbraio 2015


Leonardo Sciascia

Martedì scorso è stata discussa e approvata in commissione Cultura alla Camera la risoluzione presentata dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle con la quale si chiedeva il reinserimento degli autori meridionali del Novecento nelle indicazioni scolastiche ministeriali dopo la loro esclusione.


Salvatore Quasimodo

Luigi Gallo, deputato campano del Movimento Cinque Stelle che in questi mesi ha organizzato iniziative in favore degli autori del Sud con lo scrittore Pino Aprile e Paolo Saggese, direttore del Centro Studi della poesia del Sud, ha commentato: "Grazie all’approvazione di questa risoluzione sarà possibile reinserire nelle indicazioni curricurali che erano state cancellate dalla Gelmini autori del calibro di Leonardo Sciascia, Salvatore Quasimodo, Matilde Serao e Anna Maria Ortese".


Anna Maria Ortese

"Il nostro obiettivo - ha aggiunto Gallo - è quello di dare ai nostri studenti un quadro completo della letteratura italiana e di valorizzare tutte le aree culturali del Paese così da permettergli di cogliere in maniera omogenea la ricca tradizione letteraria e artistica del Mezzogiorno. Valori di cui la Gelmini non ha mai tenuto conto: le indicazioni nazionali, infatti, svilivano la dignità degli autori del Sud".


Elio Vittorini

"Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto in Commissione Cultura, finalmente è di nuovo riconosciuta agli autori meridionali del ‘900 la collocazione nazionale e il prestigio che meritano", ha dichiarato Maria Marzana, deputata pentastellata rosolinese che aggiunge "I luoghi iblei familiari a questi autori tornano a vivere nei testi scolastici: Siracusa, Pachino, Modica e Comiso, per esempio, hanno dato i natali rispettivamente a Vittorini, Brancati, Quasimodo e Bufalino".


Matilde Serao

"E’ un risultato che condivido con i cittadini, le associazioni e gli esperti del mondo culturale, i quali in questi mesi hanno garantito il loro sostegno per porre rimedio ad una delle tante scellerate decisioni dell’allora Ministra dell'istruzione Gelmini, che senza ritegno aveva escluso dalle Indicazioni Nazionali autori del sud come Sciascia, Tomasi di Lampedusa e persino i premi Nobel Quasimodo e Deledda, veicolando così agli studenti un'immagine parziale e distorta della letteratura italiana", ha aggiunto Marzana.


Grazia Deledda

A dimostrare una grande sensibilità sul tema pure l'Università di Catania e il 1° Istituto "Archimede" di Rosolini che su proposta dell’Associazione "I Netini di Roma" hanno contribuito all'organizzazione di un Convegno sulla letteratura meridionale del secolo scorso, al quale ha preso parte pure Pino Aprile.
"In occasione delle due manifestazioni culturali ho colto l'occasione per ribadire che studiare gli autori del sud significa conoscere la nostra storia, la nostra cultura, le nostre radici, indispensabili chiavi di lettura del presente", ha aggiunto ancora Marzana che conclude dicendo: "Adesso spetta al Governo dare concreta attuazione all’impegno, io vigilerò affinché questo avvenga".

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26 febbraio 2015
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